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SPEAKER'S CORNERA RUOTA LIBERA
08/04/2020
Let’s have a good chat with…NH3
Le interviste di Loudd
Li abbiamo conosciuti poche settimane fa con il loro bellissimo Superhero, di cui trovate la recensione all'interno dell'articolo, ma proprio perché abbiamo capito che dietro a questo acronimo e a questa band c’è molto di più di quanto non possa sembrare ad una prima occhiata, abbiamo colto l’occasione per fare due chiacchiere con il loro paroliere e chitarrista, il dolce e combattivo Simone Gabrielli.

Ciao Simone, i nostri lettori hanno già avuto modo di conoscere un po' voi e il vostro nuovo bellissimo lavoro "Superhero" (che abbiamo recensito qui), ma non ci accontentiamo e vogliamo saperne qualcosa di più sul vostro mondo.

Partiamo dalla storia. Quando e perché avete iniziato a fare musica assieme? E perché proprio questa unione di punk, ska e hardcore? Siete tutti legati a questi tre generi anche come singoli o c'è chi tra voi è l'hardcore kid e chi più lo ska-reggae boy?

Ciao, Laura! L’embrione di quelli che saranno gli NH3 nasce nell’estate del 2001, ma dopo vari assestamenti e con la definizione dei componenti possiamo datare la nascita ufficiale ad Agosto 2002.

A differenza di tanti altri gruppi, gli NH3 nascono come musicisti esattamente con la nascita del gruppo, prima di quel periodo infatti, nessuno di noi aveva mai preso in mano uno strumento. Come siamo soliti dire, prima di essere una band siamo degli amici che si frequentano, da sempre, anche al di fuori dell’ambiente musica.

Il genere che suoniamo viene influenzato dalle tante sonorità che ogni componente porta all’interno della sala prove. Sono molti i gruppi che abbiamo in comune, ma sono forse di più quelli che ascoltiamo autonomamente e che solo poi condividiamo. Abbiamo gusti differenti, ma piuttosto che chiuderci nel nostro, preferiamo contaminarci a vicenda. Possiamo dire che alcuni di noi si identificano più in alcune sonorità e in alcune sottoculture e questo, nella totalità, permette di attingere da un background impressionante di suoni e stili. Il sottoscritto [Simo] è vegan straight edge, legato quindi alla cultura e alla musica hardcore straight edge, Mark [main vocalist] ha nelle sue corde i ritmi in levare dello ska/rocksteady e reggae, Ueda [basso] ama la sperimentazione, dal math rock al filone electro/funk francese, mentre Belbu [batteria] ama l’hardcore melodico e il rock. Ripeto però, queste sono sfumature, ognuno di noi ascolta veramente di tutto, dal cantautorato italiano al Rap.

Come abbiamo già avuto modo di evidenziare, al netto della musica, i testi per voi sono centrali. Di cosa parlano? Che significato hanno per voi? E che messaggio vorreste che arrivi a chi li ascolta?

Abbiamo sempre creduto che nell’indole del musicista ci sia l’atto comunicativo sia la condivisione di un messaggio, di uno stato d’animo o un semplicissimo ma sempre efficace atto di storytelling. Da qui nasce l’importanza delle parole che, messe a metrica e racchiuse nello spazio temporale ridotto di una canzone, devono avere un impatto preciso, devono essere pesate e dosate.

Non amiamo gli slogan e, soprattutto in Superhero, abbiamo voluto dare spazio all’interpretazione dell’ascoltatore. Quando scrivo un testo ho sempre in mente delle immagini ben precise, ma amo dare spazio all’interpretazione soggettiva della realtà distopica che vive sotto la superficie. Abbiamo sempre parlato della nostra quotidianità, idealizzandola nei primi album fino a volerla rendere introspettiva negli ultimi.

Sarebbe per noi un grande risultato se chi ascolta gli NH3 trovasse un amico con cui dialogare, che ti dica che non sei solo e che ti sproni a migliorare e a dare il meglio di te affrontando le paure, rompendo gli schemi.

