I Chat Pile tornano con Cool World, un disco più vario e meglio prodotto del precedente God's Country, che, tuttavia, mantiene intatti l'impeto furente e la ferocia iconoclasta dell'esordio.
Lo squalo in copertina rappresenta in qualche modo un azzeccato biglietto da visita di questo nuovo capitolo nella discografia dei Right Profile. Il nuovo EP della band conferma il suono fortemente americano, a metà tra Punk e Indie Rock, costantemente aperto a influenze e suggestioni differenti.
Dopo cinque anni di silenzio, gli Opeth tornano con “The Last Will and Testament”, un concept album che rappresenta la sintesi perfetta delle diverse anime ed epoche della band, candidandosi a diventare uno dei possibili capolavori della loro già leggendaria discografia.
Malcolm John Rebennack Jr, in arte Dr.John, è stato una leggenda musicale di New Orleans e non solo. Le sue gesta al piano, le sue doti di songwriter hanno lasciato un'impronta indelebile nel mondo rock. Riappropriamoci di uno dei suoi ultimi lavori, "City That Care Forgot", disco incazzato e politico quanto mai attuale.
Thriller d'ambientazione spagnola più attento alla forma che non alla sostanza, ottimo ritmo che potrebbe essere anche sufficiente a mascherare la poca profondità dell'intreccio. Per una visione disimpegnata.
Una tocccante canzone d'amore, concepita durante il periodo più buio della vita di David Grohl
Persone felici che cantano dalle prime file i ritornelli assieme al gruppo sul palco. Questa la fotografia migliore di una band innamorata della propria musica, che ancora oggi suona come se fosse il primo giorno e che concepisce i concerti come una grande occasione di festa. Sabato sera al Santeria Toscana i Nada Surf e i supperter Lowinsky hanno dato gran prova del loro talento.
Dopo un silenzio durato cinque anni è tornato AYR?, un artista che, attraverso la sua musica, dà vita a un viaggio nell’immaginario. Mai come in questo caso, si tratta di un viaggio multidimensionale. "Unicorn", infatti, è una fiaba urbana caratterizzata da sonorità dream pop e glitch, uscito come singolo, video d’animazione e silent book. Ne parliamo direttamente con l'autore.
I sentimenti umani possono assumere molteplici declinazioni e nuove direzioni, e il nuovo album di Olden ne è la prova tangibile.
I Trash Boat realizzano quello che ad oggi si può definire il migliore album della loro carriera con Heaven Can Wait, un disco finalmente a fuoco ma che al contempo comunica con forza il caos, gli enigmi e la tortuosa mutevolezza di cui sono capaci questi ragazzi di St Albans.
La crisi economica del 2008 tocca anche la capitale del Giappone ormai aperta alle logiche disumane del capitale tipiche dell'occidente. Attraverso il privato della famiglia Sasaki il regista Kiyoshi Kurosawa ce ne mostra gli esiti infausti sulla società nipponica.
Atlas Obscura è il secondo capitolo del progetto Pon¥, un album che seleziona una serie di canzoni dalle provenienze più disparate, eterogenee per generi e autori, per dare loro una veste nuova, un misto di intimismo e estetica Lo Fi.
Il trio di Boston ci regala in una serata fredda e densa di nebbia, un caldo concerto coldwave. Al di là dell’ossimoro, è oramai assodata l’esistenza di una via al gothic pop di matrice statunitense. Dunque, perché non interessarcene?
Creatura del chitarrista Kalle Wallner, membro dei tedeschi RPWL, i Blind Ego fanno convivere la declinazione prog moderna della casa madre a un rock appassionato, viscerale e decisamente melodico.
Emma Nolde dà vita ad un disco di anima, carne e mondo, raccontando con la chirurgia dei grandi della necessità vitale di avere il nostro tempo come unica unità di misura delle cose, e, proprio per questo, di difenderlo con i denti. Perché, alla fine, nel rumore di fondo in cui ci perdiamo, conta solo “il tempo che ci vuole”.
Fuyumeku in giapponese significa “sentire l'inverno arrivare”, una sensazione malinconica e silenziosa che anticipa un cambiamento, ma è anche il nome un interessante duo dedito al post rock con venature psichedeliche, che qui ci racconta di musica e vita, tra atmosfere sospese e emozioni profonde.
