31 ottobre - Napoli - Auditorium Novecento
1° novembre - Cerignola (FG) - Safarà
15 novembre - Castiglione del Lago (PG) - La Darsena
16 novembre - Roma - Monk
22 novembre - Taranto - Spazio Porto
Un’esplosione di energia rock, con testi densi da cantautorato, ma fluidi e intensi come se fossero gospel: il 10 ottobre 2025 debutta l’omonimo disco dei TOTAL REVERENDS, progetto di Francesco Forni insieme a Piero Monterisi.
Un lavoro potente e ispirato, tutto in inglese, che parla di alienazione, regole, ipocrisia e superficialità, ma anche relazioni impossibili e passioni travolgenti. Se c’è un inferno, è proprio su questa Terra: il disco racconta la sofferenza come esperienza inevitabile, l’autosabotaggio e la lotta con i propri demoni interiori, il tutto con un tono provocatorio che mette a nudo gli aspetti più crudi e intensi dell’esistenza. Dieci tracce in cui si intrecciano influenze anni ’70 e alt rock ‘00, reinterpretate con un sound contemporaneo e distintivo.
TOTAL REVERENDS nasce dall’incontro di due musicisti dal percorso artistico solido e diversificato, uniti per dare vita a un progetto originale che fonde le loro esperienze complementari: Francesco Forni, chitarra e voce – alias Padre Terno (Ilaria Graziano & Francesco Forni, Napoli Centrale, Niccolò Fabi, Marina Rei, Collettivo Angelo Mai, Capone e molti altri) e Piero Monterisi, batteria – alias Monsignor Terisi (Renato Carosone, Tiromancino, Daniele Silvestri, PFM, Max Gazzè, Cristina Donà e Niccolò Fabi).
A completare la formazione, in parte dei live e in studio, Gabriele Lazzarotti al basso – alias Padre Rosario Doson (Daniele Silvestri, Propaganda Orchestra, EPO, Giovanni Truppi, Filippo Gatti, Roberto Angelini, Vasco Brondi, Diodato e Roy Paci).
Un progetto unico, caratterizzato da un approccio collaborativo e sperimentale già sperimentato in una lunga serie di concerti, che trova la sua piena realizzazione nel risultato corale nel disco: traccia dopo traccia incontriamo artisti come Violante Placido, Roberto Dell’Era, Tommaso Di Giulio, Rodrigo D’Erasmo, Johnny Dal Basso, Chiara Calderale, Ilaria Graziano, Roberto Angelini, Daniele De Gregori, Matteo Pezzolet, Roberto Procaccini, Daphne Nisi, Raffaele Scogna. Per le parti corali, Jose Ramon Caraballo Armas, Alice Clarini, Barbara Eramo, Riccardo Festa, Sebastiano Forte, Andrea Gioia, Sandro Joyeux, Marta La Noce, Gabriele Lopez, Alice Pelle, Raele, Andrea Satta, Diana Tejera, Beatrice Tomassetti e Giorgia Villa.
Una pluralità che si rispecchia anche nelle registrazioni: scritto e prodotto dallo stesso Forni per AreaLive, l’album stato realizzato in quattro studi differenti.
Francesco Forni introduce così il progetto: “Un locale a Roma una volta mi diede la data dell’8 dicembre. Decisi di fare il “concerto della Madonna”. Misi insieme una congrega di “preti” e “suore” con cui stravolgevamo canzoni conosciute, rendendole quasi irriconoscibili. Da allora, il concerto della Madonna è diventato il concerto dei REVERENDS e, successivamente, dei TOTAL REVERENDS. La band era mobile e modulabile, fino a formare il trio con Gabriele Lazzarotti e Piero Monterisi. Con loro è stato registrato il disco. Abbiamo poi sperimentato il quartetto, il quintetto e fatto concerti con molti musicisti e numerosi ospiti, tutti “ecclesiastici”. La regola è che chiunque si presti come ospite abbia un nome da prete o suora, e una storia alle spalle…”
TRACKLIST
1. all U can Hit
2. Virus
3. LOVE ME
4. LOVE & PAIN
5. as if we were Lovers
6. Magdalene
7. She's the witness
8. MARY ANN
9. train 2 HELL
10. Uniforms
I TOTAL REVERENDS PARLANO DEL DISCO TRACCIA PER TRACCIA
all U can Hit
“all U can Hit” è un abbonamento che ti permette di colpire chiunque: ogni categoria, ogni tipologia di persona, di ogni sesso, credo, ruolo, mestiere, colore della pelle, carattere. Nessuno escluso. I drinks si pagano a parte, in un crescendo di intensità musicale e di voci corali. Colpisci più bersagli possibile: più ne centri, più crediti guadagni per rinnovare il tuo abbonamento.
