Review
Cave In, Heavy Pendulum – Il Disco della Settimana
Proprio quando l’esperienza Cave In sembrava giunta al termine, la band del Massachusetts torna a sorpresa con “Heavy Pendulum”, un disco denso e magmatico, al tempo stesso memore del passato e proiettato al futuro.
di Jacopo Bozzer
https://www.loudd.it/recensione/heavy-pendulum/cave-in_6828
Halestorm, Back From The Dead
Tornano gli americani Halestorm con un disco che suona come un grido liberatorio, uno sfogo rabbioso dopo due anni di immobilismo dovuto alla pandemia.
di Nicola Chinellato
https://www.loudd.it/recensione/back-from-the-dead/halestorm_6763
Battista, La Fame Nera?
Non sono in grado di fare previsioni, ma questo è un disco italiano che sarebbe davvero imperdonabile ignorare.
di Luca Franceschini?
https://www.loudd.it/recensione/la-fame-nera/battista_6767
Malevolence, Malicious Intent
Il devastante terzo album dei britannici Malevolence, brutale simbiosi fra dinamismo groove e ferocia metalcore.
di Nicola Chinellato
https://www.loudd.it/recensione/malicious-intent/malevolence_6794
Spiral Skies, Death is but a Door
Il secondo album degli svedesi Spiral Skies è un disco per nostalgici, che mescola hard rock, doom e psichedelia anni '70 con qualche incursione nel metal di ottantiana memoria.
di Nicola Chinellato
https://www.loudd.it/recensione/death-is-but-a-door/spiral-skies_6788
Making Movies
Neil Jordan, Triplo gioco
In questo film in fondo non c'è nulla che non vada: lo si guarda volentieri, non ha particolari momenti di stanca, presenta una regia anche ricercata, tutto scorre bene, eppure il film non ci tocca, non lascia il segno.
di Dario Lopez
https://www.loudd.it/recensione/triplo-gioco-/neil-jordan_6741
James Gunn, The Suicide Squad - Missione Suicida
James Gunn, con lo stesso piglio che ha reso Guardiani della Galassia uno dei film più divertenti del Marvel Cinematic Universe, passa alla Distinta Concorrenza e fa di nuovo centro facendo dimenticare agli spettatori il brutto Suicide Squad (quello senza articolo) di Ayer.
di Dario Lopez
https://www.loudd.it/recensione/the-suicide-squad---missione-suicida/james-gunn_6734
Éric Rohmer, Triple agent
All'interno della filmografia di un regista come Éric Rohmer il tardo Triple agent non è forse tra i pezzi più pregiati, pur rimanendo a conti fatti un esito più che interessante. Se amate la Storia, i film da camera e i molti dialoghi, allora Triple agent vale il giro di giostra, in caso contrario uomo avvisato...
di Dario Lopez
https://www.loudd.it/recensione/triple-agent-/ric-rohmer_6772
?
Speaker’s Corner
Le interviste di Loudd, Due chiacchiere con... Maurizio Vaiani (RosGos)
Maurizio Vaiani, in arte RosGos, il pettirosso punk dall’animo sensibile, cupo e colorato allo stesso tempo, ha pubblicato da poco il suo ultimo disco intitolato CIRCLES. Ne parliamo con lui per conoscere il suo punto di vista.
di Mary Pellegrino
LupMorthy, La ragione della non forma e la libertà di ognuno di noi
“La forma in musica può agevolare il processo creativo, perché mostra strada facendo i suoi snodi sintattici, parafrasando delle boe di salvataggio, ed è quello il territorio in cui puoi decidere se forzarli o meno. E qui torniamo al concetto di limitarsi per essere più libero: se scelgo con cura il materiale musicale di partenza, ho più possibilità di piegarlo alle mie volontà, ai miei bisogni” (L. Recchia)
di Paolo Tocco
Live Report, Ariete, 15/06/2022, Carroponte
C’è un affetto autentico che lega Ariete ai suoi fan e nell’arco dell’ora e mezza che dura il concerto, lo si avverte in ogni singolo momento. In sede live ci sono purtroppo parecchie cose da sistemare, ma magari entro la fine del tour tante cose saranno già migliorate. Per il resto, questa è l’estate di Ariete ed è giusto che se la goda.
di Luca Franceschini
https://www.loudd.it/recensione/ariete-15-06-2022-carroponte/live-report_6846
ReLoudd
Ten Years After, Cricklewood Green
Cricklewood Green è il quarto album per i Ten Years After, diventati, nel giro di pochi mesi, tra il ’69 e il ’70, uno dei “biggest act” nel mondo. Otto brani al fulmicotone usciti dalla stralunata penna di Alvin Lee e interpretati dal quartetto inglese con un profluvio di lacrime, sudore e sangue, come se non ci fosse un domani. La magia del blues nelle pieghe di un rock massiccio, bagnato alle fonti della psichedelia.
di Alessandro Vailati
https://www.loudd.it/recensione/cricklewood-green/ten-years-after_6809
Tracks
Pharrell Williams, “Happy”
L'incredibile sccesso di Happy, una canzone contagiosa che invita a essere felici e positivi, e che nasconde, dietro al sorriso, un tragico fatto di cronaca.
di Nicola Chinellato
https://www.loudd.it/recensione/happy/pharrell-williams_6678