Lavorato a lungo e plasmato da cambiamenti geografici e da un gruppo di collaboratori fidati, Love Chant è una riaffermazione audace e melodica di una delle voci più distintive del rock alternativo.
Ora residente in Brasile, dove è stata registrata gran parte dell'album, il trasferimento di Dando negli ultimi anni ha offerto un tranquillo cambiamento di prospettiva, un'occasione per ricominciare da capo, riconnettersi e finalmente mettere a fuoco queste canzoni. Il risultato è un disco che suona allo stesso tempo fresco e familiare: radicato nei tratti distintivi del miglior lavoro dei Lemonheads, ma arricchito da anni di esperienze vissute e da nuovi ambienti.
Per le registrazioni del nuovo album dei Lemonheads, Evand Dando ha chiamato all’appello un nutrito gruppo di amici e professionisti della scena indie e alternativa, tra cui J Mascis dei Dinosaur Jr., Juliana Hatfield, Bryce Goggin, Erin Rae, John Strohm dei Blake Babies e Nick Saloman dei Bevis Frond, oltre a contare su Adam Green e Tom Morgan come co-autori dei brani "Wild Thing" e "Deep End", mentre il disco è stato prodotto da Apollo Nove.
L'ultimo album di inediti firmato The Lemonheads è di 19 anni fa, 2006 per Vagrant. Da allora hanno pubblicato i due album di cover Varshons e Varshons 2. Negli ultimi anni, l'influenza dei Lemonheads si è solo rafforzata. Artisti come MJ Lenderman, Courtney Barnett e Waxahatchee hanno tutti reinterpretato le canzoni di Dando, elogiando la chiarezza emotiva, l'istinto melodico e l'ironica intimità che caratterizzano il suo modo di scrivere. Questa risonanza tra generazioni diverse fa sì che Love Chant sia più di un semplice ritorno: è un promemoria di ciò che ha reso importante questa band fin dall'inizio.
Oltre al nuovo album dei suoi Lemonheads, Evan Dando pubblicherà l’autobiografia Rumors of My Demise: A Memoir, in uscita in Inghilterra e Stati Uniti il 23 Ottobre.
Il singolo di punta "In The Margin" è una classica composizione di Dando: per metà spezzata, per metà bellissima, avvolta da una melodia che disarma prima di esplodere. A tale riguardo Evan racconta: “Volevo una canzone con un riff, quindi ho scritto riff dappertutto. Il corpo della canzone è di Marciana (Marciana Jones). È come una canzone di vendetta di una ragazzina di terza media: ‘Stupidamente ho lasciato fuori i piani di fuga così che potessero trovare la mia strada’”.
"The Key Of Victory" è tutta al rallentatore e ombre morbide, un pezzo modale e meditativo ancorato dalla chitarra sinuosa di Apollo Nove e dalle armonie spettrali di Erin Rae. Scritta con David Ashby (Rum Shebeen), la sua voce è stata registrata ad Abbey Road. Su questa Evan commenta: “È tranquilla, è fantastica. È bella ed è modale. Stavo cercando di ricreare l'atmosfera di Street Hassle, capisci?”
"Cell Phone Blues" è caratterizzata da un'energia nervosa e da un sorriso impassibile, piena di riff stridenti e di rabbia silenziosa, mentre "58 Second Song" offre western swing e malinconia da bar con il classico stile di Dando. "Deep End", scritta in collaborazione con Tom Morgan, è pura propulsione, illuminata da un assolo esplosivo di J Mascis.
La title track "Love Chant" pulsa con un'insistenza alla Modern Lovers, e "Togetherness Is All I'm After" si apre con un colpo secco prima di dissolversi in una supplica sussurrata finale: “Baby, don't blow it”.
Tracklist:
01 58 Second Song
02 Deep End
03 In the Margin
04 Wild Thing
05 Be-In
06 Cell Phone Blues
07 Togetherness Is All I’m After
08 Marauders
09 Love Chant
10 The Key of Victory
11 Roky
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