Una coppia rodata che per questo film di fantascienza semplificata all'osso parte da una teoria sempre molto interessante, quella che vuole la dimensione temporale non lineare come noi la percepiamo ma esistente contemporaneamente su più piani di realtà, ciò che è passato non è esaurito per sempre ma esiste contemporaneamente alla nostra realtà altrove, il nostro oggi è il passato di un futuro che si sta già sviluppando e svolgendo e così all'infinito. Se per alcuni del loro film precedenti Benson e Moorhead avevano raccolto diversi consensi non è di certo con film come Synchronic che i due passeranno alla storia del cinema, nonostante come prodotto d'intrattenimento per occupare un paio d'ore Synchronic, pur non entusiasmando, si possa considerare tutto sommato accettabile.
Steve (Anthony Mackie) e Dennis (Jamie Dornan) sono due amici molto legati tra loro, entrambi paramedici prestano servizio di soccorso in ambulanza rispondendo alle chiamate d'emergenza che quasi sempre coinvolgono vittime di abuso di droghe. Steve è un single piacente, un donnaiolo alla cui vita manca qualcosa, Dennis è sposato con Tara (Katie Aselton) e sua figlia Brianna (Ally Ioannides) va per la maggiore età, anche Dennis non è completamente soddisfatto della sua condizione familiare. Durante le ultime uscite di servizio a Steve e Dennis capita di assistere a situazioni fuori dall'ordinario: un uomo ferito a morte e un'antica arma da taglio conficcata nel muro della stanza, una donna che presenta un morso di un serpente non appartenente alla fauna locale (siamo a New Orleans dopo l'uragano Katrina), una vittima completamente bruciata da quello che sembra un caso di autocombustione spontanea. Tutti questi casi sono accomunati dall'uso da parte delle vittime di una nuova droga sintetica e legale chiamata Synchronic, durante una di queste chiamate di emergenza tra le persone coinvolte c'è proprio Brianna la quale risulta dispersa, ne consegue il crollo della vita di Dennis e esperienze incredibili per Steve che, venuto a conoscenza delle incredibili proprietà della nuova droga, vivrà momenti sconvolgenti nel tentativo di portare a casa quella che per lui è quasi una nipote acquisita. Il Synchronic permette infatti di spostarsi nel tempo per una durata limitata di minuti, possibilità appannaggio solo dei giovani causa la non avvenuta calcificazione della ghiandola pineale, situazione in cui si trova anche Steve per via di una formazione tumorale proprio nella sua zona pineale.
Se l'idea alla base di questo Synchronic è di indubbio fascino, supportata da una teoria molto interessante, lo sviluppo di certo non lo è altrettanto; la meccanica messa in moto da Benson (che è anche sceneggiatore) è di un semplicistico quasi imbarazzante, senza voler anticipare troppo a chi fosse interessato alla visione, il metodo "scientifico" per spostarsi da un'epoca all'altra assumendo la dose di Synchronic sembra una soluzione che avrebbero potuto ideare i bambini della terza classe dell'asilo nella sezione stelline (più propensi alla fantascienza rispetto a quelli della sezione farfalline), anche i materiali per realizzarla sarebbero alla loro portata: un po' di nastro adesivo rosso, una videocamera che ormai anche i poppanti padroneggiano e il gioco è fatto! Parecchio banali anche i discorsi tra i due amici sulle insoddisfazioni della vita e su come non si dia il giusto valore a ciò che abbiamo tendendo a vedere l'erba del vicino sempre più verde della nostra (che magari nemmeno abbiamo il giardino). Dal punto di vista tecnico il film non è male, la regia asseconda bene la narrazione, è vivace il giusto, gli effetti visivi seppur non eccezionali assolvono bene al loro compito, tra questi e qualche intuizione felice dello score musicale ci sono anche un paio di buoni momenti, tutto ciò però non basta a risollevare le sorti di un film abbastanza canonico che non lascerà vividi ricordi nello spettatore, fermo restando che per una serata di relax con birra e patatine quest'oretta e mezza a Synchronic gliela si può pure concedere.