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Ritmo Lento
Leatherette
2025  (Bronson Recordings, Universal Music Italia, GDG Press)
NEWS POST-PUNK ALTERNATIVE/INDIE
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28/11/2025
Leatherette
Ritmo Lento
Ritmo Lento è il terzo album della band emiliana Leatherette, in uscita il 28/11 per Bronson Recordings. Un album libertario e liberatorio, sfaccettato e inquieto, che nasce dall’esigenza di rallentare per reinventarsi e rinnovarsi, senza porsi limiti o incatenarsi a etichette predeterminate. Un disco in due parti: metà impetuosa e adrenalinica e metà meditata e onirica.
di La Redazione

Ritmo Lento nasce da un rallentamento, da una sospensione: "dopo anni di tour incessanti, ci siamo presi una pausa e abbiamo deciso di rimettere al centro la musica e le canzoni, senza preoccuparci troppo di etichette o sonorità". Racconta la band. "Con questo disco abbiamo scelto un approccio più libero, curando non solo la scrittura ma anche la produzione e gli arrangiamenti in modo più personale. Volevamo lavorare senza vincoli, seguendo le idee al ritmo giusto, portando con noi l’esperienza accumulata lungo il percorso ma senza cadere nella routine".

Il risultato è un album libertario e liberatorio, sfaccettato e inquieto. Ritmo Lento porta alla luce l’essenza delle canzoni, accettandone le contraddizioni, i mutamenti, i contrasti, per ascoltare un’esigenza profonda: quella di reinventarsi e rinnovarsi, senza porsi limiti o incatenarsi a etichette predeterminate.

Un disco moderno e capace di catturare la tensione del mondo in cui viviamo. Lo stesso titolo esprime questa dialettica costante tra frenesia e pausa, nevrosi e respiro, desiderio di accelerare e bisogno di fermarsi.

 

Ritmo Lento è un dialogo tra contrasti e opposti, tra pieni e vuoti, in cui gli opposti si incontrano, si accolgono e si abbracciano. Un concetto che si esprime anche attraverso l'equa divisione del disco in due parti: sei tracce impetuose, adrenaliniche e dirette, mosse da vibrazioni rock elettriche, e sei più dense e meditate, spettrali e oniriche. Due approcci musicali diversi che rappresentano due facce della stessa medaglia, segnando l’evoluzione interiore e la maturazione dei Leatherette.

Anticipato dai singoli "Lovers Drifters Foreigners", "Hey There" e "Cold Hands", il disco è il terzo, sorprendente capitolo musicale della band emiliana, che con i lavori precedenti si è affermata come una delle realtà più interessanti e internazionali della nuova scena indie italiana, conquistando i palcoscenici di festival di tutta Europa, da Eurosonic a INMUSIC e The Great Escape, e raccogliendo ampi consensi in patria e oltreconfine, tra cui quello di Iggy Pop, che passa sistematicamente i loro pezzi nel suo programma su BBC6.

L’album sarà presentato dal vivo in tre speciali release show in programma il 6 dicembre al Covo Club a Bologna, il 13 a Passatelli in Bronson a Ravenna e il 20 a ExFila a Firenze.

 

 

Melodie accattivanti e cori da cantare a squarciagola, cavalcate distorte e momenti più riflessivi: Ritmo Lento diluisce e confonde ogni confine musicale, reinventandosi con coraggio e curiosità, abbandonando le radici dichiaratamente punk della band (pur senza rinnegarle e mantenendone la potente visceralità) e muovendosi in esplorazione di nuovi modi di comporre, scrivere e suonare. Perché il punk, in fondo, è soprattutto libertà. E la vera coerenza sta nel permettersi di cambiare forma, scoprendo nuovi angoli e sfaccettature, seguendo l’anima di un’ispirazione che nel tempo è naturalmente evoluta e maturata.

Dodici racconti dall’identità imprevedibile ma precisa, nati da un mosaico di gesti quotidiani. Appunti scarabocchiati nei bar, messaggi vocali registrati a tarda notte: piccoli frammenti raccolti, smontati, trasformati e restituiti in una nuova forma, in modo condiviso e inedito per la band. Per la prima volta infatti hanno deciso di scrivere tutto da zero, senza recuperare materiale passato, seguendo solo l’istinto.

Un viaggio nella coscienza tra paure e desideri: amore e rabbia, passione e disillusione, tristezza e speranza convivono in testi (come sempre in inglese) in apparenza semplici e ripetitivi, di un’innocenza e assurdità quasi infantile, ma che aprono invece riflessioni profonde e varchi misteriosi. Parole che emergono dal subconscio, immagini a tratti criptiche che il gruppo ha imparato a non respingere.

