Sorcerers Laughing Out In The Heat è il nuovo lavoro dei Marcel Gidote’s Holy Crab, gruppo di rock progressive jazz dalla Repubblica Ceca. Un album eterogeneo e piacevolmente intrigante, che ci guida in un viaggio sperimentale e appassionante.
L’unica data italiana dei Sisters of Mercy si è tenuta al Castello Sforzesco di Milano, venue che ben si sposa alle atmosfere del gruppo britannico. Sulla scorta del titolo del loro primo album “First, and last and always”, questo live report è quasi più un memoir, tra il doveroso riconoscimento dell’importanza della band (perlomeno, ma non solo, nell’ambito gothic) e di un “eterno presente che capire non sai”, con una chicca finale.
Un disco furbissimo e smaccatamente mainstream, in cui l'urgenza e l'aggressività dell'hardcore scompaiono in favore di un pop punk prevedibile e senza mordente.
Goran Bregovic si presenta con la sua The Wedding and Funeral Band e regala una serata di festa all'insegna di balli, canti e commistioni di ogni genere: di lingue, culture, pensieri e persone di ogni foggia, tutte unite sotto un unico cielo di colori e suoni, testimoniando un vivido, allegro e commovente senso di fratellanza. Qui bellissimo racconto e le suggestive fotografie della serata.
Con The Price of Admission, i Turnpike Troubadours firmano il loro disco più personale e coeso, con la maturità e la consapevolezza di chi non ha più nulla da dimostrare.
Nel 2002 Don Nix, uno dei padri del rock blues recentemente scomparso, riusciva finalmente a rileggere il suo leggendario songbook con una band da sogno. Andiamo a rivivere quella pubblicazione con la magica macchina del tempo di Re-Loudd.
Roddy Doyle abbandona (anche se non completamente) il suo tono da commedia ironica per concentrarsi sulla Storia della sua Irlanda, mischiando personaggi di fantasia a uomini storici, raccontando l'indipendenza dagli inglesi senza far sconti a nessuno, nemmeno a quelli che avrebbero dovuto essere gli eroi della Patria.
Palma d'oro per il maestro del cinema iraniano Abbas Kiarostami, ideale maestro della freschissima Palma d'oro Jafar Panahi. Il sapore della ciliegia è l'opera più celebre dell'autore, non necessariamente la meglio riuscita.
La storia di Wannabe delle Spice Girls, che fu definita da uno studio scentifico la canzone di successo più orecchiabile di sempre.
Something Soft è una carezza in un pugno, anzi no, un pugno e basta.
Un Morrissey in splendida forma, nella voce e nell'umore, incanta l'Anfiteatro del Vittoriale, regalando anche più brani degli Smiths del previsto. Set list variegata e band capace di un lavoro egregio fanno scorrere il tempo anche troppo in fretta. Qui il racconto di un live che potrebbe dirsi superlativo.
Dopo il capolavoro d'esordio, the Approbation, uscito due anni fa, i norvegesi Avkrvst centrano il bersaglio anche con questo nuovo Waving At The Sky, più cupo, meno melodico, ma egualmente elettrizzante.
Uno dei film dal piglio più tragico del maestro Ozu. La serenità del regista giapponese viene scossa dai temi forti affrontati, con la solita maestria, in questo Crepuscolo di Tokyo. Ultimo film girato in bianco e nero dal regista.
Mi hanno detto che Ozzy Osbourne è morto. Sapevamo sarebbe accaduto, ma non così presto. Le lacrime che arrivano veloci mi fanno pensare che sia tutto reale. Ma poi penso: una leggenda così trasversale e controversa, non potrà morire mai veramente. E allora, facciamolo parlare ancora.
Mr. John Lydon fa a tutti una lezione di punk e di post punk, nella splendida cornice dell'Arena del Mare del Porto di Genova. Una variopinta umanità è giunta a salutare questa ciurma di pirati e i PiL se lo meritano, sorprendendo dal vivo con un'energia invidiabile. Qui il racconto di una serata da cui non si può che uscire felici.
Tre ore di musica, teatro, parole e corpi in movimento. Euforia, sudore e lacrime, scagliate sul palco e tra il pubblico. Questa l'ultima data del mini tour dei Tamango. Una fotografia sincera di una generazione e non solo. Un'esperienza unica e irripetibile di post-concerto.