Rispetto al processo creativo, invece, come nascono le vostre canzoni? Partono dalla musica, dal testo o dipende? C'è chi di voi è più coinvolto in una fase e chi nell'altra? Che tipo di confronto prende forma tra voi quando si tratta di creare un nuovo brano? Questo è sempre valso per tutti i vostri album o è cambiato nel tempo?

Testo e musiche hanno due percorsi differenti nel processo di creazione. Chi scrive i testi [Simo – chitarrista e vocalist] mette in parole un concetto che ci sta a cuore o, come nel caso del concept di Superhero, va per la sua strada scrivendo capitolo dopo capitolo l’intero album. Musicalmente è Ueda [bassista] a lavorare su riff e accordi fino ad arrivare a una base che sentiamo “nostra” e che riteniamo buona. Da qui Mark [main vocalist] lavora sulle linee vocali mentre Fabri [trombettista] pensa ai giri di fiati, ma già in questa fase il confronto è aperto e ognuno è libero di intervenire sulle creazioni degli altri.

Alcune canzoni nascono e finiscono in una o due prove, perché riescono a regalarci subito una certa amalgama e a creare entusiasmo, altre invece richiedono mesi di lavoro in sala prove e non ci facciamo mancare confronti anche piuttosto accesi. Come ti dicevo prima, ognuno ha nelle sue corde determinati suoni ed è fondamentale arrivare ad un compromesso. Crescendo abbiamo fatto tesoro dell’esperienza, riuscendo a concentrarci sulla definizione di un sound e uno stile che sentiamo nostri, ed è da questo presupposto che iniziamo a creare i brani.

Ormai sono molti anni che suonate insieme, cosa vi motiva ad andare avanti? È la stessa spinta e sono gli stessi obiettivi di quando avete iniziato o sono cambiati nel corso del tempo?

Sì, quest’anno gli NH3 diventano maggiorenni! La passione è il filo conduttore che lega la band in tutto il suo movimento diacronico. Da ragazzi, la componente del divertimento era sicuramente maggiore, ma con il passare degli anni si è creata in sala prove e in furgone un’atmosfera familiare e il tempo che trascorriamo insieme per la musica diventa il tempo che dedichiamo a noi stessi come persone.

Viaggiare, visitare certi ambienti, superare confini e farlo insieme alle persone con cui sei cresciuto è sempre una grande possibilità di confronto e di crescita. Suoniamo per noi quindi, per esprimerci, per passare del tempo insieme, per ricordarci che se siamo le persone che siamo e abbiamo ciò che abbiamo lo dobbiamo anche a questi 18 anni trascorsi insieme.

Suoniamo per raccontare le storie che ci si attaccano addosso ogni volta che incontriamo qualcuno nei backstage o sotto il palco, per l’adrenalina che è in grado di trasmetterti la gente, che quando si ricorda di essere umana, nella sua definizione del termine, diventa incredibile.

La scena punk/hardcore/ska marchigiana, del centro Italia e nazionale è abbastanza ricca, anche se nel corso del tempo ha avuto alterne fortune. Voi vi sentite parte della scena Pesarese? E che rapporto avete con gli altri gruppi italiani? Avendo sempre fatto molti concerti anche all'estero, avete molti rapporti anche con la scena Europea? Qualche nome di band "amiche" a cui siete particolarmente legati?

Pesaro musicalmente è una città che racchiude band e musicisti incredibili: il conservatorio e la nomina della città a Patrimonio dell’Unesco come luogo di nascita di Gioacchino Rossini ne fanno un punto di riferimento a livello internazionale. Dal punto di vista underground, invece, in passato le band sono state tante e anche di rilievo, mentre ora a resistere siamo in pochi.

Certo, ci sentiamo parte della scena di casa anche se a volte in modo defilato, e questo credo dipenda soprattutto dal fatto che come NH3 non ci siamo mai chiusi in un genere solo. Abbiamo stretto legami importanti con molte realtà Italiane, tra i tanti potrei citarti i Talco, con cui abbiamo condiviso spesso il palco all’estero. Non sono mancate nemmeno le band che ci hanno deluso, e purtroppo molte di queste sono quelle con cui siamo cresciuti. All’estero il clima che si respira è totalmente diverso, i rapporti che si creano sono spontanei e non esistono gerarchie nei backstage. Siamo legatissimi ai The Prosecution, ai The Tips ma anche agli Anti-Flag, agli H20 e ai Mal Elevè.

