Review
Rosalìa, Motomami – Il Disco della Settimana
Motomami è il disco Pop del 2022 e questo sarà l’anno di Rosalia.
di Luca Franceschini?
https://www.loudd.it/recensione/motomami/rosala_6604
Placebo, Never Let Me Go
Dopo nove anni di silenzio, i Placebo tornano sulle scene con un disco meraviglioso, figlio dei nostri tempi bui e pervaso da vibrante ispirazione.
di Nicola Chinellato
https://www.loudd.it/recensione/never-let-me-go/placebo_6616
?
Marissa Nadler, The Wrath of the Clouds EP
The Wrath Of The Clouds è un EP che rende giustizia a quanto di bello pubblicato qualche mese fa da Marissa Nadler con l’album The Path Of The Clouds, accentuandone la bellezza.
di Daniele Catalucci
https://www.loudd.it/recensione/the-wrath-of-the-clouds-ep-/marissa-nadler_6595
Slash feat. Myles Kennedy & The Conspirators, 4?
Prodotto da Re Mida Dave Cobb, 4 è il miglior disco di Slash dai tempi dell'esordio solista datato 2010.
di Nicola Chinellato?
https://www.loudd.it/recensione/4/slash-feat--myles-kennedy--e--the-conspirators_6579
Set It Off, Elsewhwere
Cosa succede quando smetti di preoccuparti su chi dovresti essere o come dovresti suonare? Che ti colori i capelli di fucsia e verde (in una sobria tonalità al neon) e fai un disco variegato, pieno di tutti gli stili che ti piacciono, apparentemente allegro e spensierato ma con dei testi che invece non le mandano a dire. I Set It Off hanno ritrovato se stessi e la propria cifra e con Elsewhere hanno finalmente centrato il bersaglio.
di Laura Floreani
https://www.loudd.it/recensione/elsewhere/set-it-off_6605
Making Movies
Steven Soderbergh, Contagion
Con "Contagion" Steven Soderbergh prova a ipotizzare cosa sarebbe potuto succedere se l'umanità avesse dovuto affrontare l'arrivo di una pandemia globale, come questa si sarebbe potuta gestire lavorando sulle reazioni che le persone e i governi avrebbero adottato in una situazione per l'epoca nuova e potenzialmente molto letale.
di Dario Lopez
https://www.loudd.it/recensione/contagion-/steven-soderbergh_6572
Jason Reitman, Ghostbusters: Legacy
A guardare Ghostbusters: Legacy sembra davvero che la realizzazione di questo film sia stata prima di tutto una questione d'affetto, un amore sincero, misto a più di un pizzico di dolore, per qualcosa, ma soprattutto qualcuno, che purtroppo non c'è più.
di Dario Lopez
https://www.loudd.it/recensione/ghostbusters-legacy-/jason-reitman_6621
Joel Potrykus, Ape
Con Ape di Joel Potrykus sembra di tornare ai tempi di Clerks di Kevin Smith, a quel cinema indipendente americano fatto con pochissimi soldi, pochi personaggi, periferie urbane e situazioni strampalate o borderline.
https://www.loudd.it/recensione/ape/joel-potrykus_6571
Speaker’s Corner
Le interviste di Loudd, La scorciatoia verso la bellezza
“I vestiti della musica” e “L’altra metà del pop” sono due libri che trasudano passione e conoscenza, congegnati in modo originale e coinvolgente dal loro autore. Paolo Mazzucchelli ci prende per mano e conduce nel magico mondo delle copertine dei dischi, un universo parallelo che profuma di vita, dove ci è ancora concesso sognare.
di Alessandro Vailati
https://www.loudd.it/recensione/la-scorciatoia-verso-la-bellezza/le-interviste-di-loudd_6615
Live Report, Ibisco, Circolo Arci Bellezza, Milano - 01/04/2022
Per Ibisco è finalmente arrivato il momento del battesimo del fuoco anche in sede live. Un Arci Bellezza pieno di gente e un pubblico partecipe e preparato anche sui singalong. Promosso a pieni voti, soprattutto perché di concerti al momento ne ha fatti pochi e per il fatto che per gli artisti dell’ultima generazione essere convincenti dal vivo non è per forza di cose un obiettivo scontato da perseguire.
di Luca Franceschini
https://www.loudd.it/recensione/ibisco-circolo-arci-bellezza-milano---01-04-2022/live-report_6622
ReLoudd
Gábor Szabó, Spellbinder
L’odissea jazz di Gábor Szabó è fra le più sorprendenti che troviamo nella storia di questo genere musicale, da sempre resistente a una facilità di classificazione. Spellbinder, pubblicato nel 1966, ancora splende di luce propria, anzi il tempo e l’influenza esercitata su un ampio panorama di artisti gli hanno donato nuovi riflessi e brillantezza. Rianalizziamo, ma soprattutto riascoltiamo tale pregiata opera.
di Alessandro Vailati
https://www.loudd.it/recensione/spellbinder/gbor-szab_6568
Tracks
Jim Croce, “I Got A Name”
Non una semplice canzone, ma un inno alla vita, uno sprone a realizzare i sogni chiusi nel cassetto, orgogliosi del proprio nome e della propria passione.
di Nicola Chinellato
https://www.loudd.it/recensione/i-got-a-name/jim-croce_6580