Virus
“Ti dico perché il Virus non può infettarti, non può infettare persone come te. Giornali e TV dicono che il virus non può attaccare chi è già morto. Tv e stampa dicono che domani sarà il Giorno dei morti viventi, e che sta per accadere la distruzione del mondo. Ma la distruzione del mondo è già accaduta, e comunque a chi importa di quello che dicono. Meglio prendersi un Virus reale, venire torturati da clown che continuare a vedere le loro facce. Meglio bruciare all’inferno, essere torturati da demoni, che continuare a vedere il vostro sorriso”.
LOVE ME
“Mi fermo un attimo, non era previsto, giusto per un saluto, non era previsto, odore di caffè e il tuo miglior sorriso per invitarmi ad entrare. Dici che vuoi tagliarmi I capelli, non era previsto. Siediti e mi prenderò cura. Sento le tue mani sulla testa e i tuoi capezzoli sulla schiena. Amami, adorami, voglio sentirtelo dire, voglio sentirtelo urlare…”
Questo è l’ambito: l’amore che arriva prepotente e chiede di essere servito e assecondato.
LOVE & PAIN
Brano con forte connotato rock/blues sulla scia di band come The Black Keys, Jack White. Il testo prende spunto dalla tradizione Spiritual e si rivolge a Nostro Signore, in questo caso augurandosi che stesse guardando da un’altra parte mentre la propria vita è passata spargendo amore e dolore tutto intorno, passata bruciando come una cometa splendente, travolgendo nel bene e nel male le persone vicine.
as if we were Lovers
Una ballad con il suono di una Stratocaster alla Hendrix e una voce carica di emozione, che racconta l’incontro perfetto tra due persone, ma nel momento sbagliato. Il loro conoscersi, parlarsi e piacersi fa sì che chi li osserva percepisca subito un’intesa da amanti. E quando infine si separano, promettendo di seguire ciascuno la propria strada senza voltarsi, ogni tre passi si fermano per salutarsi, continuando a guardarsi con lo stesso trasporto di chi è profondamente innamorato.
Magdalene
La prima canzone scritta per TOTAL REVERENDS. L’arrivo di una figura femminile in grado di risvegliare ogni emozione, come una tempesta che travolge e rende schiavi del desiderio. “Ho bisogno di una benedizione, ho perso la pace, voglio un bacio, mi mancherà tutto questo, voglio scivolarti dentro, voglio che diventi la mia sacra dimora, voglio nuotare nel tuo godimento”. Non ci sono timidezze, non ci sono sconti, non c’è via di scampo: lei è la mia Maddalena.
She's the witness
“Mi serve un testimone, qualcuno che dica che non ero là. Ho fatto errori, ma non per questo intendo buttare la mia vita in galera. Darò oro e soldi a chi verrà a testimoniare il falso in tribunale…” e alla fine arriva lei, bellissima, fatale… e l’affare si conclude in qualche modo.
MARY ANN
Una lettera a cuore aperto. Il rimpianto di aver rovinato tutto e di essere rimasto comunque nello stesso posto a chiedere perdono. Un intreccio di voci per dar forza a questa preghiera e mostrare l’universalità di questa condizione umana. Il brano del disco che spinge più verso un folk rock, carico di “blues” inteso come spirito guida che ti agisce.
train 2 HELL
Qui si parla di autosabotaggio, di tutti quei mezzi inconsapevoli ma evidenti che utilizziamo per complicarci ogni cazzo di percorso. Si parla di demoni sfamati con il caviale rubato ai nostri cari, di ortiche annaffiate con il proprio sangue, di anime perdute scommettendo ai combattimenti tra cani. Viene citato anche Robert Johnson, che allora fece un buon affare vendendo l’anima, quando ancora il valore sul mercato era adeguato e non come ora che ha il costo di una buona bottiglia di vino. Un solido rock retrò con misurati innesti di cori in stile gospel, tante chitarre e batterie a briglia sciolta.
Uniforms
Traccia conclusiva dell’album TOTAL REVERENDS. Una ballad che si avvale della preziosa collaborazione di Roberto Dell’Era (Afterhours, Winstons) alla voce e di Roberto Procaccini all’organo Hammond, con tanto di Leslie originale. Il resto confezionato ad arte dal trio Forni, Lazzarotti, Monterisi, con una chitarra blues particolarmente ispirata. Un appello alla presenza di sé stessi e all’essere centrati sul proprio percorso e sulle proprie scelte, in un mondo che vuole un popolo produttivo prima che felice, incasellato e uniformato per ciò che serve. La rivoluzione è inevitabile quando il popolo non può dare il giusto rispetto alla propria esistenza.
FRANCESCO FORNI | BIOGRAFIA BREVE
Produttore e cantautore, nonché chitarrista e compositore, Francesco Forni vanta una carriera lunga e poliedrica, ricca di produzioni che spaziano dalle colonne sonore (più di venti composte interamente da lui per il teatro, oltre alle partecipazioni in ambito cinematografico) a una vasta discografia.
