Un disco hyperpop sull'afflizione del lutto quello di Alan Sparhawk, il chitarrista dei Low, al suo primo album dopo la scomparsa della moglie. Un'esplicita rarefazione elettronica che sembra fatta apposta per amplificare il dolore, nonostante il tono apparentemente leggero. Un ascolto destabilizzante ad ogni nota; peccato per quel sovradosaggio di autotune che pare quasi alterare in modo irreversibile i brani.
Jennie Livingston ci porta nella New York degli anni 80 all'interno della comunità gay a prevalenza afroamericana e ispanica per esplorare il fenomeno vitale ed energico che prende vita intorno alle ballroom, sale dove competizioni di "ballo" diventano occasione di aggregazione e importante sottocultura destinata in qualche modo ad arrivare anche alle grandi platee.
La ricetta vincente dei pisani Wind Rose si chiama “dwarf metal”, ma il loro immaginario epico e fantasy si espande grazie al loro metal corale e festaiolo e a una “sensibilità marketing” che ha dato loro certamente una marcia in più. Trollslayer arriva per certificare la gloria di un gruppo che sta entrando di prepotenza nel gotha del metal di oggi.
Cosa accade quando una delle venue più storiche di Londra come il Roundhouse incontra una delle band più frizzanti del glam rock contemporaneo come i The Struts? Un live incendiario. Com'è andata? Ce lo racconta il nostro uomo sul campo.
Al secondo disco da solista, Aaron Frazer si distacca dalle più ovvie declinazioni soul, per abbracciare un taglio più moderno e un approccio più sperimentale.
Tra monumenti antichi e moderni, in bilico felice su riferimenti leggendari come Nina Simone e Amy Winehouse, sta trionfante una Lady Blackbird che nulla inventa ma tutto trasforma, grazie a una presenza scenica fresca e originale e un approccio vocale e musicale di grande classe. Il secondo album “Slang Spirituals” emoziona e sorprende, sparigliando un po' le carte in tavola.
Esce, rimasterizzato e con bonus, il settimo album in studio dei britannici Thunder, pubblicato originariamente nel 2005. Un disco di classic rock intenso e divertente, che merita di essere riscoperto.
Ultimo romanzo, incompleto e pubblicato postumo, imbastito da Francis Scott Fitzgerald prima della sua morte prematura. Un viaggio arguto e già ben cesellato nel mondo di Hollywood in compagnia di un produttore dedito completamente al lavoro. Qualcuno dice che Gli ultimi fuochi sia l'opera della definitiva maturità dello scrittore statunitense.
Per il suo ultimo film (per ora) Elia Suleiman continua a occuparsi della situazione palestinese, questa volta lo fa andandosene in giro per il mondo, prima a Parigi, poi a New York, sempre con il suo tono stralunato e ironico, ancora una volta affidandosi più alle situazioni che non alla parola.
Una canzone marcatamente politica, un attacco frontale all'allora presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan, resa celebre anche dal pirotecnico assolo del chitarrista Vernon Reid.
Una prestazione potentissima e senza sbavature per settanta minuti senza respiro quella degli Zeal & Ardor al Santeria di Milano. Una conferma soltanto che impreziosita dagli Amalekim, che prima di loro hanno realizzato un set meraviglioso, che fa sperare di poterli vedere presto in veste di headliner. Una serata osura, spiritual, estrema, scarna e spettrale.
Un pubblico su di giri e molto partecipante stupisce i Blackberry Smoke, che fortunatamente continuano a portare in Italia il loro ottimo Southern Rock e realizzano all'Alcatraz un gran bel live, che si tuffa spesso e volentieri tra i grandi classici della band.
A sei dal precedente The Persistence, i romani Kingcrow tornano con un nuovo entusiamante disco che fonde mirabilmente rock, progressive, elettronica e metal.
Senza Glenn Hughes, ma con il rientrante John Corabi, i Dead Daisies tornano con un disco di hard rock adrenalinico che non fa prigionieri.
Dopo Lost J. J. Abrams ci riprova e sforna, insieme a Kurtzman e Orci, un'altra serie infarcita di misteri e scarti dalla realtà come siamo usi a conoscerla. Non ficcante in tutti i suoi passaggi nonostante la buona qualità media, Fringe paga un poco l'eccessiva mole di episodi.
Dopo qualche anno, tornano i The Peawees con un nuovo album tutto da ascoltare. In attesa di sentirli dal vivo il 4 ottobre all’Arci Bellezza, abbiamo intervistato il leader storico del gruppo: Hervé Peroncini. Ecco le sue risposte “a tutto tondo”.