 

L’album si apre con "Magic Things", che ne incarna perfettamente lo spirito: un ritmo lento ma espansivo e poroso, in cui riecheggia il senso inquieto di infinite possibilità. La segue "Lovers Drifters Foreigners": una canzone in bilico tra il pub e il paradiso, inno all’ebrezza del non sapere dove si va, che comincia come un incubo spettrale per poi lanciarsi in una corsa frenetica prima di aprirsi a sospensioni post-jazz atmosferiche.

"Hey There" spinge invece i confini della band verso un minimalismo sperimentale, unendo un basso ruvido e slacker a una voce fragile e intima, sospesa in un’atmosfera sognante e impalpabile. E poi la potenza sfrontata di "Anyway", le scorribande impazzite del sax di "Panic Attack", il grido travolgente e catartico di "You Never Go Outside", il mantra ipnotico, onirico e psichedelico di "Sorry".

E ancora il disordine sperimentale di "Cold Hands", dove il riff nato da un’idea su un registratore, si deforma fino a trasformarsi in un drone alieno proveniente da un altro mondo, precipitando poi nelle atmosfere noir e allucinate della title track "Ritmo Lento", un brano che mastica gli anni Cinquanta come una notte senza fine. La segue la magnetica e dilatata "New Bay", sospesa sul filo del sogno, che sfocia in un intimismo morbido e scarnificato con "Situationship". In chiusura, il lamento storto, dilatato e dilaniato di "Get Stuck".

 

Ritmo Lento è un disco vivo, sincero e irriverente, che non ha paura di mostrare fragilità e contraddizioni. Un dipinto collettivo che prende forma nel tempo, fatto di colature e macchie, di tinte sovrapposte (come quelle nella copertina). Dove l’importante non è colorare dentro ai bordi, ma affrontare ed essere fieri delle proprie sbavature.

 

 

TRACKLIST

1. Magic Things

2. Lovers Drifters Foreigners

3. Hey There

4. Anyway

5. Panic Attack

6. You Never Go Outside

7. Sorry

8. Cold Hands

9. Ritmo Lento

10. New Bay

11. Situationship

12. Get Stuck

 

 

BIOGRAFIA

I Leatherette sono una band nata a Bologna nel 2018 e formata da Michele Battaglioli, Francesco Bonora, Jacopo Finelli, Andrea Gerardi e Marco Jespersen.

Nel 2021 pubblicano l'EP Mixed Waste (WWNBB), seguito da un'ampia attività dal vivo in Italia (MiAmi, Beaches Brew), Europa e Regno Unito.

Nel 2022 firmano con la Bronson Recordings e pubblicano il loro album d’esordio Fiesta, che è stato elogiato dalla stampa nazionale (Rumore, Blow Up, MTV) e da quella internazionale (NME, The New Cue). Iggy Pop ha presentato diversi brani dell'album nel suo programma su BBC Radio 6.

Il loro secondo album Small Talk esce nel novembre 2023 (Bronson Recordings), prodotto e mixato da Chris Fullard (IDLES, Tim Hecker, SUNN O)))) e masterizzato da Adam Gonsalves (Telegraph Mastering, Portland, OR). Con questo disco i Leatherette suonano in showcase come Linecheck, Eurosonic, MENT e The Great Escape, e in festival nazionali e internazionali come INMUSIC, Here I Stay, Ferrara Sotto le Stelle, Color Fest, GOGOBO, Diluvio, TV Spenta, Waldstock e Arti Vive.

Nella primavera del 2025 intraprendono un tour in Europa e nel Regno Unito con gli Small Talk, accompagnato all'uscita dei singoli "Itchy" e "Delusional", entrambi trasmessi da Iggy Pop su BBC Radio 6.

Dopo una breve pausa Leatherette tornano in studio e registrano un nuovo album, Ritmo Lento, in uscita il 28 novembre per Bronson Recordings con distribuzione Universal Music Italia. Ad anticiparlo, i singoli "Lovers Drifters Foreigners", "Hey There" e "Cold Hands".

 

Crediti

Michele Battaglioli: Vocals, Rhythm Guitar
Francesco Bonora: Drums
Jacopo Finelli: Saxophone, Vocals
Andrea Gerardi: Lead Guitar, Accordion
Marco Jespersen: Bass Guitar, Vocals

Written and performed by Leatherette
Recorded and produced by Andrea Scardovi and Leatherette at Duna Studio
Mixed by Chris Fullard
Mastered by Maurizio Baggio