Review
The National, First Two Pages of Frankenstein – Il Disco della Settimana
Meglio di un disco dei The National c’è solo un disco dei The National che smentisce le voci che li davano per spacciati, finiti, kaputt. Per alcuni è uno scenario che non si può eludere. Per altri sono solo un po’ giù di morale ma, a giudicare da questo “First Two Pages Of Frankenstein”, tutto sommato in gran forma. Io, al loro scioglimento, non voglio nemmeno pensarci. Che mondo sarebbe senza i The National?
di Roberto Briozzo
https://www.loudd.it/recensione/first-two-pages-of-frankenstein/the-national_7639
Colombre, Realismo magico in Adriatico
Colombre, con il suo "Realismo magico in Adriatico" brilla per il lavoro di scrittura realizzato su un Indie Pop classicissimo e delicato, che unisce tutta la suggestione buzzattiana del suo monicker con un’istantanea della Macondo di Garcia Marquez, calando poi il tutto all’interno della sua terra d’origine, le Marche.
di Luca Franceschini
https://www.loudd.it/recensione/realismo-magico-in-adriatico-/colombre_7585
Night Demon, Outsider
Outsider è un disco arrembante e adrenalinico, figlio di un consapevole approccio filologico all'era della NWOBHM.
di Nicola Chinellato
https://www.loudd.it/recensione/outsider/night-demon_7582
Emidio Clementi/Corrado Nuccini, Motel Chronicles
Un disco non per tutti quello di Emidio Clementi e Corrado Nuccini, ma a cui tutti dovrebbero provare a dare una chance. Se non altro per scoprire un libro, "Motel Chronicles", che nonostante sia considerato uno dei grandi capolavori della narrativa americana del Novecento, dalle nostre parti è stato più volte tradotto ma mai elevato al rango di classico.
di Luca Franceschini
https://www.loudd.it/recensione/motel-chronicles-/emidio-clementi-corrado-nuccini-_7607
St. Paul & The Broken Bones, Angels In Science Fiction
Nuovo cambio di rotta per la band guidata da Paul Janeway, che dopo lo sperimentale “The Alien Coast”, abbraccia la formula della ballata pop soul, malinconica e agrodolce.
di Nicola Chinellato?
https://www.loudd.it/recensione/angels-in-science-fiction/st--paul--e--the-broken-bones-_7617
Making Movies
Zach Braff, La mia vita a Garden State
Zach Braff con "La mia vita a Garden State" affronta le difficoltà di un giovane uomo nel trovare un posto e un significato nel mondo. Un bel film che, anche solo per qualche ora, è capace di migliorarti l'umore e farti sentire in pace con te stesso per un po' di tempo; e questo, in fondo, è più di quel che riescono a fare molti altri film tenuti in maggior considerazione.
di Dario Lopez
https://www.loudd.it/recensione/la-mia-vita-a-garden-state-/zach-braff_7575
John Hillcoat, La proposta
Abbiamo visto western migliori di questo "La proposta", le intenzioni però sono più che buone, l'approccio anche, davvero meritevole. Ne esce un film anche fin troppo asciutto, ma forse è giusto così, una narrazione arsa per una terra bagnata solo dal sangue.
di Dario Lopez
https://www.loudd.it/recensione/la-proposta/john-hillcoat_7605
The Bookstore
Murray Leinster, L'incubo sul fondo
È una buona lettura questo "L'incubo sul fondo", romanzo breve che conta diversi pregi: una narrazione che corre rapida e spedita e riesce a incuriosire il lettore con una struttura semplice e lineare, così come semplice e scorrevole è anche la prosa di Leinster che non si perde in troppi giri di parole e costruisce una storia efficace e sempre avvincente.
di Dario Lopez
https://www.loudd.it/recensione/lincubo-sul-fondo/murray-leinster_7648
Speaker’s Corner
Le interviste di Loudd, Due Chiacchiere con... Mauro “Tolly” Tollini (Epitaph)
In occasione del Forged in Doom di Spirano abbiamo raggiunto il batterista Mauro “Tolly” Tollini dei romani Epitaph, per farci raccontare il cammino della band e ottenere qualche anticipazione sulle prossime mosse.
di Luca Franceschini
ReLoudd
John Mayall, The Turning Point
The Turning Point, ovvero “La Svolta” di Mayall. Scordatevi audaci e potenti chitarre elettriche, tonitruanti batterie e un’espressività provocatoria, veri trademark alla fine dei mitici anni Sessanta pure nel genere di cui lui è il “Padrino”, l’amato blues. Il caro John, sempre refrattario alle mode, prosegue invece il cammino della sperimentazione formando una nuova band e registrando un album live con attitudini a dir poco rivoluzionarie per quel periodo: oltre a percorrere aree sonore raramente esplorate, dimostra che la buona musica nasce anche senza i decibel alle stelle, per merito di una creatività libera e spontanea, non necessariamente stereotipata.
di Alessandro Vailati
https://www.loudd.it/recensione/the-turning-point/john-mayall_7584
Tracks
Fleetwood Mac, “Don't Stop”
Uno dei gioielli di Rumours, scritta da Christine Mc Vie per il marito John, torno sotto i riflettori, anni dopo, durante la campagna eletorale di Bill Clinton alla Presidenza degli Stati Uniti.
di Nicola Chinellato
https://www.loudd.it/recensione/dont-stop/fleetwood-mac_7441