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SPEAKER'S CORNERA RUOTA LIBERA
23/04/2022
LOUDD
Il riepilogo della settimana 18-24 aprile
Vi siete persi qualche recensione? Volete essere sicuri di aver letto tutto o che nulla vi sia sfuggito? Ecco tutto quello che abbiamo pubblicato nella settimana 18 – 24 Aprile.
di La Redazione

Review

The Linda Lindas, Growing Up – Il Disco della Settimana 

La prova che il vero spirito del punk non è morto è qui: si chiama The Linda Lindas. Sembra incredibile, ma è tutto vero. "Growing Up" non è solo uno dei dischi punk dell’anno, ma una delle ragioni per cui si può affermare che il punk, nel suo senso più puro, continuerà a vivere ancora a lungo. 

di Laura Floreani 

https://www.loudd.it/recensione/growing-up/the-linda-lindas_6665  

 

Fabri Fibra, Caos 

Caos è scritto molto bene ed è un disco molto rap, in cui non manca qualche pecca, ma che riesce perfettamente nel suo intento principale: rimettere Fabri Fibra al centro della scena rap italiana dopo cinque anni di silenzio. 

di Cristiano Carenzi 

https://www.loudd.it/recensione/caos/fabri-fibra_6661  

 

Rastroni, Anime da frutto 

Nato dalla mente del musicista e matematico barese Antonio Rafaschieri, Anime da frutto ad un primo ascolto si presenta curatissimo e certosino, ma in un certo senso anche parziale. Un’alternanza di sensazioni, picchi e appiattimenti, un “gentile delirio” che risulta ben fatto anche se non di facile comprensione. 

di Daniele Catalucci 

https://www.loudd.it/recensione/anime-da-frutto/rastroni-_6653  

 

Johnny Marr, Fever Dreams Pts. 1-4 

Un disco all'apparenza confuso e squilibrato, che, ascolto dopo ascolto, si trasforma, palesando la sua vera natura di opera omnia, coinvolgente, ricca di idee e di ganci melodici. 

di Nicola Chinellato
https://www.loudd.it/recensione/fever-dreams-pts-1---4/johnny-marr_6601 

  

Diablo, When All The Rivers Are Silent 

27 anni di carriera, 22 dal primo album e 7 dal loro ultimo. I Diablo possono essere riconosciuti come uno dei nomi più importanti nella scena metal finlandese e, con l’odierno When All The Rivers Are Silent, il quartetto di Kalajoki non solo non perde nemmeno un grammo del suo smalto, ma raggiunge un livello di maturazione eccellente. 

di Stefano Valli 
https://www.loudd.it/recensione/when-all-the-rivers-are-silent/diablo_6627

 

 

Making Movies

Gabriele Mainetti, Lo chiamavano Jeeg Robot 

È un film di rottura questo Lo chiamavano Jeeg Robot, importante come conferma che i generi anche da noi si possono fare e pure bene. 

di Dario Lopez 

https://www.loudd.it/recensione/lo-chiamavano-jeeg-robot-/gabriele-mainetti_6666 

 

Gabriele Mainetti, Freaks Out 

Il cinema italiano ha bisogno di gente come Gabriele Mainetti, un ambizioso innamorato della settima arte che non si lascia imbrigliare dalla difficoltà del "fare cose" in Italia. Con Freaks out riesce a raggiungere quel senso di genuina meraviglia che sanno far nascere le favole, ma essendo molto meno pudico dei colleghi d'oltreoceano. 

di Dario Lopez 

https://www.loudd.it/recensione/freaks-out-/gabriele-mainetti_6667

 

Speaker’s Corner

Le interviste di Loudd, Due chiacchiere con... Tin Woodman 

I Tin Woodman sono una delle tante prove dell’esistenza, nel nostro paese, di un sottobosco straordinariamente vivo di band che propongono semplicemente la loro musica, fregandosene dei trend imperanti. 

di Luca Franceschini 

https://www.loudd.it/recensione/due-chiacchiere-con----tin-woodman/le-interviste-di-loudd_6652  

 

 

ReLoudd

Freddie King, Live in Europe-Hamburg & Bremen 1975 

C’era una volta un Re, un Re della chitarra, che ha appassionato e fatto innamorare dello strumento un numero indescrivibile di ragazzi, alcuni diventati poi incredibili musicisti virtuosi grazie al suo esempio. Dal trio delle meraviglie Beck, Clapton, Page ai fratelli Vaughan e Robben Ford, passando per gruppi fedeli al blues come Led Zeppelin e Allman Brothers Band, fino a band quasi insospettabili come Grand Funk Railroad e Creedence Clearwater Revival. Tutti, e parecchi altri, solo per lui, l’inimitabile Freddie King, impeccabile in studio e poderoso “on stage”. Riviviamo proprio uno dei suoi ultimi live, durante il tour in Europa del 1975, per non dimenticare una storia di fatica e sacrifici, che l’ha portato a essere un riferimento per chiunque abbia deciso di avventurarsi nel mondo delle sei corde. 

di Alessandro Vailati 

https://www.loudd.it/recensione/live-in-europe-hamburg--e--bremen-1975/freddie-king_6607  

 

 

Tracks

The Smiths, “Panic” 

Due minuti e venti secondi di leggerissimo jangle pop, che scatenarono numerose polemiche a causa di un testo accusato di razzismo. 

di Nicola Chinellato 

https://www.loudd.it/recensione/panic/the-smiths_6603