Nel disco acustico “Make the Most of It”, i New Found Glory raccontano il periodo difficile vissuto dal chitarrista Chad Gilbert. Il risultato è una raccolta di canzoni tra le più emozionanti e catartiche della loro carriera. Peccato per la formula adottata, perché con maggiore coraggio l’album avrebbe potuto ritagliarsi un ruolo di primo piano nella loro sfaccettata discografia.
Il nuovo album degli O.R.k. guarda con decisione agli anni '90, fondendo con tecnica e inventiva, alternative, grunge e metal.
Una canzoncina semplice e sbarazzina, attraverso la quale Lauren Alaina omaggia le artiste che ascoltava alla radio quando era bambina.
L'arte della felicità è il primo lungometraggio d'animazione a cura di Rak, un discorso universale sul dolore della perdita, degli affetti, sull'accantonare le passioni di una vita e sugli antidoti ai quali si può ricorrere per non cadere nell'apatia, sullo sfondo di una Napoli inedita, piovosa e quasi apocalittica, ma immersa sempre in una musicalità avvolgente.
Sei racconti legati ai membri del fantomatico Club dei mestieri stravaganti, un'associazione per appartenere alla quale è necessario inventarsi un nuovo mestiere, che sia appunto stravagante, non praticato da nessun altro, e da cui guadagnare almeno una somma tale da potersi permettere una seppur minima sussistenza. Soluzioni bislacche e una acuta presa in giro del giallo classico da parte di Chesterton, quello stesso che molti di voi ricorderanno per l'autore dei gialli del Padre Brown.
Due belle chiacchiere con i Janismirror dove la sintesi è una sola: il Rock deve essere ad alto volume!
"Four" esce nel 1994 e scaraventa nel mainstream i Blues Traveler. Forse non è il loro album migliore, ma sicuramente rappresenta in maniera esaustiva il loro modo di fare musica, un intreccio di generi e vocazioni, collegamenti e pulsioni ad ampio spettro, che li colloca di diritto nel novero delle jam band.
"Gigi’s Recovery", ancora di più del pur bellissimo "When I Have Fears", è un lavoro che appartiene ad un genere e allo stesso tempo lo travalica, e come tale potrebbe riuscire a consacrare i suoi autori come una delle band più grandi e credibili della scena contemporanea.
Proprio per questo il concerto dell’altra sera è stato così emozionante: è arrivato a poco più di un mese da un disco bellissimo e ha testimoniato lo stato di salute di un artista che è apparso finalmente pacificato con se stesso, emozionato per l’occasione, entusiasta di cantare queste canzoni davanti a gente che aveva voglia di sentirle, straordinariamente a proprio agio nel comunicare le proprie emozioni.
Coerenti, precisi, energici, positivi e convincenti. I Crancy Crock, con il loro “Mayday”, realizzano un punk rock solido e ottimamente prodotto, ben scritto e ben eseguito, composto e performato con passione ed energia, mostrando una capacità tecnica e una cura non scontata per l’italica offerta di punk rock. Lasciatevi sorprendere e siate pronti a premere il pulsante “re-play”.
In perfetto equilibrio fra elettronica e prog rock, The Quiet Rebellion Of Compromise indaga sulla mente con un pugno di canzoni cupe, malinconiche e cariche di pathos.
Commedia abbastanza divertente dove la risata però non parte mai liberatoria, diciamo che si sorride, ci sono diverse situazioni ben costruite, alcune buone trovate e dei buoni personaggi. Nonostante lo sviluppo sia canonico è innegabile come Noi e la Giulia tocchi i tasti giusti e indovini diverse sequenze, niente di davvero memorabile, ma rimane una piacevole commedia leggera.
"Are We Still In?" nulla aggiunge e nulla toglie a quanto già sapevamo di An Early Bird. L’artista napoletano padroneggia sempre a meraviglia il linguaggio dell’Alt Folk e può permettersi di non scandalizzare nessuno col suo essere derivativo, perché l’ispirazione con cui lo si ritrova ad ogni disco è sempre notevolissima. Nulla di più dell’ennesima conferma di un nome validissimo di cui dovremmo essere fieri, e scusate se è poco.
Un disco verace e appassionato, in cui i coniugi Jorgensen miscelano in perfetto equilibrio blues, rock, country e jazz con risultati brillantissimi.
Al quarto album in studio, Margo Price cambia ancora rotta, in nome di una versatilità che ormai l'ha definitivamente allontanata dalle proprie origini country.
Nessuno si sarebbe aspettato, undici anni dopo la pubblicazione dell’ultimo lavoro in studio A Bigger Bang del 2005, una nuova opera così “rivoluzionaria”, in un periodo dove ormai un gruppo musicale rimane a galla solo con singoli di successo e concerti: ma loro sono i Rolling Stones e se ne fottono di mode e luoghi comuni. Ecco quindi Blue & Lonesome, raccolta di brani blues registrata in presa diretta, energia e brillantezza allo stato puro.
"Io cerco per sempre un bivio sicuro" è la documentazione su disco di una delle quattro session aperte al pubblico realizzate da Marco Giudici alla Casa degli artisti di Milano e sembrerebbe far intravedere una piccola luce nel panorama incerto della scena musicale contemporanea. Ho chiamato Marco poco prima di Natale e abbiamo parlato di un po’ di cose, a voi l'esito delle nostre chiacchiere.
Una canzoncina pop rock semplice e orecchiabile, il cui testo, però, rievoca la sanguinosa guerra civile spagnola, Federico Garcia Lorca, Hemingway e il conflitto irlandese
Non è male questo Alta definizione, è un romanzo che si legge con piacere, una lettura abbastanza veloce nonostante le più di quattrocento pagine di testo, eppure manca di incisività, non si avverte quella capacità da parte di Wilson di lasciare qualcosa di duraturo, pur esibendo l'autore una buona prosa condita anche da qualche idea divertente.
Uscita da prendere per quello che è, un giocoso e gioioso omaggio al Natale in compagnia della banda più scalcagnata del MCU.
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