Torniamo a più di vent’anni fa, nel 2003. Tre pezzi da novanta della musica brasiliana si incontrano. Il risultato è “Tribalistas”, uno degli album più sereni e gioiosi di inizio secolo, ma sempre con quel pizzico di saudade a carezzare le melodie.
Trent'anni dopo Jack Frusciante è Uscito Dal Gruppo, Enrico Brizzi riprende le fila della storia di Alex e Aidi, regalando ai lettori un romanzo appassionato, nostalgico, uno sfregio alla demenziale società odierna, traboccante di musica e sentimenti puri.
Come documentare un'assenza dolorosa se non con il ricordo, magari attraverso vecchi filmini di una vacanza di tanti anni fa? In un'opera almeno in parte autobiografica la regista Charlotte Wells confeziona un esordio magnifico capace di toccare il cuore e lasciare strascichi. Imperdibile.
Dietro un titolo solo apparentemente romantico, si nasconde in realtà la canzone più apertamente politica degli irlandesi Fontaines DC
Cupi e coinvolgenti, lugubri e mistici, gli svedesi Tribulation ammaliano con le eleganti missive dall’oscurità di Sub Rosa In Æternum, un album gotico dalle tinte quasi iniziatiche, infuso nel death metal e nel death rock ma con una piccola spolverata di darkwave vibes. Per chi ama il genere, una sublime sintesi di testi e arrangiamenti al contempo accattivanti e di classe.
Serata calda al Bellezza per il concerto di apertura della prima (mini) tournée dei MOOON in Italia. I tre ragazzi olandesi al momento sono uno dei gruppi di punta della scena neo (neo) sixties europea: un mix di beat, R&B e psichedelia, che non potevamo perderci.
Un disco furioso, una discesa negli abissi, la visione e pessimistica degli Human Impact, che fondono, in nove canzoni rumorose e senza speranza, l'essenza del noise e del post punk più aggressivo.
La musica di Vittorio Nistri e Filippo Panichi fluisce libera riuscendo a fondere le anime dei due artisti: la musica "tradizionale" da un lato e l'elettronica sperimentale dall'altra, fatta anche di numerosi strumenti autocostruiti. Il tutto accompagnato da una presentazione dettagliata e curatissima sin dal packaging di alta classe, che permette a chiunque desideri scivolare nella magia del mondo sonoro del duo di avere tutti gli appigli visuali, evocativi e cognitivi necessari per goderne a pieno.
Indie-pop, dance con influenze ambient, psichedelia… la definizione per la musica dei Black Solanas non è affatto semplice, ma le chiacchiere con Valentino Murru, deus ex machina della band sono state non solo piacevoli, ma anche foriere di una gran quantità di piccole chicche sul mondo della dance e della italo-disco. Quale modo migliore per iniziare ad affezionarsi a una nuova creatura musicale?
Sono passati ben otto anni in studio dall'ultimo disco dei canadesi Anciients, che tornano con un centratissimo filotto di canzoni prog metal fantasiose e suona come Dio comanda.
Un disco che, pur ricalcando una formula immutabile, porta a casa il risultato pieno, grazie anche alla sorpresa Emily Armstrong, degna sostituta del compianto Chester Bennington, e unica vera novità in un suono collaudatissimo.
Quattordici pezzi del leggendario Stevie Wonder riproposti in chiave personalissima da una serie di artisti in gran parte inaspettata. Riviviamo la magica storia di “Conception”, originale tributo al suo splendido repertorio, uscito vent’anni orsono.
Spigolatura è la ricerca minuziosa di cose rimaste in giro, qua e là, che meritano di essere raccolte e non disperse. La nuova rubrica di recensioni minimali curata dal nostro Stefano Nicastro. Il secondo capitolo è dedicato a produzioni italiane che spaziano su diversi generi musicali, dalla library, al post-rock, dall’indie pop, al modern classical, sino a giungere alla retro ’80.
