Prodotto dal produttore vincitore di un Grammy Peter Katis (The National, Interpol, Sharon Van Etten) e registrato a Bridgeport, nel Connecticut, New Year's Face, che include collaborazioni con Owen Pallett, Kyle Resnick e Ben Lanz dei The National, The Antlers e altri, sarà pubblicato su CD, vinile e in formato digitale.
New Year's Face è la prima uscita del duo dopo Beach Baby, Baby EP del 2023, che ha totalizzato oltre 30 milioni di stream, ottenuto ampi consensi dalla critica e portato a concerti sold-out in tutta Europa.
Alla fine di una lunga relazione, di solito non ci si ritrova seduti al pianoforte di uno studio con il proprio ex a scrivere canzoni. O forse sì?
In questo caso, si fa la valigia, si prende un aereo, si parte per la piccola e malinconica cittadina portuale di Bridgeport, nel Connecticut, e si inizia a lavorare a un nuovo disco. New Year's Face è il risultato di questo strano esperimento: due ex amanti, uno studio, mesi di lavoro e scoperte.
Insieme al produttore vincitore di un Grammy Peter Katis (The National, Interpol, Sharon Van Etten, Stars), si sono sistemati e hanno dato forma a dieci canzoni che sembrano allo stesso tempo intime ed espansive, fragili e resilienti. Nick & June fluttuano in una nebbia scintillante di chitarre intrise di riverbero, sintetizzatori vibranti e ritmi e batteria delicatamente pulsanti. Le loro voci si fondono in un mélange ipnotico, guidando gli ascoltatori attraverso un delicato equilibrio di euforica moderazione e pensieri intricati e tortuosi.
Il loro sound è una fusione eclettica di indie folk, che evoca Bon Iver, Velvet Underground e Big Thief, mescolata alle texture dream-pop di Beach House e Lana Del Rey e al rock alternativo di The National, St. Vincent e Mazzy Star.

Il brano che dà il titolo all'album inizia in modo nebuloso, quasi casuale, con le voci di Suzie-Lou e Nick che si avvolgono l'una nell'altra come figure che iniziano lentamente a riconoscersi. I brani "Dark Dark Bright" e "Anthem" presentano maestosi arrangiamenti di ottoni orchestrati da Kyle Resnick e Ben Lanz dei The National. "Crying In A Cool Way" emerge da un basso distorto e da sintetizzatori scintillanti, un trionfo per chi è emotivamente distante e romanticamente deragliato.
I newyorkesi The Antlers, da tempo fonte di ispirazione per Nick & June, compaiono in “2017” e “Pinker Moon”, entrambe meditazioni sull'infanzia, i momenti di formazione e la fugace bellezza della transitorietà. In “The Boy With The Jealous Eyes”, la cantautrice lo-fi spagnola Russian Red affianca il virtuoso della tastiera e collaboratore di Sufjan Stevens Thomas Bartlett. Il gran finale “Husband & Wife”, più un requiem che una canzone, chiude l'album con un addio orchestrale.
Le canzoni di questo album sono saggi sull'amore, la perdita, il tempo e la scoperta di sé. Ricordano conversazioni con i nonni, immagini fugaci dell'infanzia, momenti inspiegabili, la fragilità dell'essere umano in tutta la sua assurdità e meravigliosa totalità: chi eravamo, chi siamo, chi potremmo diventare. Più che altro, non è un album di rottura. È un debutto, un'opera magnum personale.
Il singolo “2017”, con la partecipazione del frontman dei The Antlers Peter Silberman, è accompagnato da un video sincero che raccoglie clip girate in studio e filmati di esibizioni dal vivo ripresi con una vecchia videocamera, offrendo uno sguardo vintage e affascinante dietro le quinte.
Di questo brano introspettivo ed etereo, Kraft osserva: "È bene chiedersi ogni tanto perché la mente continui a tornare al passato. Chi vive ancora nel 2017?". Wolf aggiunge: "Da quando ho scoperto l'album Hospice dei The Antlers nel 2009, sono diventato un grande fan di Peter e della band. Per me è uno dei migliori cantautori della sua generazione. Il fatto che alla fine abbiamo registrato delle canzoni insieme... mi sembra ancora un po' folle".
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