Tornano i Visions of Atlantis con il loro nuovo album Pirates II - Armada, lavoro che sarà accompagnato da un tour europeo in Autunno, che toccherà l’Italia il 19/10 (Legend Club, Milano) e il 25/10 (New Age, Roncade TV). Pronti a salpare per una nuova avventura?
Mind Burns Alive è il disco della svolta definitiva per gli americani Pallbearer, che stemperano le distorsioni doom degli esordi, attraverso un approccio più prog e una scrittura più morbida e melodica.
Di albe, tramonti, alternative rock, groove accattivanti, promesse di felicità e positività forgiata nella sofferenza. Con Sundiver i Boston Manor si tuffano nei primi raggi di una mattina dai tenui colori che odorano ancora di sogni e ombre alla ricerca del sole e noi non possiamo che metterci le cuffie nelle orecchie e tuffarci con loro.
Ascoltare queste bellissime reinterpretazioni evidenzia ancora una volta l’immenso talento e la contemporaneità di Buddy Holly. “The Crickets and Their Buddies”, ecco a voi un altro bellissimo disco da rispolverare.
Génie la matta è un romanzo duro, ma allo stesso tempo profondo e delicato, in cui il filo conduttore è l’amore sconfinato di una figlia per sua madre. Una lettura consigliata, ma tutt’altro che leggera, perché la Cagnati non fa sconti e soprattutto non utilizza filtri: il dolore delle protagoniste diventerà inevitabilmente anche il vostro.
Il regista finlandese Aki Kaurismaki per il suo lungometraggio d'esordio sceglie con coraggio di adattare il Delitto e castigo di Dostoevskij trasportando la vicenda a Helsiniki in epoca moderna e trasformando il celebre Raskol'nikov nel più compassato Antti Rahikainen.
Il Re Del Dolore altri non è che Sting, il quale scrisse la canzone in un momento particolarmente difficile della sua vita, in cui era in rotta di collisione con gli altri membri della band e aveva appena divorziato dalla prima moglie
A distanza di quattordici anni dal suo esordio solista, Julie Christmas torna con Ridiculous And Full Of Blood, un furente e inquietante disco di noise rock, destinato al novero delle cose migliori ascoltate quest'anno.
Un disco dal formato monumentale (18 tracce per 53 minuti di durata) e un’impostazione esplicitamente autobiografica attraverso l’utilizzo dell’inusuale metafora del ragno sparklemuffin porta Suki Waterhouse nel mondo del Pop. Un lavoro interessante e valido, che si muove su uno spettro di influenze e sonorità varie, piacevoli e sempre a fuoco.
Mel Gibson mette in scena la storia di Desmond Doss, obiettore di coscienza ed eroe dell'esercito U.S.A. durante la Seconda Guerra Mondiale esplorando ancora una volta il connubio tra uomo e fede al regista tanto caro.
Dopo quattro anni di assenza, tornano gli svedesi Blues Pills con un suono rinnovato, più solare e mainstream, ma non per questo meno avvincente.
Gli Arancioni Meccanici tornano con Movimento, una raccolta esaustiva dei singoli “post reunion” con l'aggiunta di un inedito, dove la ruvidezza Punk dei primi anni lascia il posto a un singolare incrocio di Funk e New Wave.
I bolognesi Km0, tra suggestioni chill out e movenze più vicine alla dance, ci ricordano come anche la musica più dance oriented possa essere di buona fattura e creata sulle basi di una cultura musicale ampia e onnivora. Qui le nostre chiacchiere con i disponibilissimi Pasquale e Jacopo, tra sogni, passioni, pratiche e realtà.
Dopo quasi venticinque anni, i The The tornano con un album di canzoni inedite. “Ensoulment” segna una vera e propria rinascita artistica per Matt Johnson, offrendo un perfetto equilibrio tra passato e presente. I temi, già esplorati in passato dal cantautore, trovano qui nuova linfa grazie alle esperienze profonde vissute negli ultimi anni.
Somewhere Far Beyond dei Blind Guardian è una delle pietre miliari del Power Metal, uscito nel 1992 e oggi pubblicato in versione Revisited, riregistrata da cima a fondo. Ripercorriamo insieme la sua storia, come si colloca all'interno della discografia della band e andiamo a capire in quali casi questa uscita merita decisamente l'acquisto.
Un romanzo breve, esile nella trama e semplicissimo nella prosa, ma così denso di emozioni da lasciare senza fiato.
Film d'inchiesta che riporta al cinema classico e che narra la storia vera della causa portata avanti dall'avvocato di Cincinnati Robert Billott contro le malefatte della DuPont, società chimica responsabile dell'inquinamento delle acque di una vasta zona del West Virginia.
