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Let's Start Degeneracy
Microwave
2024  (Pure Noise Records)
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24/04/2024
Microwave
Let's Start Degeneracy
"Let's Start Degeneracy" è l'atteso quarto disco dei Microwave, in uscita il 26 aprile per Pure Noise Records, via Kinda. L'album è un viaggio che mette insieme una moltitudine di influenze che vanno dall'ambient pop, all'R&B, alla psichedelia e sì, anche ai Sublime.
di La Redazione

Let's Start Degeneracy, l'atteso quarto disco dei Microwave, è un viaggio. Il titolo, tratto da un'affermazione di un politico conservatore sulle droghe nel 1970, cattura il ritrovato spirito liberato della band e i brani suonano solo secondo le loro regole. In vari punti il trio di Atlanta mette insieme una moltitudine di influenze che vanno dall'ambient pop e dall'R&B alla psichedelia e sì, anche ai Sublime. Dal punto di vista dei testi, Let's Start Degeneracy è pieno di rivelazioni, alcune delle quali sono arrivate al cantante/chitarrista Nathan Hardy dopo un'esperienza con l'ayahuasca in Perù insieme al batterista Timothy "Tito" Pittard. Quando la pandemia si è esaurita, i due si sono riuniti con il bassista/vocalista Tyler Hill e insieme hanno trovato la strada per tornare a essere Microwave.  

"Si tratta di lasciar andare gli attaccamenti e i comportamenti che non sono utili e di cercare di liberarsi dalla programmazione e di non essere motivati dalla paura, dal senso di colpa e dalla vergogna", dice Hardy. "Si tratta di imparare a essere felici e a prendersi cura di se stessi".

 

 

In "Bored of Being Sad", il primo singolo, Hardy riflette sull'essere una band nel mondo del lavoro - "ero morto, stavo cercando aziende che si occupassero delle camicie al funerale" e su come l'idea di "tristezza" sia stata romanticizzata invece di essere trattata come qualcosa da risolvere. Dal punto di vista musicale, il brano è in linea con uno dei loro brani più popolari, "Lighterless", nella sua maestria midtempo; Hardy lo scrisse ai tempi di Much Love, ma non si sentì completo finché non lo rivisitò durante la lavorazione di Let's Start Degeneracy.

Per il loro nuovo brano, "Huperzine Dreamz", la band ha reclutato l'amico di lunga data Joe Hertler (Joe Hertler and the Rainbow Seekers) per realizzare alcune tracce di pianoforte e altri elementi di produzione, mentre il cantante/chitarrista Nathan Hardy ha incanalato il suo Frank Ocean interiore. Il nome del brano deriva da Huperzine A, un integratore di origine naturale che aumenta la quantità di acetilcolina nel corpo, un neurotrasmettitore, come la dopamina, associato all'apprendimento e alla memoria. Può avere effetti simili a quelli dell'Adderall durante il giorno, ma spesso la gente lo sperimenta di notte per ottenere sogni lucidi. Hardy dice che il brano è "una sorta di cenno all'ampia varietà di integratori nu-tropicali che Tito e io abbiamo sperimentato negli ultimi anni".

Quest'estate saranno dieci anni da quando i Microwave hanno pubblicato il loro primo LP, Stovall. Nel frattempo sono stati pubblicati due full-length dal suono molto diverso (Much Love del 2016 e Death Is A Warm Blanket del 2019) e innumerevoli tour negli Stati Uniti, in Canada, Europa, Regno Unito e Australia. Il risultato è un universo diffuso di fan dei Microwave che parlano la loro stessa lingua. Senza i confini del genere e con l'approccio vulnerabile di Hardy ai testi che affrontano temi come il trauma religioso, le droghe, la sex-positivity e la salute mentale, non sorprende che i loro fan si colleghino alla band a un livello molto più profondo.

 

 

 

Tracklisting
1. Portals
2. Ferrari
3. Circling The Drain
4. Bored of Being Sad
5. Straw Hat
6. LSD
7. Omni
8. Strangers
9. Concertito
10. Huperzine Dreamz