Un romanzo minore, ma non per questo meno riuscito, che indaga sulle storture del sistema giudiziario americano
Dopo una partenza non proprio scoppiettante Denis Villeneuve riesce a confermarsi come la voce più interessante della fantascienza moderna e a trasportare su schermo un'opera titanica che sembrava inadattabile. E invece...
I'm Easy, scritta da Carradine, è una dolce ballata su un amore non corrisposto, che Robert Altman inserì nella colonna sonora di Nashville, trasformandola "nella supplica di un abietto narcisista".
I londinesi Tapir! hanno saputo dare nuova linfa all'indie folk con un disco d'esordio sorprendente. Siamo andati a sentirli dal vivo all'Arci Bellezza e abbiamo trovato esecuzioni notevoli e coinvolgenti, con le varie sfumature dei pezzi che vengono rese magnificamente, a dimostrazione dell'affiatamento e bravura dell'ensemble.
Warren Haynes è un artista molto concreto, solido e portatore di un’anima soul enorme. Un elemento che si rinnova anche sei suoi rari album solisti, come questo Million Voices Whisper, che rappresenta una sorta di viaggio senza meta tra il suo passato meraviglioso e un presente che non smette di regalare emozioni forti e vere.
Il Circolo Magnolia si è trasformato in un tempio del punk quando i Bad Nerves hanno portato il loro esplosivo live nel capoluogo lombardo. Con la loro energia travolgente e un sound che mescola frenesia e ribellione, la band inglese ha saputo riportare in vita l'essenza del punk in stile Ramones, regalando al pubblico un'esperienza unica e indimenticabile. Un concerto che ha catturato l'anima del genere, facendone rivivere l'adrenalina e l'urgenza.
In Live from The Ryman, Vol. 2, Jason Isbell & The 400 Unit offrono una performance straordinaria che trasforma i brani di Reunions e Weathervanes in versioni definitive, esaltando il talento e la versatilità della band e consolidando il suo status di punto di riferimento nell’Americana.
Sold out, band in forma smagliante e suoni splendidi, profondi e avvolgenti, per il live dei DIIV al Circolo Magnolia di Milano. Curiosi di sapere com'è andata? A voi il live report.
Con questo suo secondo film la regista sino-americana Kit Zauhar prosegue la sua disamina sull'incedere incerto delle nuove generazioni. Questa volta tutto in interno.
Attracted To Danger è l'ennesimo tassello di una discografia dalla caratura internazionale, un disco grintoso e al contempo melodico, che conferma lo straordinario stato di forma dei teutonici New Roses.
Aeroplanes arriva a quattro anni di distanza dall’EP e rappresenta il vero e proprio esordio dei Long White Clouds. Una proposta di indie rock derivativo ma decisamente efficace, con grande varietà nel songwriting, con brani che si muovono su spettri differenti, accomunati tuttavia da una freschezza inusitata e a un superbo dosaggio degli ingredienti melodici.
Quinto lavoro in studio del chitarrista degli Alice In Chains, I Want Blood è un disco cupo, plumbeo, duro come il metallo, vertice di una discografia che non ha mai dimenticato la casa madre.
In un mondo di copie e mode uno dei complimenti migliori da fare ad un artista rischia di essere "indefinito" e "inclassificabile". E' quello che abbiamo pensato del bellissimo disco di Francesca Bono, con cui abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere per approfondire al meglio genesi, collaborazioni e dettagli.
La magica Music Time Machine di Loudd ci riporta al 2003: Bill Callahan pubblica “Supper”, un album di canzoni perfette con un azzeccato mix di scrittura e suoni ad alto livello.
Anche in forma di sceneggiatura il Re è sempre il Re, qui costruisce un affresco collettivo molto indovinato che rimane vitale sulla pagina ma che purtroppo si perde un poco nella trasposizione per la tv. Quando si dice che "il libro è meglio"!
Un Polanski non esaltante per quello che si rivela essere "solo" un thriller ben confezionato se estrapolato dai riferimenti alla realtà sua contemporanea; un film dovrebbe sopravvivere bene comunque ai suoi tempi...
