A tre anni dall’uscita di Broken Equipment, i Bodega tornano con un “remake” del loro esordio a nome Bodega Bay del 2015. I Bodega Bay sono stati la prima incarnazione del progetto art rock dal tocco post-punk fondato a New York sempre da Ben e Nikki.
Our Brand Could Be Yr Life è un disco nuovo, nato certamente dalle composizioni del 2015 ma per dirigersi verso nuovi lidi e regalare ai fan della band newyorkese il miglior album che i Bodega ci avrebbero potuto donare per festeggiare il nuovo anno. Il "remake" è composto da 15 tracce, contro le oltre 30 della versione originale a nome Bodega Bay.
Nel corso degli ultimi 6 anni i Bodega sono diventati tra i principali attori della scena indie-rock newyorkese, tra i più freschi e interessanti come testimoniato dall’ottimo riscontro di vendite e pubblico di Endless Scroll del 2018 e Broken Equipment del 2022 (usciti entrambi per What’s Your Rupture, personalissima label dei Bodega) e dalle numerose date dal vivo anche nel nostro paese.
I Bodega hanno affrontato il “remake” di Our Brand … come un regista potrebbe rifare uno dei suoi primi film, il che significa riscrivere le proprie composizioni e sviluppare vecchie idee verso nuove direzioni. Si tratta di un concept album sulla mentalità corporativa dell’attuale scena indipendente, in cui la band dissacra e celebra allo stesso tempo i canoni dell’indie rock contemporaneo.
Il nuovo lavoro è anticipato dal singolo "Tarkovski" e dal relativo video diretto da Luca Balser. Il chitarrista e cantante Ben Hozier dice del brano: “Tarkovski è un gioco di parole con il famoso regista russo; ero innamorato del suo libro “Sculpting in Time” (“Scolpire nel tempo”), ma ho scoperto che molte delle regole e delle linee guida da lui professate per il cinema venivano infrante dalle sue stesse pratiche cinematografiche. La teoria non arriva mai a ciò che si vuole e applicarla alla pratica caotica del fare arte (pur essendo utile ed essenziale) è come sciare su un pendio selvaggio”.
"Cultural Consumer III", il nuovo singolo, è una divertente critica al consumismo occidentale nel classico e irriverente stile della band newyorkese, un inno all’acquisto di oggetti inutili e stupidi.
Ben Hozie a proposito del nuovo album racconta: “Il “Cultural Consumer” è un personaggio essenziale nel songwriting dei BODEGA. "Cultural Consumer I" è stata la prima canzone che ho scritto in cui mi sento come se avessi trovato la giusta voce della band. Il consumatore culturale è un bohémien della classe media che è dedito allo studio della cultura (sia arte alta che cultura pop) e ne è quindi oppresso – continua Ben Hozie. In ‘Cultural Consumer III’ è diventato un new age che sta ascoltando a tutto volume in macchina la playlist curata da un serial killer mentre si reca all'aeroporto per volare verso un ritiro di meditazione a Taiwan. Nonostante tutto il suo consumo e la sua ricerca di auto-aiuto, a differenza di Bob Dylan, non ha mai “gazed upon the chimes of freedom flashing” ("guardato i rintocchi della libertà che lampeggiavano") , sta solo comprando schifezze”.
Tracklist:
1. Dedicated To The Dedicated
2. G.N.D. Deity
3. Bodega Bait
4. Tarkovski
5. Major Amberson
6. Stain Gaze
7. Webster Hall
8. ATM
9. Set The Controls For The Heart Of The Drum
10. Protean
11. Born Into By What Consumes
12. Cultural Consumer I
13. Cultural Consumer II
14. Cultural Consumer III
15. City Is Taken
Bodega info:
. https://www.instagram.com/bodegabk/
. https://linktr.ee/bodegatheband