"One man come in the name of love
One man, he come and go
One man comes he to justify
One man to overthrow"
"Pride (In The Name Of Love)", seconda traccia dal quarto album in studio degli U2, The Unforgettable Fire (1984) è una delle canzoni più famose della band irlandese, ma anche una delle più sofferte in fase di gestazione.
Il brano, originariamente, aveva, infatti, come oggetto il Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan. Bono aveva scritto un testo che condannava Reagan per quel suo orgoglio arrogante che aveva portato all'escalation nucleare, ma il testo non funzionava, il cantante non lo sentiva veramente suo. Quando la band, nel 1983, visitò una mostra dedicata al leader dei diritti civili, Martin Luther King, Jr, esposta al Chicago Peace Museum, ecco l’illuminazione: che senso aveva dare importanza a uno come Reagan, quando si poteva parlare di un monumento del pari di MLK?
Così, Bono, riprese in mano la penna e si mise all’opera, per rendere onore a un grande uomo che perse la propria vita per perseguire un’ideale di uguaglianza.
In "Pride", Bono parla di coloro che nel corso della storia sono morti perché hanno predicato l'uguaglianza di tutti gli uomini e praticato la non violenza come unico modo per raggiungere il loro obiettivo. MLK è il principale esempio di resistenza non violenta come unico modo per apportare cambiamenti nei diritti civili.
Nel testo, però, come consuetudine della band, ci sono anche riferimenti religiosi. La canzone parla, si, di "persone" singolari, ma fa riferimento anche a Cristo come uomo, finito sulla croce per la salvezza deli uomini. Tutte queste persone hanno vissuto la loro vita con orgoglio, ma non in modo vanitoso, semmai con la determinazione che si prova quando i pensieri e le azioni sono motivati dalla comprensione e piena consapevolezza della dignità e della sacralità di tutta la vita umana. Esattamente come Gesù.
La canzone, in tal senso è un omaggio ai martiri dei propri ideali e un promemoria per tutti gli altri. Racconta di un orgoglio interiore che dovrebbe essere comune a tutta l'umanità e di come questo orgoglio è davvero un'espressione dell'amore di Dio per tutte le sue creature.
Il verso del brano che si riferisce all'assassinio di Martin Luther King («Early morning, April 4/Shot rings out in the Memphis sky», "mattina presto, 4 aprile/si sente uno sparo nel cielo di Memphis") contiene, tuttavia, un errore storico, perché King fu assassinato sul balcone di un motel di Memphis nel pomeriggio (intorno alle ore 18). Bono ha in seguito cercato di correggere l'errore cantando "early evening" anziché "early morning" in molte versioni dal vivo.
La band ha avuto l'idea per questa canzone durante un soundcheck alle Hawaii, mentre si trovava in tour negli Stati Uniti, nel 1983. Il processo di registrazione fu, però, molto difficile, perché la canzone non riusciva mai a suonare come Brian Eno e Daniel Lanois, produttori di The Unforgettable Fire, avrebbero voluto.
Prima la provarono presso lo Slane Castle, dove si tennero le prime sessioni di registrazione e venne registrata parte del video che accompagna la canzone, poi in una sala prove e infine presso gli studi Windmill Lane a Dublino. Quello di Windmill Lane era uno studio convenzionale, un posto molto carino e ben attrezzato, ma che restituiva un suono di batteria pessimo. Lanois ebbe, allora, l’idea di far costruire alla crew degli U2 un muro di blocchi di cemento dietro la batteria, e solo allora si ottenne il suono voluto, grazie anche, bisogna dirlo, alla bravura e alla determinazione di Larry Mullen.