Uno dei singoli più venduti di tutti i tempi omaggia due iconiche figure del secolo scorso, scomparse prematuramente: Marilyn Monroe e Lady Diana
È il rumore di un lutto costante, quello che Cesare Basile sceglie come sfondo sonoro per raccontare il genocidio del popolo palestinese. Un rumore cieco, di crolli che ti lasciano senza fiato. Qua sotto si parla di questo, della ferita atavica della spartenza, ma anche di poeti, resistenze e del riuscire ad abitare i dolori degli altri, di quella cosa che forse si chiama pietà e che spesso basterebbe fosse umanità.
Giunto al terzo album solista, il cantante degli Alter Bridge sforna il suo disco migliore, una tirata rock potente, elettrica e gravida di tensione.
Un Arci Bellezza decisamente pieno quello per i Been Stellar, che, per quanto ancora giovani e inesperti, confermano avere tutte le carte in regola per poter diventare davvero grandi.
A distanza di ben 53 anni, tornano gli MC5, guidati da Wayne Kramer e Machine Gun, entrambi deceduti prima della pubblicazione, con un disco di rock potente, imbastardito da numerosi groove funky.
Jacques Tati interpreta per la seconda volta il personaggio di Monsieur Hulot questa volta alle prese con il contrasto tra la vita semplice di una volta e l'incombere della modernità in una Francia di fine anni 50.
Dopo quattro anni di attesa, i Touché Amoré tornano con Spiral in a Straight Line, un album che riflette profondamente su temi di crescita e resilienza. In questo nuovo lavoro, la band di Los Angeles continua a mescolare l'intensità del post-hardcore con influenze indie, esplorando nuove sonorità senza mai perdere la carica emotiva viscerale che li ha resi inconfondibili.
Un concerto di Elijah Fox dedicato all’improvvisazione pianistica. Una bellissima serata, con un Bellezza sold out e una platea finalmente, come si diceva una volta, “ricca di gioventù”. Tra momenti lirici, ragtime jazzistici e introspezioni sognanti, eravamo lì, contenti di esserci.
Pur restando ancorata al grunge e all'alternative rock anni '90, la creatura di Jason Slater muove un ulteriore passo in avanti nella creazione di un suono distintivo, grazie a un disco ispirato, scarno e diretto.
Nato durante le ore di un blackout, Fight The Real Terror è un disco dall'estetica disadorna eppure tracimante di autentica drammaticità, uno dei migliori della discografia di Shara Nova.
Il Novara Jazz Festival va solo ringraziato per averci preparato una serata così: con i bravissimi Spiralis Aurea Trio a non lasciare nulla al caso e con i monumentali The Necks, che hanno regalato improvvisazioni incredibili guidati solo da quella sorta di telepatia che solo chi suona insieme da così tanto tempo può essere in grado di esercitare. Incanto.
L'album d'esordio dei canadesi Boulevard, gioiello Aor dimenticato di una band che è durata il tempo di un respiro, lasciando ai posteri, però, grandi canzoni.
Un thriller sui generis, un romanzo magnetico che porta il lettore nel cuore della comunità chiusa e ostile di Ardnakelty, paesino irlandese la cui placida esistenza è in realtà segnata da odi, rancori e da una malcelata insofferenza verso lo straniero.
Splendida ricostruzione di un epoca e di un fatto storico adattato dal regista David O. Russell con qualche libertà. Confezione magnifica, cast splendido, anche se sulla sceneggiatura si poteva lavorare meglio.
Un grande classico di Neil Young, una canzone ambigua, che sembra parlare di femminicidio, o forse si riferisce alla lotta contro una dipendenza
Nel nuovo album Pitchfolk Stefano De Stefano consolida un ruolo del tutto personale nell’universo degli autori indie folk, regalandoci nove canzoni che evidenziano le qualità di un artista devoto a un’espressione musicale e vocale delicata e tuttavia consapevole e ferma.
Dopo quattro anni di silenzio, i newyorkesi Nada Surf tornano con quello che è il loro miglior disco dai tempi del celebrato Let Go.
In occasione dell'uscita dell'ultimo album, Steps, abbiamo avuto l'onore di fare delle meravigliose, sfaccettate e non banali chiacchiere con Luca di Mira (I Giardini di Mirò). A voi l'esito e la possibilità di calarvi, gradino dopo gradino, in questo denso, contaminato, elettronico ed elegante mondo sonoro.
