Dopo il successo travolgente del suo debutto GOOD LUCK (che le è valso anche il prestigioso Polaris Prize), Debby Friday torna con un secondo album audace e personale: The Starrr Of The Queen Of Life, un lavoro che esplora il desiderio di brillare senza bruciarsi, di trovare una voce propria fuori dagli schemi imposti.
Ispirata dalla stella Vega e dalla sua simbologia astrologica (creatività, coraggio e notorietà), Friday riflette sul significato del “diventare una starrr”: vivere agli estremi, tra desiderio e vulnerabilità, tra successo e solitudine. L’album è un viaggio sonoro e interiore, nato tra un tour e l’altro, ma reso possibile solo quando la cantante, dopo problemi di salute e stress, ha dovuto fermarsi per ricostruire la sua vita privata e professionale.
Musicalmente, The Starrr Of The Queen Of Life spazia tra rave, techno, post-punk, pop e sperimentazione elettronica, mostrando una Debby Friday più versatile che mai. Le sue performance vocali, raffinate grazie al lavoro con il producer australiano Darcy Baylis, si muovono tra sensualità, fragilità e potenza, in brani come "Bet On Me", "1/17", "Darker The Better" o "Arcadia". Ogni canzone è un frammento della sua visione: radicalmente onesta, seduttiva, spirituale e sfacciatamente pop.
Temi come amore, identità, carriera, corpo e potere si intrecciano in testi poetici e viscerali, pieni di riferimenti simbolici e intimi. In "Alberta", Friday scrive una lettera d’amore toccante al suo partner, mentre "Lipsync" e "ppp" sono dichiarazioni di forza e indipendenza.
Il singolo "Bet On Me" è un inno breakbeat alt-pop pulsante, che risuona di ambizione e determinazione. A metà tra grido di battaglia e confessione lirica, è un manifesto che fonde i generi, dove il falsetto di Friday si libra su una produzione glitch e propulsiva: un’ode al brivido e al terrore di inseguire la grandezza secondo le proprie regole.
Il video di Bet On Me prosegue il filo narrativo di The Starrr Of The Queen Of Life, già introdotto nei singoli precedenti, ed è stato girato alla Massey Hall di Toronto. È co-diretto dalla stessa Friday insieme al collaboratore abituale Kevan Funk, e vede la stessa artista come protagonista.
A proposito del brano, Friday afferma: “La vita può essere così frenetica che è facile ritrovarsi a vivere una realtà che in realtà non si desidera. Questa canzone è un’ode all’intuizione e alla fiducia grezza in sé stessi, al puntare tutto su di sé”.
Rolling Stone lo ha definito “l’album più accessibile che [Debby Friday] abbia mai realizzato”, un obiettivo che l’artista si era posta fin dall’inizio.
Come Icaro, figura mitologica che voleva volare troppo vicino al sole, Friday cammina sul filo tra ambizione e caduta. L’album, con lei ritratta in copertina a testa in giù su una colonna, riflette questa tensione tra ascesa e crollo, tra il voler “seguire i segni” e il rischio di perdersi.
The Starrr Of The Queen Of Life è un’opera ambiziosa, lucida e intensa, in cui Debby Friday afferma con forza il suo posto nel firmamento della musica contemporanea, non seguendo la scia di nessuno, ma tracciando la propria costellazione.
Tracklist
1/17
All I Wanna Do Is Party
In The Club
Lipsync
Alberta
Higher
ppp (Interlude)
Arcadia
Leave.
Bet On Me
Darker The Better