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Trovarsi soli all'improvviso
Marco Giudici
2025  (42 Records, GDG Press)
NEWS ITALIANA ALTERNATIVE/INDIE
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21/11/2025
Marco Giudici
Trovarsi soli all'improvviso
Trovarsi soli all'improvviso è il nuovo disco di Marco Giudici. Un album che affronta con coraggio la perdita e il distacco, in senso letterale e più astratto, con testi profondi e paradossale leggerezza, ricordando le atmosfere di Sufjan Stevens e quelle sognanti dei Wilco.
di La Redazione

"Hai proprio la faccia di uno che si è trovato solo all’improvviso" è la frase trovata all’interno di una poesia, ed è oggi il titolo del nuovo progetto di Marco Giudici, in uscita il 21 novembre per 42 Records.

Trovarsi soli all’improvviso è il suo secondo album, a distanza di 5 anni dall’esordio Stupide cose di enorme importanza e anticipato dai due singoli "Trovarsi soli" e "Abitudini di vita". Nel mezzo, un EP uscito tre anni fa e un percorso da musicista e produttore tra i più stimati del panorama indipendente italiano (Adele Altro, Francesco Di Bella, Fine Before You Came, Generic Animal).

Torna con un disco che affronta con coraggio la perdita, in senso letterale e più astratto. La perdita, o meglio il distacco, in tutte le sue varie forme. Il distacco da una persona, quello che si mette da alcune abitudini, la distanza da certi desideri. Lasciare andare alcuni pezzi di sé, che poi forse è l’aspetto più significativo.

 

"Per me scriverlo ha significato iniziare a dialogare con alcune cose della vita che mi spaventavano molto e che forse ora mi spaventano un po’ meno, quello che basta per poterle affrontare".

Nove tracce, di cui due strumentali, che portano l’ascoltatore faccia a faccia con il dolore, la solitudine, la fragilità. E allo stesso tempo la voglia di farcela, la forza della condivisione, il coraggio di cambiare.

Marco Giudici non ha paura di usare parole, mostrare ferite e cicatrici in cui è facile riconoscersi. Lo fa nel suo modo, con testi profondi e paradossale leggerezza. Ci prende per mano e ci accompagna in un mondo intimo e delicato, sfrontatamente sincero, che a volte ricorda le atmosfere di Sufjan Stevens, altre quelle sognanti dei Wilco.

 

"A mio modo di vedere a volte sono proprio gli angoli più tosti quelli più belli da condividere e c’è un modo quasi leggero di farlo - o forse di abbinare leggerezza alla pesantezza - che io trovo profondamente necessario e liberatorio. Come quando dopo un funerale le persone si mettono ad un bar e ridono assieme di cose leggere - senza dimenticarsi del momento - quasi fosse quella la vera celebrazione".

Le scelte timbriche, gli strumenti usati, ogni decisione è stata determinata per seguire e assecondare la dicotomia del disco, tra leggerezza e gravità. Così le batterie (a seconda di chi impugna le bacchette) suonano a volte dure e pesanti, altre più lievi.

Per bilanciare l’atmosfera eterea dei testi, gli arrangiamenti sono volutamente concreti, terreni, fortemente ancorati alla realtà. Ecco il perché delle campane tubolari, la celesta, il dulcitone. Sono tutti strumenti con una forte componente fisica, spesso vecchi e precari.

 

 

"Abitudini di vita" è la prima canzone composta di tutte quelle riunite il disco. Un brano dolce e intenso, di un’intimità disarmante e di una profondità delicata, per questo ancora più lancinante. Un sound raffinato ed etereo accompagna parole scritte con il cuore, che raccontano di separazione, di perdita, di rottura.

"Abitudini di vita parla di un momento in cui senti che la cosa migliore è lasciare andare, dell’infida sensazione familiare dello stare a contatto con qualcosa che non è più vivo, del riconoscere il pieno valore a quel tipo di amore che non è più presente", aggiunge l’artista.

 

Il singolo "Trovarsi soli" è il suo modo di fare ordine nella propria vita: "Trovarsi soli per me è sia una condizione esistenziale sia un gesto di coraggio, un tentativo di guardarsi e di sentirsi, decidere della propria cura e scegliere di separarsi da alcune cose di sè", racconta l’artista.

Un brano colorato, sincero, che arriva dritto al punto e al cuore di chi lo ascolta. Forse perché Marco nelle sue canzoni il cuore ce lo ha sempre messo tutto.

 

"Anche nella scelta dei microfoni, dei preamplificatori, nell’utilizzare lo studio, gli effetti, per esaltare caratteristiche acustiche che mi dessero l’idea di un corpo fisico con certe specificità, di fragilità solida, di tridimensionalità semplice".

La produzione e gli arrangiamenti, in qualche caso anche la scrittura (in un bivio sicuro e addiaccio), sono condivisi con Adele Altro, con cui Giudici conferma uno stretto e collaudato sodalizio artistico e personale.

Le batterie sono di Alessandro Cau, scelto per la lettura e la profondità emotiva del suo modo di suonare; e Nicholas Remondino, voluto per quel suo personalissimo modo di approfondire suoni, di sommare strati, gesti, di portare il tempo in modo fragile e coinvolgente.

Federico Fenu ha suonato il trombone e Fausto Cigarini la viola e il violino.

Le voci dei cori sono di Marta Del Grandi, Cecilia Grandi, Adele Altro, Marco Fracasia, Giulio Stermieri, Alessandro Cau e Nicholas Remondino.

Marco Giudici è l’autore dei testi e delle musiche e ha suonato chitarre acustiche ed elettriche, bassi, pianoforti, campane tubolari, celesta, dulcitone, sintetizzatori.

 

 

TRACKLIST

1. Abitudini di vita
2. Un bivio sicuro
3. Trovarsi soli
4. (pausa)
5. Solo all’improvviso
6. Una cosa normale
7. Ricordan tutti un gran frastuono
8. Addiaccio
9. (in fondo agli occhi)

 

 

BIOGRAFIA

Marco Giudici viene da Milano, è un classe ’91 e suona praticamente tutti gli strumenti.

Negli anni si è affermato anche come apprezzato produttore, lavorando con Generic Animal, Rares, Tobjah, Serena Altavilla, Marco Fracasia, Francesco Di Bella, Fine Before You Came.

Dopo vari progetti condivisi e altri moniker (da musicista di e con Any Other, a Halfalib), nel 2020 è uscito per 42 Records il primo LP a suo nome, Stupide Cose Di Enorme Importanza, un disco delicato, un concentrato di pop sognante e sospeso a cui è seguito l’anno successivo il brano "Sette vite".

Nel 2022 ha pubblicato l'EP Io cerco per sempre un bivio sicuro, il risultato di due sessioni di registrazione aperte al pubblico alla Casa degli Artisti di Milano, insieme ad Adele Altro e Alessandro Cau.

Nel 2025 torna con il suo nuovo album Trovarsi soli all’improvviso, anticipato dai brani "Trovarsi soli" e "Abitudini di Vita".