È tra i fondatori del Collettivo Angelo Mai, attivo in prima linea dal 2005 al 2014, e nei locali romani ha ideato e prodotto diversi format di spettacoli e serate musicali, tra cui Il buono, il brutto, il cattivo, I’m a Slave, Spin@ff, Spicy Corner, Canzoni in piena, Corazon, La Carboneria, Zelo in Condotta e L’Artista, L’Eroe, Il Pupillo. Tra i suoi progetti più significativi, il duo con Ilaria Graziano, con cui ha pubblicato tre album molto apprezzati da critica e pubblico (From Bedlam to Lenane, Come 2 Me e Twinkle Twinkle), portati in tournée in tutta Europa e dal 2017 anche in Canada e negli Stati Uniti.
Le sue chitarre sono presenti nei dischi di Daniele Silvestri (La terra sotto i piedi), Giovanni Truppi (C’è un me dentro di me), Gnut (Prenditi quello che meriti), ma anche di Farrell Spence, Gabriele Lopez, Leo Pari, Gnut, Driving Mrs Satan, Massimo Giangrande, Zibba, Bruno Sacchi, Bombay, Capone, Giovanni Cinque, Luca Carocci, Morgan con la I, Awa Ly, Marco Francini, Hobo, Naiade, Straderini.
L’ultima uscita a suo nome è l’album Una Sceneggiata (SoundFly, 2022), primo disco interamente scritto e cantato in napoletano. Negli ultimi anni ha inoltre curato produzione artistica, arrangiamenti e composizione dei dischi Rosso di Le Rondinella (SoundFly, 2024) e Bolla Occidentale di Daniele De Gregori (Maremmano Records, 2025). Ha preso parte a numerosi tour come chitarrista, suonando al fianco di artisti come Capone, Mario Centomani, James Senese & Napoli Centrale e molti altri. Nel 2023 si è esibito come chitarrista in duo con Marina Rei e Violante Placido. Oggi prosegue la sua attività live con la band rock-blues Total Reverends e il Total Reverends Show.
Le ultime esperienze teatrali (con musiche e canzoni originali):
Holy Game (2025), testo di A. Ostermaier su Pasolini e il calcio, in scena con Riccardo Festa;
Iliade: il gioco degli Dei di R. Aldorasi, con Alessio Boni e Iaia Forte, dal 2023. Ancora in scena e atteso in Giappone;
I Buoni, i Brutti, i Cattivi, di e con Edoardo e Silvia Siravo;
Don Chisciotte di F. Niccolini, con Alessio Boni e Serra Yilmaz;
Spacciatore di Pierpaolo Sepe e Andrej Longo;
L’estate perduta, con Alessio Boni, al Teatro Festival di Napoli, su testi di Pavese riadattati da Roberto Aldorasi;
L’Odore, regia di Krzysztof Zanussi.
Ha preso parte a uno spettacolo musicale su Jimi Hendrix con Roberto Dell’era (Afterhours), Lino Gitto (Winstones), Fish, Giacomo Pedicini, Sergio Quagliarella con i quali ha condiviso anche il concerto sulla riedizione di Abbey Road in occasione dei 50 anni dall’uscita discografica.
Colonne sonore recenti:
La canzone Pure si Fosse, nella colonna sonora della serie Uonderbois prodotta da Disney Channel;
Frammenti di un percorso amoroso di Chloe Barreau (Groenlandia, 2023);
Yaya e Lennie – The Walking Liberty di A. Rak, presentato al Festival di Locarno 2021 e distribuito in sala a novembre 2021; sempre di A. Rak, le colonne sonore di Gatta Cenerentola e L’arte della felicità;
Un fidanzato per mia moglie di Davide Marengo;
Maldamore di A. Longoni; Arance e Martello di D. Bianchi; Le conseguenze dell’amore di P. Sorrentino;
Cortometraggi: Mala menti di Francesco Di Leva e Amor Fati di Luca Immesi.
PIERO MONTERISI | BIOGRAFIA BREVE
Batterista, compositore e produttore attivo dal 1986, protagonista di migliaia di concerti in Italia e nel mondo, Piero Monterisi ha collaborato con artisti come Daniele Silvestri, Max Gazzè, Niccolò Fabi, Tiromancino, Cristina Donà, PFM, Gianni Morandi e molti altri, partecipando a tour internazionali (Europa, USA, Canada, Giappone, Cina) e a eventi come Festivalbar, Sanremo e Musicultura. In studio ha registrato e prodotto decine di album, contribuendo anche a colonne sonore per il cinema (Le fate ignoranti, Buongiorno papà, Tutta colpa di Freud, Noi e la Giulia). Apprezzato per l’energia, il groove e la sensibilità musicale, unisce tecnica e feeling, lasciando una firma inconfondibile in ogni progetto.