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MAKING MOVIESAL CINEMA
L'onda
Dennis Gansel
2008  (Prime Video)
DRAMMATICO
7,5/10
all MAKING MOVIES
19/12/2022
Dennis Gansel
L'onda
Un professore di una scuola superiore di Palo Alto nel 1967 mise in atto un esperimento per far capire ai suoi studenti come fosse stato possibile nella Germania nazista che una moltitudine di persone abbia potuto seguire un leader folle come Hitler, dando vita a una piaga umanitaria immane come l'Olocausto. Dopo una settimana, venne prontamente fermato, quando il professore stesso si rese conto di non riuscire più a controllare l'esperimento. Il film di Gansel mette in scena questa storia vera ambientandola in un liceo tedesco. Un ottimo spunto di riflessione sulle possibilità di controllo delle masse e sulle leve che i sistemi dittatoriali tendono a usare per arrivare a enormi numeri di persone.

Tutto nasce nel 1967 quando il professore di storia californiano Ron Jones, insegnante in una scuola superiore di Palo Alto, mise in atto un esperimento per far capire ai suoi studenti come fosse stato possibile nella Germania nazista che una moltitudine di persone abbia potuto seguire un leader folle come Hitler dando vita a una piaga umanitaria immane come l'Olocausto.

L'esperimento si svolse nell'arco di una settimana e venne prontamente fermato dallo stesso professore quando questi si rese conto di non riuscire più a controllarlo dato il numero elevato di studenti che aderirono e che, a sorpresa, si estese ben oltre i confini della classe del professor Jones (spiegheremo nella trama del film in cosa questo consistesse).

Nel 1981 lo scrittore Todd Strasser, ispirandosi proprio all'esperimento di Jones che all'epoca era stato denominato Terza Onda, pubblicò il romanzo per ragazzi The wave che riprendeva e ampliava i temi della peculiare esperienza che fecero quegli studenti del 1967. Da qui nacque un adattamento per la televisione tedesca e solo più tardi, nel 2008, arriva finalmente il film L'onda di Dennis Gansel, regista tedesco classe '73 che in seguito ne produrrà anche una serie televisiva. Il film mosse parecchio interesse sia nel pubblico che tra gli esponenti della critica, incassò una cifra ragguardevole e ottenne visibilità anche all'estero essendo stato selezionato dal Sundance e preso in considerazione dalla Germania per la candidatura agli Oscar, passò invece La banda Baader Meinhof di Uli Edel, scelta tutto sommato condivisibile.

 

Il professor Wenger (Jürgen Vogel) è un insegnante moderno: i suoi alunni lo chiamano per nome, in classe sfoggia un abbigliamento molto casual e riesce a rendere le sue lezioni più interessanti di quelle di altri colleghi più istituzionali e barbosi. Wenger si sta preparando per la settimana a tema, un progetto scolastico durante il quale il prof. ha in mente di parlare ai suoi alunni dell'anarchia, un'ideale al quale il professore si sente in qualche modo affine.

Per una serie di motivazioni Wenger si troverà a dover parlare invece di autocrazie e sistemi dittatoriali, argomento di fronte al quale i suoi studenti dimostrano di non credere possibile che la Germania, dopo l'esperienza nazista, possa ricadere nello stesso errore. Il professore allora inizia con i ragazzi a costruire una specie di gioco di ruolo che durerà per l'intera settimana, un esperimento basato sulla disciplina, sull'obbedienza (all'insegnante in questo caso), sulla cooperazione, sull'appartenenza, sull'uguaglianza e sullo spirito di gruppo.

La classe si troverà in pochissimo tempo a trasformarsi in un corpo coeso che, a parte qualche piccola eccezione, aderirà a un movimento con tanto di divise, simboli e saluti distintivi del quale molto presto anche persone esterne vorranno far parte. Oltre alle discussioni in classe le attività del movimento, denominatosi l'Onda, proseguiranno anche oltre l'orario scolastico, nel gruppo qualcuno troverà finalmente l'accettazione che prima non aveva mai sperimentato, altri ci vedranno la forza del collettivo che si ribalterà anche nelle prestazioni della squadra di pallanuoto della scuola allenata dallo stesso Wenger, il professore ci vedrà uno stimolo e un esperimento funzionante. Proprio l'ampliarsi del progetto però impedirà a Wenger di poterlo tenere sotto controllo e per qualcuno i confini dello stesso si dimostreranno essere poco chiari.

 

Gansel parte dall'esperimento di Jones per poi ampliare il concetto e drammatizzarlo al fine di poter costruirci un film attorno, si prende ovviamente molte libertà, ne amplifica le conseguenze e affonda il colpo per sottolineare una tesi, nel farlo ne esce un film indubbiamente non perfetto, toccato da alcune scelte "facili" e gestite in maniera molto semplice dal punto di vista narrativo, tutte imperfezioni che però nulla tolgono all'interessante concetto che sta alla base del film e dell'esperimento, ottimo spunto per discussioni scolastiche, come fatto in origine da Jones ma anche dalle scuole tedesche che spesso hanno adottato il libro The wave per le letture con i ragazzi.

Dal punto di vista formale Gansel alterna sequenze girate in maniera più classica a sprazzi di regia più moderna che donano ritmo e stacco alla narrazione, si apre con il prof. che si reca a scuola a ritmo di Rock n' roll high school dei Ramones in un'opening scene molto vivace, anche la sequenza durante la quale i componenti dell'Onda diffondono il loro simbolo per la città è decisamente dinamica.

Il nodo d'interesse del film è però di contenuto, riguarda lo sviluppo di uno spirito di corpo da parte di questi studenti che iniziano a dare molto credito al loro professore (che in questo caso esercita i poteri di leader di un movimento), un insegnante che mette da parte le sue t-shirt dei Ramones e dei Clash per uniformarsi al gruppo. Si assiste a un emergente impegno dei ragazzi verso la disciplina, la solidarietà di corpo, un incremento dell'identificazione nel gruppo stesso, l'espandersi dell'iniziativa collettiva; di contro si manifestano anche fenomeni di esclusione nei confronti di chi non si vuole uniformare, l'attrito con gruppi esterni, l'estremizzazione degli insegnamenti e la totale devozione da parte di chi al di fuori del movimento non ha molto per cui esser felice.

In diverse dinamiche il film stona, alcune delle critiche mosse al film di Gansel hanno pieno fondamento, nell'insieme L'Onda rimane però un'ottimo spunto di riflessione sulle possibilità di controllo delle masse e sulle leve che i sistemi dittatoriali tendono a usare per arrivare a enormi numeri di persone. L'Onda è uno di quei film da vedere, poi ognuno si costruirà la sua opinione, però un segno l'opera lo lascia e forse tanto basta per iniziare a pensare.