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SPEAKER'S CORNERA RUOTA LIBERA
29/10/2022
LOUDD
Il riepilogo della settimana 24-30 ottobre
Vi siete persi qualche recensione? Volete essere sicuri di aver letto tutto o che nulla vi sia sfuggito? Ecco tutto quello che abbiamo pubblicato nella settimana 24 – 30 Ottobre.
di La Redazione

Review

Edda, Illusion – Il Disco della Settimana

Che Illusion sia il punto finora più alto della carriera solista di Edda e che possa divenire in futuro uno dei dischi più importanti del rock alternativo italiano degli ultimi anni, non è poi un giudizio così campato in aria.

di Luca Franceschini

https://www.loudd.it/recensione/illusion/edda_7092

 

Russian Circles, Gnosis

Il disco più estremo dei Russian Circles, crocevia della morte fra sludge metal e post rock.

di Nicola Chinellato

https://www.loudd.it/recensione/gnosis/russian-circles_7118

 

Emma Nolde, Dormi

Qual è il disco più difficile per un artista? Il secondo o il terzo? E che cosa significa davvero trovare la propria voce, la propria dimensione di maturità? Emma Nolde ha poco più di vent’anni ma scrive come chi ne ha almeno il doppio, sia nel modo di costruire i testi, sia nella lucidità con cui pensa alle musiche e decide la direzione da prendere.

di Luca Franceschini

https://www.loudd.it/recensione/dormi/emma-nolde_7103

 

Lamb Of God, Omens

La consueta miscela di thrash, death e groove metal, per un disco cupo e nichilista, ennesimo ottimo capitolo dell'impeccabile discografia dei Lamb Of God.

di Nicola Chinellato

https://www.loudd.it/recensione/omens/lamb-of-god_7130

 

Bjork, Fossora

Bjork ha da tempo rinunciato alla componente melodica del proprio sound, per concentrarsi su un lavoro di ricerca pura, che non bada all'effetto finale o al gradimento del pubblico, bensì cerca di trovare di volta in volta il modo più congeniale per dire quello che è per lei urgente dire. Fossora esce dopo 5 anni di silenzio ed è uno dei dischi più riusciti della sua carriera, senza dubbio il migliore dal post Vespertine.

di Luca Franceschini

https://www.loudd.it/recensione/fossora/bjork-_7123

 

 

Making Movies

Hong Sun-eun, Aloners

Il film d'esordio della cineasta coreana Hong Sun-eun parte dal personale per allargare il discorso a una condizione collettiva che nei paesi asiatici è sempre più diffusa: la tendenza all'isolamento, all'alienazione solitaria che caratterizza la vita di molti giovani, che in maniera volontaria decidono di intraprendere tutta una serie di attività in totale solitudine.

di Dario Lopez

https://www.loudd.it/recensione/aloners/hong-sun-eun_7119

 

François Ozon, Una nuova amica

Ci sono passaggi bellissimi nel film di Ozon: il piacere delle giornate passate con un'amica che entusiasmano Virginia e pian piano conquistano anche Claire, le lacrime dell'uomo davanti alla drag queen che canta il suo dramma con un'interpretazione struggente, lo slittamento dei parametri, i mutamenti del desiderio, tutti passaggi gestiti da cast e regista in maniera impeccabile. Il primo impatto con l'opera del francese non sarebbe potuto andare meglio, non resta altro da fare che cercare conferme all'interno di una filmografia già ben nutrita.

di Dario Lopez

https://www.loudd.it/recensione/una-nuova-amica/franois-ozon_7125

 

 

The Bookstore

Richard Matheson, Tre millimetri al giorno

Tre millimetri al giorno si è purtroppo rivelato una discreta delusione, una novella dove il lato fantastico si limita a una sola idea, quella del rimpicciolirsi progressivo del protagonista. Un'idea molto affascinante, che in potenza conteneva in sé possibilità di esplorare la condizione del protagonista in diverse direzioni, ma che in realtà non decolla mai, perdendosi invece spesso in situazioni ripetitive e poco accattivanti.

di Dario Lopez

https://www.loudd.it/recensione/tre-millimetri-al-giorno-/richard-matheson_7139

 

 

Speaker’s Corner

Live Report, Editors, 20/10/2022, Fabrique

Non era affatto previsto che andassi a vedere gli Editors a questo giro. Poi è successo che è uscito EBM (che sta per Electronic Body Music) e ho dovuto per forza di cose rivedere le mie priorità. Elettronica tamarra e ruffiana, Retro Industrial, il tutto messo al servizio di brani quasi tutti in cassa dritta, con un livello di scrittura finalmente degno del loro nome.

di Luca Franceschini

https://www.loudd.it/recensione/editors-20-10-2022-fabrique/live-report_7154

 

Live Report, Chiamamifaro, 22/10/2022, Latteria Molloy, Brescia

La buona risposta di pubblico a questa data, con qualche centinaio di fan entusiasti a cantare in coro tutti i brani, ha chiarito che il progetto Chiamamifaro è sufficientemente solido. La band purtroppo non è un granchè e la presenza scenica è da migliorare, ma ma Angelica dal vivo a livello vocale se la cava egregiamente. Chiamamifaro ha i pezzi e Post Nostalgia lo ha ampiamente dimostrato. Se riuscirà anche a lavorare sulle criticità in sede live non potrà che guadagnarci.

di Luca Franceschini

https://www.loudd.it/recensione/chiamamifaro-22-10-2022-latteria-molloy-brescia/live-report_7160

 

 

ReLoudd

Crowded House, Woodface

Woodface, terzo album dei Crowded House, pur nascendo in circostanze fortuite, si rivela eccezionale a livello compositivo ed evidenzia il talento melodico nel songwriting, a metà strada fra pop e rock, con deliziosi echi beatlesiani. Ripercorriamo la storia di un disco che rivede insieme i fratelli Neil e Tim Finn, come ai tempi degli Split Enz, e rinverdisce i fasti di Don’t Dream It’s Over, il brano più famoso del gruppo australiano-neozelandese. 

di Alessandro Vailati

https://www.loudd.it/recensione/woodface/crowded-house_7120

 

 

Tracks

Rufus Wainwright, “Cigarettes And Chocolate Milk”

Un brano divertente e incredibilmente onesto, con cui Rufus Wainwright fece i conti con le proprie infinite dipendenze.

di Nicola Chinellato

https://www.loudd.it/recensione/cigarettes-and-chocolate-milk/rufus-wainwright_6972

 

Labelle, “Lady Marmalade”

Lady Marmalade, il più grande successo delle Labelle, creò non poco imbarazzo al trio, perchè era una canzone che parlava senza filtri di... prostituzione.

di Nicola Chinellato

https://www.loudd.it/recensione/lady-marmalade/labelle_6973

 

Ann Peebles, “I Can't Stand The Rain”

Quella che John Lennon definì la più bella canzone di sempre, ha attrversato i decenni con il suo groove insinuante e il cuore gonfio di pena.

di Nicola Chinellato

https://www.loudd.it/recensione/i-cant-stand-the-rain/ann-peebles_6978