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Un’altra avventura, incroci e incontri, storie che si intrecciano ancora una volta per crearne di nuove: è lo spettacolo In viaggio con gli Inti-Illimani. Uno spettacolo di storie e canzoni che vede protagonisti i fratelli Jorge e Marcelo Coulon dello storico gruppo cileno, il cantautore fiorentino Giulio Wilson e lo scrittore Federico Bonadonna.
C’è un treno immaginario che attraversa il mondo intero collegando l’Italia con il Cile: viaggia oltre i confini, passando per Firenze, Roma, Bucarest e Berlino e che a ogni fermata ospiterà un amico, un passeggero speciale. A bordo Giulio Wilson e Federico Bonadonna incontreranno Jorge e Marcelo Coulon, fondatori del complesso cileno degli Inti-Illimani.
Attraverso un caleidoscopio di canzoni e ricordi, i quattro racconteranno in musica e (poche) parole, i sessant’anni di attività del gruppo, formato nel 1967 nelle aule dell’Università insieme a Horacio Durán, José Seves, José Miguel, Horacio Salinas e Max Berrù, gli stessi che nel 1973 arrivarono in Italia e rimasero per 15 anni, in esilio. Dal primo disco del 1967 fino ad Agua, album nato tra il 2020 il 2022 e realizzato tra Firenze e Santiago del Chile, composto da tracce cantate in italiano e in spagnolo, e scritte da Wilson.
In viaggio con gli Inti-Illimani è un crocevia di incontri, come quelli con Violeta Parra e Victor Jara, e di racconti di vite intense, animate dalla passione per l’impegno civile e politico. Si viaggia nel tempo, tra gli anni del golpe (quel lontano 11 settembre 1973) e dell’esilio in Italia, fino al ritorno in patria. Il racconto dei sogni di un popolo, delle speranze e del futuro sempre da costruire, attraverso voce, dalla musica e dallo sguardo di chi ha combattuto con la propria arte a favore della difesa dei diritti umani.
In questo spettacolo teatrale inedito (prodotto da IMARTS e da un’idea del discografico Paolo Maorino, scritto da Federico Bonadonna e Giulio Wilson, per la regia di Giulio Wilson) il “treno delle emozioni” ci porta sulle ali del condor per attraversare le Ande, dove risuonano gli antichi strumenti precolombiani come i flauti di pan, il rondador, il charango, per poi immergerci nelle canzoni diventate veri e propri inni generazionali: da “Gracias a la vida” a “Vale la pena”, da “El Aparecido” a “El pueblo unido”.
Gli Inti-Illimani, da sempre ambasciatori della resistenza contro le dittature e le ingiustizie, del patrimonio musicale dell’America Latina, hanno cantato e gridato forte il loro impegno civile contro le lotte di classe, in difesa della democrazia e del progresso, contro ogni forma di abuso, di repressione e di violenza. E lo raccontano, come lo hanno sempre fatto, con un’attenzione particolare alla sensibilizzazione dei giovani.
Va così in scena la leggenda del gruppo musicale che ha fatto la storia mondiale della cultura: unione tra artisti, unione di idee, unione di parole e suoni, di uomini e umanità.