Uno dei film meno lynchiani dell'intera carriera di quel geniaccio di David Lynch, un progetto che si rivelò parecchio complicato sia da imbastire che da portare a termine. Tuttora il Dune di David Lynch è considerato un progetto fallimentare e una delle opere più deludenti dell'intera filmografia del regista e, mi duole dirlo, non proprio a torto.
Ennesimo disco pescato dagli infiniti archivi di Neil Young, che recupera registrazioni risalenti al 2000, mai pubblicate e poi, in parte, confluite in "Are You Passionate?".
L'ennesimo live della premiata ditta della linguaccia, registrato nel 2003 al Madison Square Garden di New York.
Originale proprio in virtù di una predominanza della nota amara, Profumo di donna è un esito particolare all'interno del filone della commedia all'italiana.
I Dawes con “Misadventures of Doomscroller” abbandonano la loro confort zone classic rock ed esplorano nuovi territori musicali come il jazz, il progressive e la fusion.
Un appassionato omaggio al soul anni'60, tanto prevedibile quanto divertente.
Una canzone d'amore per Maxine Feibelmann o un omaggio alla terra di California? La storia di Tiny Dancer, un classico del repertorio di Elton John, che conquistò il successo commerciale più di trent'anni dopo.
"La promessa" è uno di quei film che non riescono a entrare nell'empireo dei memorabili. Per gli amanti del poliziesco e del thriller, però, "La promessa" rimane ancora oggi una visione più che dignitosa, un film che si concentra più sull'ossessione del suo protagonista che non sul caso in sé, cosa che aiuta a far emergere il film dalla media, o dal cesto dei dvd a un euro, se preferite.
I Wanderers, targato 1974, è il romanzo d'esordio di Richard Price, forse più noto come sceneggiatore assieme a Scorsese. Il libro racconta le storie dei giovani abitanti del Bronx dei primi anni Sessanta, quelle di una delle gang che popolavano il quartiere, tra lotte violente, scherzi, famiglie, amori, amicizie e paure.
“Fosse stato per me, non avrei proprio creato il tempo. Avrei creato dei periodi dove consumarsi o redimersi senza avere problemi di orario”. (G. Zuccarino)
Il terzo album dei Santana, “marchiato” con il III per distinguerlo dal selvaggio esordio del ’69, è di una bellezza sfrontata. Il gruppo è ben amalgamato e suona fluido, senza remore, veleggiando verso ritmiche oscure ma intriganti, aggiungendo un che di misterioso ad un groove malizioso e a tratti piacevolmente inquietante.
I padrini del post-harcore Alexisonfire tornano con “Otherness”, il loro primo disco di inediti da tredici anni a questa parte. Sulla carta un vero e proprio azzardo, ma se c’è una reunion che ha artisticamente senso, è proprio quella di questi cinque folli canadesi.
Dopo gli ultimi concerti annullati a causa di danni alle corde vocali di Eddie Vedder, i Pearl Jam sono tornati a suonare dal vivo nella loro ultima data del tour europeo 2022, allo Ziggo Dome di Amsterdam, in apertura gli Shame. In prima linea il nostro Luca Franceschini, che ci racconta com'è andata in uno dei suoi Audio Report.
Non saprei bene se dire che per chi scrive questo Thor: Love and Thunder sia stata una delusione renda bene l'idea delle sensazioni suscitate dal film. Avendo preso l'impegno di parlare di cinema il più seriamente possibile, sempre senza essere troppo seriosi, si cerca di non scrivere cose come "il film è un immenso cacatone". Occorre quindi trovare altre parole per dare dignità a un prodotto che in realtà non è che ne mostri poi tantissima.
Non lasciatevi influenzare dai quattro singoli che hanno anticipato il nuovo disco. “Life Is Yours” non è solo un validissimo album pop ma anche l’opera matura di una band in grado di rinnovare ancora la propria musica, mantenendo inalterata l’originalità artistica degli esordi.
Nonostante qualche difetto e l'eccessiva lunghezza della scaletta, i Journey tornano, dopo undici anni, con un disco che non deluderà i fan di vecchia data e che contiene anche momenti all'altezza del loro glorioso passato.
Ousmane Sembène è stato uno dei cineasti più importanti del continente africano. "Il carrettiere" e "La nera di..." raccontano la vita della povera gente a Dakar e in Senegal con piglio neorealista, mescolando vita privata, condizioni sociali e di vita e le conseguenze del colonialismo francese.
Sabaka Hutchings se ne sta comodamente sul lato sinistro del palco, soffiando nel suo sassofono quasi ininterrottamente per un’ora e mezza e tirando fuori tutta quella meraviglia sonora per cui è giustamente da anni uno dei più apprezzati musicisti della scena Jazz contemporanea.
I Le Lucertole vengono da Rimini e hanno deciso che la loro missione sarà quella di “salvare il Pop italiano”. Già nel titolo dell'album, "I ragazzi coi gomiti sui tavoli", sono una perfetta rappresentazione di quella Generazione Z da cui provengono e che raccontano, con attitudine cazzara e ironica, ma anche con una capacità di scrittura e una potenza espressiva notevoli.
Con qualche piccola digressione verso nuove forme espressive, gli ausraliani RBCF continuano a proporre il loro jangle pop dall'alto contenuto melodico.
Quella che per lungo tempo è stata ritenuta una pimpante canzone d'amore, parla invece del rapporto di Paul McCartney con la marijuana
Phantom Blues è un album intenso e divertente, che permette a Taj Mahal di ripartire dopo un lungo periodo oscuro. La forza del blues si sprigiona in una serie di brani che si immergono con spensieratezza nel Boogie-Woogie, nel Boogaloo e attingono pure dal funk, offrendo una visione completa delle qualità dell’artista americano. Un uomo nel quale, fin da giovanissimo, scorre tumultuosamente l’amore per la musica: una passione che diventa la motivazione più importante della sua vita.
Arrivare in fondo a “Hellfire” è faticoso, uscirne vivi è un’impresa, e possiamo anche discutere se sia un capolavoro o una cagata pazzesca, se “Schlagenheim” aveva ben altre attitudini, se acquistando una copia del disco il rischio è che si riproduca in casa come Alien, saltando fuori dalla pancia della gente.
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