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TRACKSSOUNDIAMOLE ANCORA
Yesterday
The Beatles
1965  (Parlophone)
CLASSIC ROCK
all TRACKS
19/03/2018
The Beatles
Yesterday
“Yesterday è la canzone di Paul. Ben fatta. Bellissima. Ma non ho mai desiderato di averla scritta io” (John Lennon)

Il verso "Scrambled eggs, oh my darling how I love your legs" probabilmente non vi dirà nulla. Se, però, invece, scrivo "Yesterday, all my troubles seemed so far away" riconoscerete immediatamente il testo di "Yesterday", una delle canzoni più famose dei Beatles e di tutta la storia del rock. Canzone che, originariamente e per un certo periodo di tempo, sarebbe dovuta chiamarsi proprio "Scrambled Eggs", ovvero uova strapazzate, e viene spontaneo domandarsi se il brano avrebbe avuto lo stesso successo anche con un titolo così strampalato, peraltro assolutamente in linea con la genesi bizzarra della canzone.

Leggenda vuole, infatti, che Paul Mc Cartney, una mattina, si fosse svegliato di soprassalto con una melodia in testa. Messosi al pianoforte, avrebbe iniziato a suonarla, convinto, però, in animo suo di averla già sentita da qualche parte, che fosse cioè una canzone già composta da altri. E siccome non riusciva a ricordarsi il testo, la canticchiava pensando alle uova strapazzate che lo aspettavano per colazione. Nei giorni seguenti, Paul continuò a rimuginare sull'originalità del brano e fermava chiunque chiedendo se si ricordasse chi fosse l'autore di questa canzone, di cui gli sfuggiva il titolo. Alla fine, dal momento che tutti gli interpellati cadevano letteralmente dalle nuvole, si convinse che "Scrambled Eggs " fosse frutto solo del proprio ingegno. Iniziò così a plasmarla lentamente, spinto a farlo dagli altri componenti della band, coi quali venne deciso il titolo più sobrio di "Yesterday".

Paul, inizialmente non aveva idea di che taglio volesse dare al brano, se farne cioè una silly song acustica oppure coinvolgere tutto il gruppo in qualcosa di diverso (pensò addirittura di elaborarla in chiave elettronica). Fu George Martin ad avere l'intuizione di aggiungere alla scarna esecuzione per chitarra acustica un quartetto d'archi, dando così alla canzone quella che sarà poi la sua forma definitiva. Dal momento, però, che nessuno degli altri tre scarafaggi era stato coinvolto nella composizione e nell’esecuzione del brano (e oltretutto tutti e tre ritenevano “Yesterday” poco in linea con l’immagine che la band aveva in quel momento), il singolo fu lanciato esclusivamente negli Stati Uniti (come B Side di “Act Naturally”), e solo un decennio più tardi anche in Inghilterra (per la precisione l’8 marzo del 1976, abbinato a "I Should Have Known Better", quale lato B).

"Yesterday" (la trovate nell’album Help!), che sembrerebbe raccontare di un amore finito ma che in realtà è un delicato ricordo della madre di Paul, ebbe nel corso degli anni un incredibile successo, tanto che, a tutt'oggi, è probabilmente uno dei brani con il maggior numero di cover in assoluto (le statistiche parlano di circa 1600 reinterpretazioni).

La bellezza di "Yesterday" e i continui tributi alla canzone non furono mai digeriti completamente da John, che forse per la prima volta in assoluto si sentì surclassato dall'amico-rivale. Quando infatti i rapporti tra McCartney e Lennon scesero abbondantemente sotto la soglia di un minimo sindacale di civiltà, John attaccò frontalmente Paul nella canzone "How Do You Sleep" (da Imagine del 1971) con queste testuali parole: "L'unica cosa che hai fatto è Yesterday/ e da quando te ne sei andato sei solo Another Day" (gioco di parole che tira in ballo “Another Day”, il primo singolo di McCartney come solista).

Non solo. Celebre è la dichiarazione durante un'intervista del 1980 rilasciata da Lennon a David Sheff, che incautamente gli chiese lumi sulla genesi della canzone. John, scocciatissimo, proruppe così: “Nei ristoranti la suonano sempre. Io e Yoko, in Spagna, abbiamo persino autografato il violino di un musicista che passava per i tavoli suonando Yesterday. Non siamo riusciti a spiegargli che la canzone non l'ho scritta io.” Insomma, Yesterday era una canzoncina di così poco conto che anche un intrattenitore da ristorante poteva suonarla senza problemi. John, però, non si fermò e rincarò ulteriormente la dose: “D'altra parte, il poveretto non poteva certo girare fra i tavoli suonando I'm a Walrus". A rimarcare, quindi, che Yesterday la possono suonare tutti, il capolavoro di Lennon, no. La chiosa dell’intervista è ancora più acida: “Yesterday è la canzone di Paul. Ben fatta. Bellissima. Ma non ho mai desiderato di averla scritta io”. O forse si: un pizzico di gelosia, John?