Review
Creeper, Sanguivore?– Il Disco della Settimana
Con “Sanguivore” i Creeper si elevano a sovrani odierni del dark rock, unendo horror punk e goth in un’unica ambiziosa e ammaliante oscura opera, capace di affascinare e far sognare ad occhi aperti ad ogni ascolto. La conferma che ci troviamo davanti ad una delle realtà più talentuose e interessanti del panorama odierno e sicuramente ad uno dei più bei dischi dell’anno.
di Laura Floreani
https://www.loudd.it/recensione/sanguivore/creeper_8098
Bad Wolves, Die About It?
Se il tuo più grande successo è una cover dei The Cranberries (“Zombie”, ovviamente) e il tuo cantante se ne va sul più bello, si poteva anche mettere una pietra sopra questi Lupi Cattivi, che invece sono ripartiti di slancio con il precedente album “Dear Monsters” e dopo due anni bissano senza tregua con questo spietato “Die About It”.
di Antonino Blesi
https://www.loudd.it/recensione/die-about-it/bad-wolves_8056
The Gaslight Anthem, History Books
I Gaslight Anthem tornano con "History Books". Una produzione più moderna e aggiornata al contesto odierno che conferma però il ritorno a casa della band di Brian Fallon. Un disco che, pur non facendo gridare al miracolo, rappresenta un ritorno più che convincente, per un gruppo che in tanti attendevano da tanto, troppo tempo.
di Luca Franceschini
https://www.loudd.it/recensione/history-books-/the-gaslight-anthem-_8058
Jonathan Wilson, Eat The Worm
Nonostante l’approccio non ortodosso di "Eat The Worms" nella scrittura e negli arrangiamenti, il cuore del disco, la sua vera anima, è clamorosamente pop. Un pop camaleontico, che accosta esperimento e musica popolare.
di Nicola Chinellato
https://www.loudd.it/recensione/eat-the-worm/jonathan-wilson_8042
Nation of Language, Strange Disciple
I Nation of Language, con il loro nuovo “Strange Disciple”, proseguono la loro discografia confermando l’utilizzo di tutti gli stilemi del synth-pop, in cui gli amanti del genere potranno trovare hit di immediato appeal e brani mid-tempo più umbratili.
di Stefano Nicastro
https://www.loudd.it/recensione/strange-disciple/nation-of-language_8035
James Blake, Playing Robots into Heaven
James Blake torna alle sue radici post-dubstep con “Playing Robots into Heaven”, uno dei dischi più eclettici e sinceri della sua carriera.
di Jacopo Bozzer
https://www.loudd.it/recensione/playing-robots-into-heaven/james-blake_8062
Making Movies
Christopher Nolan, Oppenheimer
La vita di Robert Oppenheimer vista da Nolan: gli studi, il rapporto con gli altri fisici, le simpatie comuniste, il progetto Manhattan, il successo e la caduta in un film meno "nolaniano" del solito per il regista inglese.
di Dario Lopez
https://www.loudd.it/recensione/oppenheimer/christopher-nolan_8100
Daniels, Swiss Army Man
Esordio originale e interessante per i Daniels, che iniziano a gettare le basi per la pioggia di Oscar che arriverà più avanti con un Daniel Radcliffe che tenta, con buoni risultati peraltro, di affrancarsi dal ruolo di Harry Potter.
di Dario Lopez
https://www.loudd.it/recensione/swiss-army-man/daniels_8049
The Bookstore
Massimo Villa, È un Fottuto Massacro Collettivo – La Storia Degli Extrema
Qui si evoca e si ricostruisce la storia del metal italiano, fatta di sudore, lacrime, concerti irripetibili, occasioni mancate e quasi realizzate, litigi e contrasti, ma soprattutto tanta passione. Tocca a Massimo Villa la torcia del cantastorie che compone un tributo onesto e diretto agli indimenticabili Extrema.
di Antonino Blesi
Speaker’s Corner
Live Report, The Murder Capital, 02/11/2023, Circolo Magnolia, Milano
Concerto pazzesco quello dei Murder Capital al Circolo Magnolia. Pubblico entusiasta, setlist equilibrata tra vecchio e nuovo, volumi altissimi e ottima resa sonora del Magnolia. McGovern poi un frontman preciso, magnetico ed espressivo. Se nel post punk ci fosse una gara per la migliore resa live, i Murder Capital potrebbero decisamente vincere il titolo.
di Luca Franceschini
ReLoudd
Jean-Michel Jarre, Oxygène
Oltrepassata la metà degli anni Settanta, in piena esplosione punk, ecco "Oxygène", la prima commistione a livello internazionale tra tecnologia d’avanguardia e melodie futuriste che non si può fare a meno di canticchiare. Un disco rivoluzionario senza il quale, molto probabilmente, Howard Jones, Enya e Moby non avrebbero conosciuto lo splendore del successo.
di Alessandro Vailati
https://www.loudd.it/recensione/oxygne/jean-michel-jarre_8041
Tracks
Sheryl Crow, “All I Wanna Do”
Il singolo di maggior successo di Sheryl Crow, una canzone leggerissima, la cui melodia volatile maschera il sapore amaro di liriche tristissime.
di Nicola Chinellato
https://www.loudd.it/recensione/all-i-wanna-do/sheryl-crow_7934