L'artista blues-rock di Beirut The Wanton Bishops pubblica il nuovo singolo "Do What You're Told", un intruglio imponente e psichedelico che trasmette un'atmosfera distopica.

"'Do What You're Told' è un viaggio nella manipolazione politica di massa, nella tecnologia ipnotica e nel consumismo pesante che compensa un vero e significativo senso di appartenenza e di connessione. L'intera canzone è un discorso politico come ne sentiamo a centinaia in tutto il mondo ogni giorno, che scatena la paura per ottenere risultati e l'insicurezza per il controllo. Una vetrina degli effetti esponenziali della politica sulla gente del Medio Oriente in generale e di Beirut, in Libano, in particolare", commenta Nader Mansour (AKA The Wanton Bishops).

Il brano è un pezzo di blues-rock grintoso, guidato dal beat e caratterizzato da un groove basso, da una voce incisiva e da un pizzico di Oriente - un filone unico che attraversa l'ultimo lavoro dei The Wanton Bishops e un cenno alle radici di Nader.

The Wanton Bishops, pur essendo una band in senso stretto, è soprattutto la visione di un uomo eclettico: Nader Mansour. Anomalo dal punto di vista culturale, visto che è nato e cresciuto a Beirut, in Libano, Nader, in qualità di cantante, è l'incarnazione stessa di un blues man urlante.

Dopo l'uscita dell'album di debutto Sleep With The Lights On, un disco di Delta blues ispirato da artisti del calibro di RL Burnside e Muddy Waters, Nader si è recato nel profondo sud americano per sperimentare le radici del Mississippi blues. L'esperienza ha dato vita a un'epifania musicale, con il ritorno a casa, in Libano, da uomo cambiato e con una nuova visione musicale ispirata.

La musica di Nader è lentamente emersa dalle paludi del Delta alle montagne libanesi, e la musica dei Wanton Bishops ha iniziato a riflettere la patria di Nader, la sua gente e il suo viaggio personale.

Per citare Nader: "Sto finalmente arrivando al nocciolo della musica che voglio creare, e questo nocciolo è spaventosamente confuso, ma unicamente speciale, proprio come la nostra identità di libanesi che vivono a Beirut, quell'eterno crocevia culturale". Questa sperimentazione è stata inizialmente ascoltata nell'EP della band Nowhere Everywhere, ed è ora pienamente realizzata nel prossimo album Under The Sun, in uscita il 17 novembre per Gnu Roam, distribuito da Kartel Music Group.

Under The Sun è un'esplorazione dell'identità e, in definitiva, una lettera d'amore a Beirut, che cattura il caleidoscopico viaggio della vita di Nader attraverso un crogiolo di influenze musicali: orientale, elettronica, blues, rock n' roll, psichedelica, surf, synth pop e dance. "È il rock libanese", aggiunge Nader, "un nuovo genere, un progetto per la musica del futuro. Non è fusion, è confusione, non è world music, è musica dal mondo, per il mondo".

Tracklisting

1. Don’t You Touch The Radio
2. Beirut
3. Do What You’re Told
4. Ya Habibi
5. God’s Own Remedy
6. We Are One
7. Gonna Be Fine
8. Run Run
9. Fallen Angel
10. Jericho