03 ottobre 2025 – Torino (IT), Hiroshima Mon Amour – Release Afrodream
11 ottobre 2025 – Milano (IT), Santeria
22 ottobre 2025 – Volano (IT), BabaruM
Con sede a Torino e membri provenienti dal Senegal, dall'Argentina, dalla Francia e dall'Italia, il collettivo multiculturale Afrodream propone un sound vibrante che fonde percussioni, storia, diaspora e soul: un ponte musicale tra culture, paesi e persone che trova la sua piena espressione nel nuovo album Guiss Guiss, un invito alla tolleranza, alla comprensione e alla lentezza emotiva, scandito dal ritmo dell'afrobeat, dell'etnojazz, del tropical funk e dei groove globali.
Sulla scia di una serie di incredibili concerti dal vivo, tra cui quelli al Glastonbury, al Saalfeld Jazz Festival, al Roccella Jazz Festival, al Jazzahead e al LAC Luganoo, che confermano la crescita della band su scala internazionale, Afrodeam ci invita ora a guardare oltre noi stessi, ad abbracciare la diversità e a cercare ponti dove spesso vediamo muri.
Il brano di apertura dell'album, “La musique de mélange”, è una dichiarazione d'amore per la musica come forza guida, compagna di viaggio, passaporto e casa. La canzone è una celebrazione uptempo delle fusioni musicali e culturali, con testi in inglese e francese, e un ringraziamento alla musica come strumento di unione, che favorisce il senso di comunità e le esperienze condivise.
“Ma mère”, “Jambar” e “Ma belle” sono tutte dediche alle donne: la prima è dedicata a una madre saggia e forte, una guida spirituale e morale. “Jambar” significa ‘guerriero’ in wolof, una lingua parlata in Senegal e in altre parti dell'Africa occidentale, e questa canzone è una sincera dichiarazione d'amore, rispetto e gratitudine verso quelle donne che affrontano le sfide quotidiane della vita a testa alta, rimanendo fedeli ai propri valori e ideali. “Ma belle” è invece una promessa di lealtà e sostegno reciproco alla donna amata.
In “Afrotrip” e “Bamako” veniamo trasportati in un viaggio sonoro che è sia letterale che metaforico. “Afrotrip” trasporta l'ascoltatore in un viaggio interiore attraverso le vibrazioni africane e i ricordi ancestrali. Un mantra che celebra le radici e le connessioni invisibili, raccontando in prima persona il viaggio migratorio dall'Africa occidentale all'Europa. “Bamako” è un inno afrobeat audace e ritmico che si immerge profondamente nel viaggio emotivo e fisico della migrazione. È un brano che parla di sopravvivenza, silenzio e forza: una marcia percussiva per coloro che corrono verso la speranza con nient'altro che coraggio, e un tributo a coloro che sono caduti nel deserto e nei mari.
“Ethnique” è un messaggio potente contro le barriere etniche e culturali che ostacolano l'amore. È un grido di libertà per coloro che vogliono esprimere il proprio amore senza i limiti imposti dalla casta, dalla razza o dalla tradizione. E l'album si chiude con “Où va le vent”, una ballata dal tempo lento, struggente, dolce, eterea e intensa. È una riflessione poetica sul destino, il mistero e l'assenza. Il vento diventa il simbolo di una presenza invisibile che guida e accompagna.
Nato dall'incontro tra l'eredità dell'Africa occidentale e l'ambizione occidentale, Guiss Guiss trasmette un potente messaggio di unità attraverso lo scambio culturale. Le 8 tracce di questo album sono una colonna sonora efficace e personale per il cittadino globale, che eleva le voci e crea inni per coloro che osano muoversi con coraggio tra i mondi.