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REVIEWSLE RECENSIONI
24/06/2018
Various Artists
Strange Angels: in fligth with Elmore James
Del mito di James però la comunità di musicisti americana non si è mai dimenticata e grazie all'etichetta Shore Fire è stato pubblicato questo Strange Angels: in fligth with Elmore James, tributo al grande chitarrista. All'album partecipano grandi nomi del soul/blues contemporaneo, a 100 anni dalla nascita di Elmore.
di Alessandro Raggi

Elmore James è stato una delle figure fondamentali nella storia del blues ed in particolare della chitarra nel blues. Nato nel 1918 a Richland, Mississippi, anonimo sobborgo della capitale Jackson, Elmore James ha scritto alcuni tra gli standard blues immortali, quelli che ancora oggi infuocano le jam session di mezzo mondo. Composizioni come "Dust My Broom", "I Was A Fool" o "Shake Your Money Maker" sembrano perdersi nella notte dei tempi, interpretate ormai in centinaia di dischi, ma sono figlie del talento di James.
Oltre ad aver scritto dunque una pagina indelebile dal punto di vista della composizione, il bluesman del Mississippi è rimasto nella storia per la sua incredibile tecnica di slide guitar, in pratica il primo guitarman a poter registrare le sue funamboliche scorribande alla chitarra con il bottleneck. Nonostante queste medaglie, la fama di James è praticamente scomparsa con gli anni. Certo, non lo ha aiutato una morte prematura (a soli 45 anni, nella Chicago dove si era trasferito in piena blues invasion) e di certo non ha contribuito l'aver pubblicato un solo disco, il bellissimo Blues After Hours.
Del mito di James però la comunità di musicisti americana non si è mai dimenticata e grazie all'etichetta Shore Fire è stato pubblicato questo Strange Angels: in fligth with Elmore James, tributo al grande chitarrista. All'album partecipano grandi nomi del soul/blues contemporaneo, a 100 anni dalla nascita di Elmore. Il disco si apre con una "Can't Stop Loving You" dal sapore swing ottimamente interpretata dalla giovane Elayna Boynton, subito però ridimensionata dalla grandissima Bettye LaVette la quale, con classe infinita e con grande passione, propone una versione da urlo di "Person To Person", probabilmente la vetta del disco.
Ovviamente, non mancano i chitarristi ad omaggiare James. Se la "Look On Yonder Wall" di Keb' Mò sa troppo di compitino (come purtroppo anche gli ultimi lavori dell'artista californiano), il terzetto Billy Gibbons/Warren Haynes/Mickey Raphael ci riporta nel fango del Mississippi con una versione etilica di "Mean Mistreatin' Mama”, nel pieno della tradizione. La patinata coppia formata da Shelby Linne ed Allison Moorer registra una jazzata "Strange Angels", elegante ma anche molto distante dalle altre performance del disco, mentre il simpatico Tom Jones rientra nei ranghi con una grande prestazione vocale (ci mancherebbe) in "Done Something Wrong".
Un disco che naturalmente risente degli anni passati dalle registrazione di James, per cui è difficile poter paragonare queste versioni alle originali. Ma Strange Angels: in fligth with Elmore James è comunque un tributo fatto con passione e che ci permette di riscoprire un artista troppo spesso dimenticato. E poi le prove di Bettye LaVette e del terzetto Gibbons/Haynes/Raphael valgono i soldi per l'acquisto.