Una canzone che nasce dai lutti vissuti da Ronnie Van Zant e Gary Rossington e che contiene un messaggio universale su ciò che davvero conta nella vita
City Lights , il nuovo album del progetto The Waeve, che vede intersecarsi il talento di Rose Elinor Dougall (voce e compositrice, ex Pipettes) e Graham Coxon (cantante, chitarrista e compositore dei Blur), è disco accuratissimo e a tratti davvero meraviglioso, che non ha paura a mostrarsi nudo nella sua spontaneità e trae forza dalla sua energia vitale, che quando incontra il talento del duo, s'innalza al cielo portandoci con sé.
La proposta ambient/elettronica/post-rock dei Trame, usciti da poco con il loro ultimo Together we rise per Overdub Recording, merita decisamente di non passare sottotraccia ma di giungere a quante più orecchie possibili degli appassionati del genere. Ci facciamo quindi una chiacchiera con la band.
L'esordio sulla luga distanza dei romani Life In The Woods esplora con talento e freschezza il classic rock anni '70.
La fantasia del regista giapponese Takashi Miike non conosce né confini né salute mentale. Yakuza Apocalypse è un oggetto indefinibile che potrebbe non piacere a molti ma che non manca di inanellare diverse sequenze di cui è impossibile non innamorarsi. Incatalogabile.
I Black Angels sono finalmente tornati a suonare in Italia e lo fanno con una data al Circolo Magnolia, dove rivelano ancora una volta il loro segreto: un incredibile impatto dell’insieme, riff ipnotici e acidi e psichedelia intrisa in ogni brano.
È possibile coniugare l’operetta e il jazz contemporaneo per poi rilegare il tutto (attraverso filamenti d’oro) con la cultura mitologica? Ebbene, l’artista e sassofonista Simone Alessandrini e i suoi dodici elementi, con il suo nuovo album Circe, è riuscito in questa magnifica impresa.
Grande show quello dei Fat Dog, che hanno incendiato la perfetta venue del Bellezza con quell’irresistibile mix di elettronica spinta e Post Punk che caratterizza la loro proposta. Uno show che ci ha donato per una sera l’illusione di essere in un club di Londra e ha visto sotto palco un pubblico magnifico che ha ballato e pogato come se non ci fosse un domani, per una serata tutta da ricordare.
Giunti all'ottavo album in studio, con Back With a Bang i tedeschi Kissin' Dynamite continuano a esplorare l'hard rock melodico anni '80 con risultati eccellenti.
Dopo due album in cui ha esplorato le profondità abissali del lutto (e uno dedicato alle pene del lockdown), con “Wild God” Nick Cave torna finalmente a galla, per testimoniare che cosa significhi trovare la luce in fondo al tunnel.
Dal momento della sua scomparsa, J.J. Cale ha lasciato un vuoto incolmabile. Ricordiamo la sua grandezza riappropriandoci di “Rewind”, un bellissimo disco di registrazioni inedite degli anni Settanta e Ottanta. Per non dimenticare.
"A Ovest dell'inferno" non sappiamo bene se si trovino dei racconti che meritino la lettura, ma la sua recensione è un'ode al "chi se ne frega" e non solo che non possiamo che consigliarvi di leggere.
Gli anni passano ma l'indole nostalgica dell'appassionato di cinema resta, ecco così che Tom Cruise, insieme a tutti noi, torna a volare riflettendo sul tempo che passa ma anche sul bisogno continuo di eroi e storie. Un ritorno decisamente riuscito.
Una struggente ballata per pianoforte, attraverso la quale la Keys punta il dito contro le violenze perpetrate dalla polizia nei confronti dei cittadini afroamericani
Prima di goderci il live dei Mudhoney al Santeria, per l'occasione meritatamente sold out, cogliamo l'occasione per salire sul tour bus di queste leggende precorritrici del grunge e farci una meravigliosa chiacchierata con il disponibilissimo Steve Turner. Cosa ci siamo raccontati? Com'è stato il concerto? A voi la lettura.
Ascolta i podcast di Radio Loudd e divertiti con le nostre trasmissioni a base di buonumore e tanta buona musica. Bastano due click per entrare nel nostro mondo. Enjoy!!!
LEGGICosa accade quando una delle venue più storiche di Londra come il Roundhouse incontra una delle band più frizzanti del glam rock contemporaneo come i The Struts? Un live incendiario. Com'è andata? Ce lo racconta il nostro uomo sul campo.
LEGGI