Ultima opera di Paolo Sorrentino prima del grande successo de "Il divo" e della consacrazione internazionale del nostro regista oggi più rappresentativo, la sua opera era però ad altissimi livelli già da prima.
Solo poche scorie metal, nel nuovo album dei norvegesi Leprous, che rilasciano dieci canzoni di alt rock imparentato col prog, in cui l'uso dell'elettronica e la straordinaria voce di Einar Solberg risultano gli elementi immediatamente distintivi.
Delay on Landing è uno split tra Broomdogs e Carlo Pinchetti. Due amici, Pier e Carlo, che vivono la musica come passione, per cui si suona con le persone a cui si vuole bene, condividendo spazi, concerti e, perché no, canzoni. 4 brani, 2 amici e 1 grande grazie a uscite come queste e a gente come loro, che ci provano sempre, nonostante tutto. In coda, due video esclusivi e la possibilità di ascoltare l'EP in anteprima.
Serata super affollata di gruppi e pubblico al Bellezza, per il sottoscritto un “ritorno al passato” negli anni Ottanta, a partire dalla wave raffinata di Castelli, passando per l’EBM di Curses, per ricadere nei vortici gotici degli Starcontrol e riemergere ballando al future (o retro) italo disco dei Nuovo Testamento.
Sedici anni da 4:13 Dream e il doppio da Wish. È il 2024 e c’è un nuovo disco dei The Cure che domina la scena e anima la discussione tra gli appassionati della band di Smith e Gallup e non solo. E tutto ciò è meraviglioso.
Raffinato e coinvolgente, dopo una lunga gavetta David Gray riesce finalmente a toccare il cielo con un dito grazie a “White Ladder”: con il nostro Re-Loudd stavolta torniamo a inizio secolo, ma per questo disco il tempo non sembra essere passato. Rigodiamocelo, facendo scendere una lacrimuccia, in queste malinconiche giornate autunnali.
La disputa per un’eredità diventerà il pretesto per rompere il silenzio e riportare a galla una storia terribile, fatta di abusi e infanzia violata, che nessuno dei familiari ha mai voluto ascoltare veramente. “Eredità” è un romanzo che afferra alla gola, ma con dignità, senza che l’autrice trascenda mai nel patetico. Feroce e poetico allo stesso tempo.
Sydney Sibilia fa un altro centro nel suo "documentare" episodi pop della storia d'Italia raccontandoci il dietro le quinte della nascita di uno dei maggiori fenomeni musicali degli anni 90, quello degli 883 di Max Pezzali e Mauro Repetto.
Il ricordo di un amore collassato, un pugno di immagini dal passato, che suscitano lo struggimento malinconico per un lutto affettivo non ancora rimarginato
Dopo sei anni di assenza, gli Snow Patrol tornano con The Forest Is The Path, un nuovo disco di canzoni sincere, attraversate da riflessioni malinconiche e dense di struggimenti.
I Personal Trainer sono una delle band migliori attualmente in circolazione, per quanto riguarda l’Indie Rock di scuola americana, Con la loro formazione a sette invadono la Palestra Visconti de l'Arci Bellezza nella notte di Halloween, regalando agli astanti entusiasti e motivati un gran bel live.
I Before Bacon Burns realizzano il loro miglior disco con Persefone, un album Rock dalla connotazione Alternative, dove spiccano ritmiche fantasiose, continue alternanze tra piano e forte, pieno e vuoto, nonché melodie vocali sempre azzeccate. Unico difetto? Decisamente troppo breve!
Joker: Folie à deux divide pubblico e critica, Phillips abbandona la strada conosciuta per addentrarsi in territori altri e siglare (forse) uno dei film più intelligenti dell'anno.
Black Snake Moan è il progetto artistico di blues, folk e rock psichedelico di Marco Contestabile. Dopo un bel concerto a Lodi, chiediamo a Marco una piccola intervista, eccone i frutti.
A volte la musica trascende lo spazio e il tempo, permettendo alla psiche di viaggiare attraverso le emozioni. Il nuovo album del songwriter canadese Leif Vollebekk, Revelation, ne è la prova.
