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10/09/2024
Porches
Shirt
Porches, il progetto discografico di Aaron Maine di New York, annuncia il suo sesto album in studio, "Shirt", in uscita il 13 settembre per Domino, via SpinGo. Shirt è in parte fantasia angosciosa, in parte melodramma confessionale, un album rock che oscilla tra realtà e finzione per riflettere sia l'innocenza della gioventù di periferia che la realtà sfilacciata dell'età adulta.
di La Redazione

Fusione di impulsi caotici, desideri insaziabili e un desiderio perpetuo, Shirt gioca con la tensione tra la propria persona e il proprio personaggio, il peso dei propri sogni che si scontrano con la realtà. Il risultato è qualcosa di familiare e al tempo stesso inquietante, un tributo anthemico a questa dualità intrinseca costruito su suoni che si infrangono e si accarezzano.

 

Shirt è immediatamente riconoscibile come l'album più pesante dei Porches. Chitarre grungy che brillano di un luccichio minaccioso, batteria e basso che ti colpiscono allo stomaco, intervallati da momenti di calma inquietante per creare un senso fisico di tensione e liberazione che risuona in ogni brano.

Un disco conciso che spinge gli ascoltatori in uno stato febbrile, le canzoni rock ormonali di Shirt si scontrano con ballate emotive per creare una tensione dinamica che spinge l'ascoltatore in avanti. L'album parla in termini ampi e relativi, pur mantenendo una connessione intima con il suo creatore, confondendo il confine tra universalità e rivelazione personale. Shirt si concentra tanto sui momenti culminanti quanto sulla banalità dei momenti più memorabili della vita, celebrando non solo il primo bacio ma anche l'ansia che vi si intreccia.

 

Il nuovo singolo "Joker" è caratterizzato da un kick e un clap inebrianti. "God's grace" viene ripetuto come un mantra, strizzando l'occhio a un'America pastorale e tropicale - in questo caso un ragazzo e il suo cane, ma altrove una ragazza in un pozzo, una bandiera su un'asta. L'iper-sentimentalismo di Shirt è sempre temperato dall'allusione a qualcosa di più oscuro che pervade il sottosuolo.  "Joker" è accompagnato da un video diretto da Nick Harwood e dal direttore della fotografia Ben Carey.

"Joker" segue il singolo "Rag", pubblicato in precedenza, che è stato salutato come "inquietante e groovy e seducente e chiassoso" da Stereogum. "Maine incanala l'alt-rock sconclusionato degli anni '90", ha osservato Uproxx, "ondate di distorsione e cimbali chiassosi che sovrastano il mix nella vena della collaudata formula quiet-loud dei Pixies". Blackbird Spyplane l'ha immediatamente acclamato come "uno dei nostri singoli preferiti del 2024... molto più interessante e soddisfacente del pastiche di Kurt, semplice, scontato e culturale, che un musicista meno bravo si sarebbe accontentato di fare".

 

 

Tracklist:
1. Return Of The Goat
2. Sally
3. Bread Believer
4. Precious
5. Rag
6. School
7. Itch
8. Joker
9. Crying At The End
10. Voices In My Head
11. USA
12. Music