I Brucherò nei pascoli sono Davide, Stefano e Niccolò. Scrivono canzoni senza barriere di genere, spaziando dal rap al rock, dal jazz all’elettronica. Nel 2023 firmano con l’etichetta Woodworm e Rolling Stone li segnala come uno dei progetti più interessanti della scena musicale emergente.
Palo, il loro primo album, è un mix di stili accomunati da un’attitudine punk e sensibilità creativa, che si riversa anche nella scrittura dei videoclip firmati dalla stessa band ("Ghicci Ghicci" è tra i finalisti del Videoclip Italia Awards). Nel 2024 producono insieme a Crookers l'EP NOLOTOV, denunciando il tema della gentrificazione.
Sono la prima band ad aver collaborato con un automa, Sophia the Robot, per la realizzazione dell’EP Call Me Resurging, presentato in Triennale Milano a giugno 2025. Il disco segna per la band il primo passo verso una riflessione sul concetto di “umanità” che li porterà a concepire il loro secondo album ufficiale Umana (2025), supportati dal contributo produttivo di Tommaso Colliva.
In Umana prendono vita storie di coppie divorziate, di dipendenze, angeli caduti, vite fragili e dimenticate, una specie di "Antologia di Spoon River" (di Edgar Lee Masters) in cui ogni persona è rappresentata con dignità. Una collettività contraddittoria, che sta attraversando un periodo spaventoso, reso non solo dal crudo realismo che contraddistingue i testi dei Brucherò nei pascoli ma anche dal sound che appare più cupo dei precedenti lavori.
Umana è un album in cui la musica prende spesso il sopravvento, un mix di generi (d'ispirazione internazionale) tra post-punk, rap ed elettronica che conferma l'umore eclettico del gruppo, supportati anche dal contributo produttivo di Tommaso Colliva.

La title e focus track "Umana" incarna perfettamente lo spirito dell'album. Un brano dalle atmosfere anni '70 tra cantautorato italiano e prog, dove un delicato arpeggio di pianoforte e chitarra introduce il ritratto intimo di una ragazza qualunque, soffocata dalla realtà che la circonda e che non le permette di credere davvero in se stessa.
"Manila", in parte cantata nella lingua filippina tagalog, è la traccia più politica, "Sale" una reinterpretazione della "Princesa" di De Andrè, in "Rosticceria" l'horrorifico richiamo ai Goblin, "Due passi insieme" una ballad moderna, il miraggio di un padre che tenta di ravvicinarsi a sua figlia in "Africa". Riflessioni semplici e commoventi sull'amore e la caducità del tempo in "TVB" che insieme a "Umana" è la traccia più cantautorale del disco.
Su "TVB" la band dichiara: "Ci sono cose che è meglio dirsi prima che sia troppo tardi. “TVB” è la confessione d’affetto più semplice che dovremmo dedicare a chi amiamo, il ritratto sfumato di un’intera esistenza che si è spenta".
Le collaborazioni presenti contribuiscono ad ampliare e diversificare l'universo sonoro: Lamante in "Tua da far paura" e Edda in "Serafino", due brani dal respiro post punk e prog; il rapper Glitter Boy in "Glitter" un ibrido rap, rock ed elettronica e la collaborazione con la cooperativa sociale AllegroModerato, una band di musicisti con fragilità psico-fisiche, che ha collaborato in "Andrea", che affronta il tema dell'autismo.
Nel loro secondo album i Brucherò nei pascoli riflettono la vita del presente, in particolare quella di chi viene spesso escluso. Umana è un’esperienza che trascende i generi musicali, un insieme di storie e vissuti che esplora l’esistenza nelle sue molteplici sfaccettature.

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