Proprio per questo il concerto dell’altra sera è stato così emozionante: è arrivato a poco più di un mese da un disco bellissimo e ha testimoniato lo stato di salute di un artista che è apparso finalmente pacificato con se stesso, emozionato per l’occasione, entusiasta di cantare queste canzoni davanti a gente che aveva voglia di sentirle, straordinariamente a proprio agio nel comunicare le proprie emozioni.
Coerenti, precisi, energici, positivi e convincenti. I Crancy Crock, con il loro “Mayday”, realizzano un punk rock solido e ottimamente prodotto, ben scritto e ben eseguito, composto e performato con passione ed energia, mostrando una capacità tecnica e una cura non scontata per l’italica offerta di punk rock. Lasciatevi sorprendere e siate pronti a premere il pulsante “re-play”.
In perfetto equilibrio fra elettronica e prog rock, The Quiet Rebellion Of Compromise indaga sulla mente con un pugno di canzoni cupe, malinconiche e cariche di pathos.
Commedia abbastanza divertente dove la risata però non parte mai liberatoria, diciamo che si sorride, ci sono diverse situazioni ben costruite, alcune buone trovate e dei buoni personaggi. Nonostante lo sviluppo sia canonico è innegabile come Noi e la Giulia tocchi i tasti giusti e indovini diverse sequenze, niente di davvero memorabile, ma rimane una piacevole commedia leggera.
"Are We Still In?" nulla aggiunge e nulla toglie a quanto già sapevamo di An Early Bird. L’artista napoletano padroneggia sempre a meraviglia il linguaggio dell’Alt Folk e può permettersi di non scandalizzare nessuno col suo essere derivativo, perché l’ispirazione con cui lo si ritrova ad ogni disco è sempre notevolissima. Nulla di più dell’ennesima conferma di un nome validissimo di cui dovremmo essere fieri, e scusate se è poco.
Un disco verace e appassionato, in cui i coniugi Jorgensen miscelano in perfetto equilibrio blues, rock, country e jazz con risultati brillantissimi.
Al quarto album in studio, Margo Price cambia ancora rotta, in nome di una versatilità che ormai l'ha definitivamente allontanata dalle proprie origini country.
Nessuno si sarebbe aspettato, undici anni dopo la pubblicazione dell’ultimo lavoro in studio A Bigger Bang del 2005, una nuova opera così “rivoluzionaria”, in un periodo dove ormai un gruppo musicale rimane a galla solo con singoli di successo e concerti: ma loro sono i Rolling Stones e se ne fottono di mode e luoghi comuni. Ecco quindi Blue & Lonesome, raccolta di brani blues registrata in presa diretta, energia e brillantezza allo stato puro.
"Io cerco per sempre un bivio sicuro" è la documentazione su disco di una delle quattro session aperte al pubblico realizzate da Marco Giudici alla Casa degli artisti di Milano e sembrerebbe far intravedere una piccola luce nel panorama incerto della scena musicale contemporanea. Ho chiamato Marco poco prima di Natale e abbiamo parlato di un po’ di cose, a voi l'esito delle nostre chiacchiere.
Una canzoncina pop rock semplice e orecchiabile, il cui testo, però, rievoca la sanguinosa guerra civile spagnola, Federico Garcia Lorca, Hemingway e il conflitto irlandese
Non è male questo Alta definizione, è un romanzo che si legge con piacere, una lettura abbastanza veloce nonostante le più di quattrocento pagine di testo, eppure manca di incisività, non si avverte quella capacità da parte di Wilson di lasciare qualcosa di duraturo, pur esibendo l'autore una buona prosa condita anche da qualche idea divertente.
Uscita da prendere per quello che è, un giocoso e gioioso omaggio al Natale in compagnia della banda più scalcagnata del MCU.
Un incredibile successo commerciale, scritto da David Paich, ispirato dal nome della ragazza di Steve Porcaro, ma cantata dal cantante Bobby Kimball.
Questa sera Steve Wynn ha davvero incantato. Dai vecchi classici dei Dream Syndicate alle chicche della sua interessante carriera solista, uno Steve rilassato e completamente a suo agio, visibilmente colpito dall’affluenza, regala al pubblico accorso all'Arci Bellezza un concerto sentito e ricco di racconti dei migliori retroscena dietro la nascita delle sue canzoni.
Prodotti da Eli Paperboy Reed, gli Harlem Gospel Travelers tornano con un vibrante disco di retro soul, allegro, fresco e divertente.
Un'ulteriore e dignitosa prova dgli Enuff Z'Nuff, che dopo il disco di cover beatlesiane dello scorso anno, tornano con una raccolta di brani inediti.
Una bellissima trasposizione della fiaba omonima di Dino Buzzati a opera di uno dei più importanti fumettisti e illustratori italiani: Lorenzo Mattotti.
Vengono dal Belgio, sono in cinque e nessuno di questi è italiano, solo la cantante ha origini e cognome italiano. Nonostante ciò, gli Ada Oda hanno esordito pubblicando un album post-punk cantato interamente in italiano.
Il terzo disco dei texani Fire From The Gods è un album di nu metal che imbocca troppo spesso la strada dell'airplay radiofonico per lasciare veramente il segno.
Dopo gli anni '60 passati sotto l'egida Motown, gli Spinners raggiungono il tanto sospirato successo passando all'Atlantic, con cui pubblicano I'll Be Yours, il loro più grande successo.
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LEGGIProprio per questo il concerto dell’altra sera è stato così emozionante: è arrivato a poco più di un mese da un disco bellissimo e ha testimoniato lo stato di salute di un artista che è apparso finalmente pacificato con se stesso, emozionato per l’occasione, entusiasta di cantare queste canzoni davanti a gente che aveva voglia di sentirle, straordinariamente a proprio agio nel comunicare le proprie emozioni.
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