Protagonista di Un Americano a Roma, lungometraggio del 1954 firmato da Stafano Vanzina, in arte Steno, è un inarrivabile Alberto Sordi nei panni di Nando Mericoni, fannullone trasteverino che passa le giornate a bighellonare e a sognare un’America stereotipata e mitizzata dal cinema e dai fumetti. Il film, animato da una comicità un po’ caciarona, è zeppo di sequenze immortali e di frasi che sono passate alla storia del cinema (Polizia der Kansas City... orait orait... awanagana..). Inarrivabile la scena degli spaghetti, che sarà poi ripresa da Carlo Verdone nel film Borotalco.