A tre anni da We, gli Arcade Fire tornano con Pink Elephant. Non un disco di redenzione, ma una lunga seduta di autoanalisi in cui Win Butler e Régine Chassagne tentano di parlarsi, senza mai riuscire davvero a comunicare. Il risultato è un’opera affascinante, a tratti frustrante e disperatamente umana, più coinvolgente da analizzare che da ascoltare.
Il nuovo EP di Tash Sultana è una finestra aperta sull' anima dell'autrice australiana, tra il desiderio di non abbandonare le proprie radici e la naturale pulsione in avanti verso la propria maturità artistica.
Dalla chaise longue alla sdraio: Moisturizer è un disco per l’estate, perfetto per le vostre vacanze indie-rock. Dodici trascinanti tracce che riescono nell’ardua impresa di superare, in bellezza, il disco d’esordio.
Dopo undici anni, Idol torna a pubblicare un disco vero e proprio, che non rinuncia alla consueta formula pop rock e si avvale del contributo di tre ospiti femminili di livello.
Nashville, registrato in soli otto giorni a casa del produttore Buddy Miller, segnala un meditato ritorno al country del Re del rock & soul. Un altro piccolo capolavoro nascosto da riascoltare a quasi ormai vent’anni dalla pubblicazione.
I Linfa sono un “trio rock alla vecchia maniera” di Monza. Abbiamo scambiato qualche battuta con Simone Gastaldin (chitarra), Giorgio Taliento (voce e basso) e Gianluca Sica (batteria), che apriranno il 3 agosto ad Assisi per gli Afterhours insieme agli Aimless.
Un libricino di poco più di cento pagine, un racconto meritorio che riflette, con qualche ovvietà, sul vero senso dell'esistenza.
Triangolo sentimentale tra un uomo e due donne. A complicare le cose il fatto che Isabel e Ariane siano sorellastre. Una delle prime opere della regista tedesca Angela Schanelec, una delle iniziatrici della Berliner Schule.
La più famosa hit dei Chicago racconta di una storia d'anore al collasso, e fu plasmata dalla maestria di David Foster, geniale compositore e produttore canadese, vincitore di ban 16 Grammy
Fan del Metal e del Rock old school e stufo di finire sempre con il pagare un sacco di soldi per festival in cui vedi i tuoi idoli dal maxi schermo? Prova il Luppolo in Rock. Il festival cremonese e tutti i comfort e prezzi onesti, oltre a una line up a prova di fan. Abbiamo partecipato alle prime due giornate e qui trovate il racconto.
I Forth Wanderers riemergono dopo un lungo silenzio per raccontare storie di desiderio e amore, facendo i conti col proprio lato fragile. The Longer This Goes On è ispirazione per spingere i sogni a spaziare ancora più in avanti nel futuro .
Un disco denza filler, il secondo lavoro dei Durry, dove i fratelli Austin e Taryn confermano la loro capacità di produrre piccole hit di indie rock e power pop. This Movie Sucks è maturo, lucido, definito e potenzialmente mainstream, in attesa solo che nuove e ulteriori orecchie si innamorino di loro.
Gli Aimless hanno da poco pubblicato il loro secondo EP, Stain. Abbiamo voluto conoscere meglio Emanuele Rinarelli (voce e chitarra) e Jacopo Ghiringhelli (batteria). Il duo monzese ha già un sound e un’identità ben riconoscibili e aprirà per gli Afterhours il prossimo 3 agosto ad Assisi, insieme ai Linfa.
Musical atipico per Jacques Demy, che espunge dal film i numeri danzanti e cesella una triste storia d'amore tutta cantata per un esito originale e che si ricorda ancora oggi.
Il ritorno di Bill Callahan in Italia dopo 10 anni, in uno degli stage più suggestivi della Capitale, per un viaggio emotivo attraverso l’America di tutti i giorni. Poesia esistenziale per anime sensibili. In chiusura, le suggestive fotografie di Matteo Nasi.
Primo lavoro di lungo respiro per la band padovana sotto contratto con la Go Down Records, un terremoto di creatività senza tregua per 10 tracce di ottimo livello e dal respiro internazionale.
