Ci sono persone per cui mentire è facile, altre per cui è praticamente impossibile. Perché mentire è difficile, e una bugia non è mai isolata. Una ne richiama inevitabilmente un'altra, e poi un'altra ancora, e occorrono grande lucidità e freddezza per fare sì che lo scintillante ma fragile castello di carte che abbiamo eretto tra noi e gli altri non cada all'improvviso, rivelando una volta per tutte chi siamo. Poi ci sono persone per cui mentire è, semplicemente, un mestiere. E in questo Evie Porter è la migliore. Per questo Mr Smith, il suo misterioso datore di lavoro, fa ricorso alle sue doti quando la parte da recitare è quella di una ragazza dell'Alabama fidanzata di Ryan Sumner, il tipico ragazzo d'oro che chiunque vorrebbe sposare. Peccato che sia la solita bugia e che Evie, come al solito, stia mentendo per carpire informazioni da un tutto sommato forse non così limpido Ryan. Peccato, perché la sua vittima questa volta è davvero carina e la vita che le promette è proprio il genere di esistenza che Evie ha solo potuto brevemente sognare di tanto in tanto leggendo qualche romanzo d'amore. In fondo si trova lì per fare il suo lavoro, in cui è così brava, e poi sparire. Ma un giorno, durante una festa, le si avvicina la fidanzata di un amico di Ryan e sorridente le si presenta. Strano nome, il suo: Lucca. Lucca Marino. Molto strano. Anche perché è il vero nome di Evie. Qualcuno almeno bravo quanto lei a mentire, improvvisamente, è sul terreno di gioco. Ma il gioco, questa volta, qual è?
Lucca Marino è una ragazzina dalla vita difficile, vive in una roulotte con la madre malata, e per sbancare il lunario e prendersi cura del genitore, fa la commessa in un negozio di fiori, perfetta copertura per la sua vera attività di ladra. Quando sua madre muore, Lucca viene contattata dal fantomatico Mr. Smith (una sorta di Mr. White dei romanzi di Juan Gomez Jurado), che la trasforma in una ladra professionista, affidandole ogni volta incarichi più difficili e una nuova identità.
Quando il suo misterioso datore di lavoro le affida il compito di sedurre, sotto le mentite spoglie di Evie Porter, il fascinoso Ryan Sumner, un giovane dell’Alabama, apparentemente immacolato, ma forse invischiato in loschi affari, le certezze vacillano. Perché tra i due ragazzi sboccia imprevedibilmente l’amore, mentre Mr. Smith si fa sempre più pressante e minaccioso. Ripercorrendo a ritroso la sua carriera di ladra, in una narrazione che rimbalza fra presente e passato, Lucca cerca di comprendere il senso del tutto, di comprendere chi sia realmente Ryan e, soprattutto, l’identità di Mr. Smith, divenuto, giorno dopo giorno, più ostile.
Ashley Elston, laureata in arte all’Università della Louisiana, è una scrittrice americana di successo, che ha sfondato nel mondo dell’editoria grazie a romanzi young adult. Un’incognita, quindi, trovarla alle prese con il genere thriller, di cui, invece, sembra aver ben chiari tutti gli elementi principali.
La Prima Bugia Vince, infatti, è un thriller costruito con sapienza, a tratti, forse, un filo cervellotico nel dipanarsi di alcuni nodi narrativi, eppure sempre capace di tenere alta l’attenzione del lettore e di piazzare con maestria il colpo di scena giusto al momento giusto. Non certo un capolavoro di genere, ma l’approfondimento psicologico della protagonista è di qualità e la scrittura, a dispetto dei timori che nutrivo inizialmente, è decisamente buona. Romanzo perfetto da leggere sotto l’ombrellone, per godersi qualche ora di leggero, ma non banale, divertimento.