Concerto bellissimo quello all'Alcatraz, che conferma Kim Gordon come un’artista di statura enorme, anche solo per avere voglia di mettersi in gioco in questo modo, con un'incessante apertura alla sperimentazione e alla curiosità costante verso nuovi suoni.
L’artista canadese Tess Parks, di stanza a Londra, ritorna con il suo terzo album solista, Pomegranate. Ancora una volta l’amalgama tra dream pop, psichedelia “soffice” e voce fluttuante ed etera coglie il bersaglio sin dal titolo dell’album, dedicato ad un frutto tra i più belli e misteriosi: il melograno.
L'ennesimo grande album dei 40 Watt Sun, sei canzoni di struggente slow core, in cui il mood malinconico e depresso di Patrick Walker trova luce in melodie cristalline.
Dopo averli visti dal vivo, i Gurriers hanno convinto: ad oggi scrivono già meglio degli Idles e sembrano sulla via giusta per poter offrire performance altrettanto incendiarie. Con un click a voi il racconto della serata all'Arci Bellezza, compresa la performance degli autoironici opener Rude Cinno.
A più di vent’anni dalla sua uscita, riscopriamo il debutto omonimo dei The Music, un album in cui la parola magica è “naturalezza”.
Irvine Welsh ci riporta nella sua Leith dove per una volta non siamo a contatto solo con i suoi amati "spurghi di corea" in un romanzo che amplia la scrittura dell'autore scozzese anche a qualche nuova suggestione.
Il documentarista Michael Moore ci porta tra le pieghe peggiori di un sistema economico fuori controllo e, per come gestito oggi, meschino e ingiusto. Lo fa con la solita ironia che da sempre lo contraddistingue, pur non risparmiando niente a nessuno.
Scritta quasi interamente da Daron Malakian, chitarrista della band, Lost In Hollywood si scaglia contro l'accecante fascino di un quartiere che non mantiene le promesse, infrangendo le illusioni di quanti cercano fama e successo
La band di Portland torna con un suggestivo e divertente ibrido musicale, che fonde con maestria goth rock e metal, in un insieme dall'esuberante appeal melodico.
Può la musica rappresentare il mondo dell’arte? A volte alcuni quesiti hanno il potere di tramutarsi magicamente in affermazioni certe e l’esordio discografico di Alessio Zoratto ne è la conferma.
Fotografia di un momento di passaggio e della difficoltà di una generazione. La giovane regista Kit Zauhar con un buon film d'esordio contribuisce a mantenere vitale la corrente del cinema indipendente americano, quello fatto con quattro soldi e qualche idea buona e sentita.
St. Vincent regala al pubblico del Fabrique una serata danzereccia che presta poco il fianco al lato riflessivo, nonostante alcune ballate di notevole resa. Una nuova formazione già compatta e rodata e un sound, quello di Annie Clark, sempre inconfondibile. Una performance di prima grandezza che non può che lasciare dietro di sè fan entusiasti.
I Juniore tornano con un gran disco. Garage, Beat, Surf, Yé Yé music, con un french touch che si disperde su tutti i brani dell’album. Non avete letto da nessuna parte di loro? Ebbene, Loudd è fiero di presentarveli: buon ascolto.
Lo spettacolo dei Calibro 35 al Teatro Dal Verme è un'anteprima assoluta: dall'ultimo EP, alle esecuzioni inedite fino alle riletture del vecchio repertorio, tutte suonate entro una cornice dall'acustica perfetta per una performance che lo è ancor di più. Il progetto Jazzploitation ha qui avuto il suo culmine e questa è la cronaca della serata.
Ascolta i podcast di Radio Loudd e divertiti con le nostre trasmissioni a base di buonumore e tanta buona musica. Bastano due click per entrare nel nostro mondo. Enjoy!!!
LEGGIPersone felici che cantano dalle prime file i ritornelli assieme al gruppo sul palco. Questa la fotografia migliore di una band innamorata della propria musica, che ancora oggi suona come se fosse il primo giorno e che concepisce i concerti come una grande occasione di festa. Sabato sera al Santeria Toscana i Nada Surf e i supperter Lowinsky hanno dato gran prova del loro talento.
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