Con il pubblico invece che rapporto avete? Vi portate dietro un cosiddetto "zoccolo duro" o avete visto cambiare molti volti? Avete un ascoltatore tipo o dipende?

In alcune città abbiamo un seguito importante e le facce che vedi sotto il palco sono facce amiche, quindi sì, possiamo dire che in molte città abbiamo uno zoccolo duro che ci segue e ci supporta. Tanti però, soprattutto dopo l’uscita di Superhero, sono i volti nuovi; credo la cosa dipenda dal tipo di messaggio che lancia il nuovo disco e dal background musicale che si porta dietro, ovvero molto più punk/hardcore rispetto al passato. Diciamo che il nostro ascoltatore tipo si sta definendo e varia particolarmente, così come variano i generi all’interno della musica che proponiamo.

Nel video che i nostri lettori troveranno in coda alla nostra chiacchierata vediamo una bella e divertente carrellata di facce amiche. Ci racconti com'è nata l'idea del videoclip di "Best"? A noi sembra un bellissimo regalo, spensierato e al tempo stesso pieno di proattività e di voglia di infondere coraggio, che entra in punta di piedi nelle case e nei pc per regalare un sorriso e che (forse involontariamente) ci fa scoprire quanto tutti voi non siate altro che un branco di ragazzi semplici, divertenti e alla mano.

Come il 90% delle produzioni NH3, anche “Best” nasce da un confronto (via chat, visto il periodo) tra noi membri del gruppo sull’idea di mostrare come in questo determinato periodo storico ogni persona tenta di affrontare la difficoltà derivante dall’isolamento. Ci piaceva l’idea di proporre una canzone di Superhero, ma ci sembrava scontato farlo con un acustico, che comunque non è nelle nostre corde.

Da qui nasce l’idea di un video dinamico, che potesse far sorridere, dare spazio alla fantasia e alle passioni che siamo costretti a reprimere, che evidenzi la noia, e che dia idea del valore del tempo. È un po’ lo stile che ci contraddistingue: l’entusiasmo la voglia di reagire, un messaggio di positività ma anche di grande consapevolezza, consapevolezza che viene ritratta con l’immagine della nostra amica medico che sta lottando in prima linea la difficilissima battaglia contro il covid-19.

Siamo così come ci si vede nel video: nelle nostre case, con le nostre famiglie, con le nostre paure e fragilità, e non abbiamo nessuna intenzione di mostrarci diversi da quello che siamo. Che poi è esattamente il tema principe di Superhero.

Quali i vostri prossimi progetti? Sbaglio o c'è in ballo un tour europeo?

L’attualità ci ha costretto a interrompere la parte invernale del tour Europeo che era già calendarizzata. Come tutte le band del pianeta, attualmente siamo fermi in attesa di capire come si evolverà la situazione. Siamo costantemente in contatto con il nostro management, booking e promoter e siamo al lavoro per il tour Europeo del 2021 sperando di poter confermare qualcosa in estate e a fine anno, ma sia chiaro: la salute gioca un ruolo fondamentale per tutti, ci rimetteremo in strada solo dopo che tutto sarà risolto.

Al momento, in ogni caso, le tappe dovrebbero essere Germania, Austria, Svizzera, forse Italia, e infine stiamo lavorando su alcune date in Russia e Spagna.

Altro da aggiungere?

Ringraziamo di cuore te e la redazione di Loudd per lo spazio che ci avete dedicato, così come ringraziamo tutti coloro che ci leggeranno.

Chiudo ricordando che devolveremo l’intero ricavato delle vendite digitali di “Waiting Room” (feat. Anti-Flag) e una parte del ricavato della vendita del vinile di Superhero (in cui sarà presente anche “Waiting room”, canzone che non è presente nel supporto cd) a Sea Shepherd; nello specifico finanzieremo la campagna Operation SISO che si sta svolgendo nel Mar Mediterraneo.

Se vi va di seguirci, ecco i nostri riferimenti web e social:

IG: nh3skacore

FB: nh3skacoreband

Web: www.nh3.it


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