The Bug Club tornano con un nuovo disco, Very Human Features, in uscita il 13 giugno, il quarto album in studio di una carriera che li ha visti crescere in modo costante e imprevedibile. Dopo aver firmato con Sub Pop e pubblicato nel 2024 On the Intricate Inner Workings of the System, la band ha rafforzato la sua presenza internazionale, guadagnandosi l’attenzione di BBC Radio 6, KEXP, NME e dei principali festival britannici, tra cui il Green Man Festival, dove hanno riempito il Walled Garden fino all’orlo.

Il nuovo album è preceduto dal singolo “Have U Ever Been 2 Wales”, una sorta di inno stonato e ironico alla loro terra natale. Con il loro stile garage rock carico di riff, humour e autoironia, Sam e Tilly – i due membri centrali della band – continuano a scrivere e cantare come se fossero un’unica mente, alternando pronome e prospettive in una narrazione che mescola surrealismo e quotidianità. I brani oscillano tra giochi glam-rock (“Beep Boop Computers”), auto-satira (“Twirling in the Middle”), riflessioni taglienti su relazioni e identità (“How to Be a Confidante”), fino a momenti più intimi e malinconici come “Jealous Boy” e “Muck (Very Human Features)”, dove riemergono echi più folk e spoken word.

"How to Be a Confidante" incarna proprio quella cosa che i The Bug Club sanno fare bene: parlare con due voci da una sola mente e tirare fuori aspetti comuni della nostra vita quotidiana rendendoli assurdi. Il surreale si trova nel familiare, non nell’ignorarlo - i The Bug Club lo sanno, e questa consapevolezza si unisce a una linea di basso incalzante che costituisce l’ossatura di questo brano garage travolgente.

Very Human Features dei The Bug Club include la appena citata "How to Be a Confidante", insieme a "Appropriate Emotions", "Jealous Boy" e altri dieci brani eccellenti. È stato prodotto e mixato da Tom Rees ai Rat Trap Studios di Cardiff, Galles, e masterizzato da Mikey Young.

Nati nel 2016 e subito distintisi per uno spirito pungente e una scrittura vivace, The Bug Club hanno saputo reinventarsi con ogni uscita, costruendo un percorso originale fatto di LP, EP, canzoni-suite e alter ego da tour. La loro è una creatività stratificata, dissacrante e mai prevedibile.

Tracklist:

Full Grown Man
Twirling in the Middle
Jealous Boy
Young Reader
Beep Boop Computers
Muck (Very Human Features)
When the Little Choo Choo Train Toots His Little Horn
How to Be a Confidante
Living in the Future
Tales of a Visionary Teller
The Sound of Communism
Blame Me
Appropriate Emotions

Biografia

Dire che i The Bug Club siano "prolifici" non rende pienamente giustizia alla loro storia. Originari di Caldicot, South Wales, Sam Willmett (voce e chitarra) e Tilly Harris (voce e basso) hanno dato vita a un progetto musicale capace di sfornare dieci singoli, due album, due EP, tre uscite impossibili da classificare e persino un album pubblicato sotto un altro nome di band - il tutto dal 2021, mentre calcavano oltre 200 palchi all'anno.

Con il loro sound energico e ironico, i The Bug Club mescolano il garage rock in stile Modern Lovers e Nuggets con la frizzante irriverenza dei B-52’s, il tutto condito da riff incessanti e testi surreali che trasformano il quotidiano in qualcosa di profondamente ironico e significativo. Il loro album, On The Intricate Inner Workings Of The System, uscito nel 2024 per Sub Pop, è un concentrato di punk veloce, umorismo tagliente e pura adrenalina rock.

I primi brani dell’album, "War Movies" e "Quality Pints", mettono subito in chiaro il loro stile: duelli vocali sarcastici, riferimenti alla cultura pop e riff che si ripetono ossessivamente fino a diventare un mantra musicale. Nel loro repertorio spiccano brani come "Pop Single", che prende in giro il concetto stesso di hit radiofonica, e "Lonsdale Slipons", un omaggio ironico a una delle peggiori calzature mai prodotte nel Regno Unito.

Dal loro esordio nel 2016, passando per l’esplosione con l’etichetta Bingo Records nel 2020 e il primo singolo "We Don’t Need Room For Lovin’", i The Bug Club si sono affermati come una delle band live più apprezzate del panorama indie, tanto da conquistare il supporto di BBC 6 Music e del leggendario Marc Riley. La loro carriera è costellata di trovate geniali, come l’EP Launching Moondream One, venduto con un fumetto e jingle personalizzati, o il progetto parallelo Mr Anyway’s Holey Spirits, che li ha visti suonare in tour sotto falso nome.