Cerca

Banner 1
logo
Banner 2
REVIEWSLE RECENSIONI
03/11/2020
Taured
Taured
Debutto con i fiocchi per i varesini Taured. Grazie a un suono allo stesso tempo magmatico e sognante, la band ci regala un album che è la colonna sonora perfetta per un film Sci-Fi sui misteri del pianeta Terra.

Se si chiudono gli occhi e ci si distrae per un attimo, lasciandosi avvolgere dalla potente e immaginifica musica dei Taured, si ha come la sensazione di stare ascoltando un album realizzato dalle sapienti mani di Kurt Ballou dei Converge, magari registrato a Chicago nei mitici studi Electrical Audio di Steve Albini. Ed invece, il tutto è stato creato a Varese, praticamente a chilometro zero.

Una precisa cura del suono – impetuoso, magmatico, feroce e allo stesso tempo sognante – e una capacità compositiva già pienamente sviluppata, nella quale spicca il controllo delle dinamiche, sono le caratteristiche principali della musica dei Taured, una band che nonostante la giovane esistenza (poco meno di due anni), è già conscia delle proprie potenzialità e sa con precisione come sfruttarle.

Nati dalle ceneri di un progetto Alternative ideato dall’ex Soul Racers Vincenzo Morreale (chitarra), al quale si sono aggiunti Mack Danny (batteria),  Jacopo Di Pierro (basso) e Davide Di Pierro (chitarra), i Taured hanno un sound che ricorda molto da vicino sia quello di band contemporanee come Russian Circles, Sunn O))) e Baroness (anche se nel loro DNA sono presenti tracce delle atmosfere sognanti di Isis e Mogwai e delle bordate Sludge dei primi Mastodon) sia di band del passato come Black Sabbath, Blue Cheer e Hawkwind.

Con un concept basato sugli eventi inspiegabili, le leggende metropolitane e le entità misteriose, come lasciano immaginare titoli come “Lake Vostok” (uno dei più anomali bacini d’acqua del pianeta, situato in Antartide), “The Strange Case of P.F. Zanfretta” (l’ex metronotte che sostiene di aver vissuto 11 episodi di incontro ravvicinato del terzo tipo), “Wanderclyffe” (come la leggendaria torre aerea per la trasmissione telefonica senza fili progettata da Nikola Tesla nel 1898), “The Man from Taured” e il nome stesso della band (Taured è la misteriosa nazione dalla quale sosteneva di provenire un uomo fermato alla dogana aeroportuale di Tokyo nel 1954, poi sparito nel nulla), l’album è la colonna sonora perfetta per un film Sci-Fi sui misteri del pianeta Terra. Con il mondo congelato in uno stato di sospensione temporanea, non c’è musica migliore di quella dei Taured che possa descrivere lo strano periodo che stiamo vivendo.

TAGS: JacopoBozzer | loudd | recensione | Taured