Water From Your Eyes
29 nov 2025
Milano
Arci Bellezza
Dopo Everyone’s Crushed (2023), debutto su Matador e vera rivelazione per la critica, inserito nelle classifiche di fine anno di The New York Times, The Guardian, Pitchfork, NME, Vogue, Wired e Rolling Stone, Rachel Brown e Nate Amos sono diventati un punto di riferimento della scena alternativa newyorkese, rendendo i WATER FROM YOUR EYES uno dei progetti underground più celebrati e influenti.
Dal vivo, diventati un quartetto grazie all’ingresso del chitarrista Al Nardo e del batterista Bailey Wollowitz (dell’altro duo NYC Fantasy of a Broken Heart), sono arrivati a suonare in apertura agli Interpol davanti a platee enormi, tra cui 160.000 persone a Città del Messico. Tornati a casa, hanno fondato una sorta di “franchising” di concerti DIY su barche nell’East River, coinvolgendo amici della nuova avanguardia musicale cittadina come YHWH Nailgun, Model/Actriz, Frost Children e Kassie Krut.
Anticipato dal singolo “Life Signs“, pubblicato il 4 giugno, nel 2025 tornano con un nuovo album intitolato It’s A Beautiful Place (qui la nostra recensione), uscito il 22 agosto sempre su Matador: una megalopoli scintillante, una veduta satellitare di epoche e forme musicali, una rilettura del repertorio Y2K che mescola stupore e consapevolezza del proprio posto nell’universo.
“Alla fine è venuto fuori che parlava di tempo, dinosauri e spazio”, racconta Nate Amos. “Volevamo esplorare stili molto diversi, ma sempre con l’idea che tutto, alla fine, è solo un piccolo punto nel tempo”.
It’s A Beautiful Place è stato registrato in gran parte nella camera da letto di Amos, sotto lo sguardo un po’ sciupato di un poster di Robin Williams dei tempi di Mork & Mindy.
“Robin è praticamente il membro silenzioso del gruppo”, scherza Amos. Ma stavolta, scrittura e produzione sono nate immaginando una vera band live. “Quando suoni con una band, inizi a scrivere pensando a una band. È la prima volta che ho scritto roba per Water From Your Eyes immaginandoci su un palco che non fosse uno scantinato”.
In tutto il disco si sente la maturità di una band che ormai trasforma le sue “stranezze” in virtù e colpi vincenti. Gigantesco e malinconico, lucido e spaventato, è Blade Runner con un tocco di WALL·E, Kubrick e Asimov mescolati con Jay e Silent Bob.
Sono canzoni che guardano lontano, consapevoli della nostra piccolezza e del nostro disorientamento, ma comunque innamorate della bellezza che ci circonda.
“La musica può sembrare tutto, una mappa di emozioni gigantesche”, dice Amos. “Ma il tuo album preferito conta meno di una persona. E quella persona conta meno di un dinosauro. Che conta meno di una montagna. Che è noiosa rispetto a un pianeta. Che a sua volta è solo un puntino in un sistema solare. E allora: se la musica, come tutto ciò che facciamo, è insignificante a livello cosmico… perché continua a sembrarci così importante?”

BIOGRAFIA
Water From Your Eyes è un duo art-pop sperimentale formato da Rachel Brown e Nate Amos, nato nel 2016 a Chicago e successivamente trasferitosi a Brooklyn. Il progetto nasce assecondando l’esigenza di essere una risposta ironica e malinconica alla dance music, ispirandosi ai New Order e definendosi inizialmente come una "sad dance band".
Il loro stile fonde elementi di post-punk, glitch-pop, minimalismo e art rock, creando un suono unico che mescola con fascino abrasivo austerità e satira. Dopo gli esordi con album come Long Days, No Dreams (2017), All a Dance (2018) e Structure (2021), con Everyone’s Crushed (2023) pubblicato da Matador Records, riescono a raggiungere un pubblico più ampio e a ricevere ampi consensi dalla critica.
Dal vivo, il duo si espande in una formazione a quattro elementi, offrendo performance che combinano intensità emotiva e sperimentazione sonora. Parallelamente, entrambi i membri portano avanti progetti solisti: Brown con Thanks for Coming e Amos con This Is Lorelei, il cui album Box for Buddy, Box for Star (2024) ha ricevuto ampie recensioni positive.
Con un approccio che unisce umorismo surreale e introspezione, i Water From Your Eyes continuano a ridefinire i confini della musica indie contemporanea, offrendo esperienze sonore che sono al contempo provocatorie e profondamente emotive.

