Dopo il recente singolo "Right Here", Emiliana Torrini & The Colorist Orchestra annunciano l'uscita del nuovo album Racing The Storm, in uscita il 17 marzo su Bella Union e disponibile in pre-ordine qui. Per accompagnare l'annuncio Emiliana Torrini & The Colorist Orchestra hanno condiviso un video in bianco e nero splendidamente girato per "Mikos", il suggestivo brano di apertura dell'album. Commentando la canzone Emiliana dice: "L'ascolto di bella musica muove la mente e mi sembra di vedere un film. Quando ho scritto questa canzone ho visto una ragazza in uniforme scolastica in piedi sul bordo di un molo, che guarda il corpo di una ragazza in un mare turchese mentre sente dietro di sé la madre della ragazza che la cerca al mercato. Si gira a guardare e poi se ne va senza dire una parola". Guarda il video QUI.
Immaginate la scena: una grande tempesta si sta preparando sopra di voi. State percorrendo le strade secondarie dell'Islanda rurale, cercando disperatamente di prendere il volo da Reykjavik mentre il cielo si oscura dietro di voi. Avete appena avuto una delle migliori sessioni di scrittura di canzoni della vostra vita, in una fattoria immersa nella campagna islandese, ma niente di tutto questo ha importanza ora. Siete in corsa contro il tempo per portare tutto il vostro lavoro allo studio successivo e continuare a lavorare al vostro album, che potrebbe rivelarsi uno dei più importanti della vostra intera carriera.
Questo è esattamente lo scenario che si è presentato al duo belga The Colorist Orchestra e alla cantautrice islandese-italiana Emiliana Torrini durante una delle numerose sessioni di registrazione per il loro nuovo album. L'esperienza è stata così emblematica dell'intero processo di stupore, caos e gioia di vivere, che hanno finito per intitolare il disco Racing the Storm.
The Colorist Orchestra ne sa qualcosa di caos controllato. Sin dalla loro nascita nel 2013, gli amici e polistrumentisti Aarich Jespers e Kobe Proesmans si sono assunti il compito di reinterpretare le discografie di altri artisti con la loro miscela unica di pop, elettronica e world music. Nel 2015 hanno avviato una collaborazione con Emiliana, che all'epoca era già ben avviata nella sua illustre carriera, avendo pubblicato sei album e la hit internazionale "Jungle Drum".
"Quando Kobe e Aarich mi hanno contattato ero in modalità "accada quel che accada", spiega Emiliana, "ero molto onorata, senza sapere bene cosa comportasse l'accordo. Ho solo detto loro di scegliere le canzoni. Mesi dopo li ho incontrati in Belgio, totalmente impreparata e mi hanno lasciato a bocca aperta". Quelli che dovevano essere solo cinque concerti insieme si sono trasformati in un album, The Colorist Orchestra & Emiliana Torrini pubblicato nel 2018, in cui alcune delle sue canzoni più famose acquistano un'identità completamente nuova, rielaborate con gli arrangiamenti intricati e armoniosi della TCO.
Anche con un album all'attivo, Kobe, Aarich ed Emiliana sentivano di avere ancora una storia da raccontare. "All'inizio c'era l'intenzione di lavorare insieme per tre settimane e fare cinque concerti" dice Kobe "e poi, trovando il risultato davvero bello, abbiamo registrato un live e abbiamo promosso quell'album e a un certo punto ci siamo detti: "Non sarebbe bello avere un'altra scusa per suonare insieme? Perché non provare a scrivere un nuovo album?".
Così Kobe e Aarich cominciarono a preparare dei demo su cui Emiliana avrebbe dovuto aggiungere la parte cantata ma, come l'orizzonte islandese sempre più scuro, le cose non andarono come avrebbero dovuto. La pandemia di Covid-19 si è abbattuta sul mondo intero e inoltre, tutti e tre i membri avevano altri progetti in cantiere durante il processo di scrittura.
"L'intero periodo di scrittura dell'album è stato una costante ricerca di come continuare questa avventura, con tutti i limiti della distanza, del tempo e dell'impossibilità di stare insieme", spiega Kobe del primo periodo della creazione del disco. "Ho pensato che la sfida più grande fosse mantenere vibrante la connessione musicale tra noi tre. Perché quando io e Aarich lavoriamo, viviamo vicini l'uno all'altro, siamo in studio insieme e possiamo parlare; la maggior parte della creazione avviene quando si mangia, si parla e si ascolta una canzone e questo all'inizio ci è mancato molto con Emiliana".
Tuttavia, non è stato tutto un litigio e una lotta, come può testimoniare chiunque ascolti la melodiosa complessità di Racing the Storm. C'è un innegabile cameratismo nella musica, il suono di tre persone che amano la reciproca compagnia e creatività e che uniscono le forze per esplorare la somma delle loro parti. "Condividiamo molti interessi, non solo la musica, ma anche i film, l'arte e la cultura", dice Aarich del rapporto con Kobe ed Emiliana. "È stato facile fare le cose insieme perché i nostri gusti in questo progetto sono molto simili".
Sia Kobe che Aarich ci tengono a sottolineare che, sebbene Racing the Storm sia in gran parte il lavoro di un collettivo, Emiliana ha assunto il ruolo rappresentativo del progetto e sia i suoi testi che la sua performance canora sono coerenti con il sound dell'album. Il primo singolo estratto dall'album, "Right Here", è un esempio perfetto del singolare stile cantautorale di Emiliana e del modo in cui si fonde perfettamente con gli arrangiamenti orchestrali di TCO. È la canzone più pop del disco, Emiliana la descrive come "cantata come un sogno ad occhi aperti mentre il mondo esterno la richiama alla realtà, bussando ripetutamente sulla spalla". La canzone si sviluppa fra archi e marimbe che si intrecciano in una melodia gioiosa. La voce, morbida, di Emiliana invita l'ascoltatore ad assaporare ogni singolo momento di fantasticheria.
Ciò che emerge maggiormente da Racing the Storm è il forte legame che li unisce. Pur provenendo da contesti piuttosto diversi - Emiliana, anche se di formazione classica, è arrivata al successo scalando le classifiche; Kobe è cresciuto nella campagna belga prima di portare il suo mondo e la sua formazione in musica classica a Cuba per perfezionare le sue abilità di percussionista; Aarich è un batterista autodidatta - è come se i tre (insieme al produttore Jo Fracken che guida sapientemente Racing the Storm) avessero trovato uno speciale spazio comune dove le regole del mondo esterno semplicemente non si applicano. "Non ci sono regole", dice Kobe sorridendo. "Emiliana dice sempre che questa è una storia iniziata molto prima che ci incontrassimo e che la spinta e l'attrazione tra i nostri diversi background e le nostre personalità è ciò che rende questa collaborazione così speciale".