Dalla loro formazione del 2004 a El Segundo, California, i The Ghost Inside hanno ispirato il pubblico internazionale con le loro canzoni di resilienza, perseveranza e vulnerabilità nate da esperienze di vita autentiche. Dopo cinque album in studio, il loro nuovo disco, Searching For Solace, sarà in uscita digitale il 19 aprile e fisica il 7 giugno via Epitaph Records.
I Ghost Inside condividono il singolo principale "Wash It Away", che vede il cantante Jonathan Vigil ruminare sulla consapevolezza che qualsiasi cosa, anche la band, può rapidamente scomparire. "È davvero difficile smontare tutto, ricominciare e ricostruire", spiegano. "Che si tratti di una relazione, di una scuola, di una carriera o di un'impresa. Dopo aver dedicato così tanto tempo a qualcosa, può essere spaventoso perderlo e ricominciare da capo". Il video della performance mostra la band sommersa da un acquazzone torrenziale, con tanto di epico shredding subacqueo.
Quattro anni dopo che il loro album autointitolato è stato nominato da Loudwire uno dei migliori album rock e metal del 2020, Searching For Solace arriva in un momento ottimale della vita dei The Ghost Inside. A nove anni dal terribile incidente in autobus che ha cambiato per sempre la loro traiettoria, il cantante Jonathan Vigil, i chitarristi Zach Johnson e Chris Davis, il bassista Jim Riley e il batterista Andrew Tkaczyk hanno imparato una verità esoterica sulla tranquillità. Come dice l'assioma, "è il viaggio, non la destinazione", un tema esplorato in tutto il dinamico sesto album della band, Searching for Solace.
"La gente mi chiede sempre come faccio a rimanere positivo", riflette Vigil. "Mi sto rendendo conto che non c'è mai un momento in cui si raggiunge il punto di "felicità". È un viaggio costante. So che la vita è fatta di colline e valli. Bisogna essere disposti ad abbracciare nuove cose, a farsi valere e ad adattarsi. Perché i paletti si spostano sempre più in là. La ricerca della consolazione non finisce mai".
Forza costante della scena metalcore dal 2008, The Ghost Inside fonde la competenza del metalcore con l'urgenza del punk. Searching For Solace si avvale della produzione di Dan Braunstein (Spiritbox, Dayseeker) che ha preso le redini della maggior parte del disco, mentre altri brani sono stati curati da Cody Quistad (Wage War), Carson Slovak e Grant McFarland (August Burns Red, Bloodywood). Costruendo un ponte tra suoni più aggressivi e messaggi riflessivi, l'album vanta gli elementi fondamentali di The Ghost Inside: onestà, vulnerabilità, messaggio e melodia. Senza paura di abbracciare temi più oscuri e paesaggi sonori più ampi, Searching for Solace è la quintessenza del catalogo dei Ghost Inside.
"C'è più canto e struttura delle canzoni rispetto all'album precedente, ma ci sono anche alcune delle canzoni più pesanti che abbiamo fatto", osserva Riley (basso). "Sappiamo davvero chi siamo, ma ci sentiamo anche a nostro agio nel fare un passo verso il futuro. Questo è un nuovo capitolo, ma non è scollegato da quello che la band suonava prima. È più un'estensione di esso. Ne siamo entusiasti".
Tracklisting
Going Under
Light Years
Secret
Split
Cityscapes
Wrath
Reckoning
Breathless