Il primo concerto italiano di Brandi Carlile, in una cornice mozzafiato come l’Anfiteatro del Vittoriale, è un sogno ad occhi aperti che non avremmo mai sperato di poter vedere. A voi il vivido racconto della serata.
Quinto album per il due londinese che continua a proporre, senza nostalgia ma con una freschezza inusitata, una miscela calda, avvolgente e divertita di yacht rock, funky e blue-eyed soul.
Si sapeva che l’unica data italiana del tour mondiale degli Iron Maiden sarebbe stata un’occasione speciale per festeggiare il cinquantennale del gruppo inglese e che alcuni dubbi sull’attuale formazione sarebbero stati risolti oppure confermati. Di sicuro è stato un evento speciale.
I Kokoroko superano la loro matrice afrobeat per immolarsi completamente a un raffinato R&B dalle marcate influenze funky e acid-jazz anni 90 ma, allo stesso tempo, dichiaratamente all’avanguardia.
Il cantante e chitarrista degli Almighty e dei Black Star Riders torna con un nuovo album solista, l'ottavo, composto da dieci canzoni di rock sanguigno e autentico.
Grazie alla nostra macchina del tempo torniamo nel 1970, dove in un piccolo negozio, il Mr. Breadsounds' Vinyl Shop, potrebbe esserci consigliato il nostro disco della vita. Siamo pronti a consacrare la nostra vita nel nome del rock? Forse i Deep Purple possono darci una mano a decidere.
Aglio, menta e basilico è un piccolo libricino che, con il suo titolo e il turchese della copertina, fa pensare alla spensieratezza dell’estate e a quel Mediterraneo che Izzo amava tanto. Pubblicato dopo la sua morte, ha il sapore di un dono dell’autore ai suoi lettori. Come fosse una carezza.
Film osteggiato fin da prima della sua uscita e martoriato in seguito dai tagli televisivi, temi per l'epoca scabrosi per una pellicola che scava nel torbido del mondo sadomaso omosessuale (senza nessun intento di condanna) e nella confusione dell'animo umano. Un giovane Al Pacino protagonista assoluto.
Uno dei nove singoli tratti da Play, capolavoro di Moby datato 1999, che passò alla storia anche per il geniale video diretto da David LaChapelle
Tre palchi, un giardino incantato e artisti italiano e stranieri che suonano live. Questo è per noi un bel festival estivo e ringraziamo il Magnolia per questo. Qui il racconto dei bellissimi concerti di Il Mago del Gelato, Yin Yin e Notwist.
Meritatissimo sold-out per Beth Gibbons alla Triennale di Milano, nell’unica data italiana del suo tour. Un concerto breve ma intenso, dalla forte portata emotiva per nostalgici e non. (servizio fotografico a cura di Domenico Aprile)
Eugenio Finardi è stato e rimane anche oggi, una voce unica unita a una scrittura sensibile e mai banale. Forse non è più tempo di musica ribelle, ma “Tutto” si propone come un testamento sonoro che suona modernissimo. Tra nostalgia e innovazione, questo non è un disco qualunque e non lo sarà mai.
Skeletá è l’album più introspettivo dei Ghost, ma non per questo il più oscuro. Con indosso la maschera di Papa V Perpetua, Tobias Forge guida l’ascoltatore in un viaggio tra le nebbie dell’AOR anni Ottanta, dove l’ironia lascia spazio alla verità e il fumo si dirada quel tanto che basta a far vedere il fuoco.
Prima opera a seguire il capolavoro "Viaggio a Tokyo", con "Inizio di Primavera" Ozu focalizza la sua attenzione alla crisi della coppia e su quella del lavoro a salario. Attualissimo ancora oggi.
I Just Want To Be A Sound rappresenta una svolta decisa nella carriera dei berlinesi Kadavar, un disco orecchiabile e virato al mainstream, ma che palesa qualche incertezza in fase di scrittura.
Tornano i norvegesi Oak, riproponendo la stessa formula di The Quiet Rebellion Of Compromise, quella di un progressive moderno punteggiato di elementi classici e avvolto da calda elettronica.
Dall’incontro inaspettato tra Giovanni Truppi e il collettivo Thru Collected viene partorito THRUPPI: un album istintivo, fluido, in continuo movimento. Due generazioni si incrociano per tracciare una carta geografica, sonora e sentimentale, che comincia all’ombra del Vesuvio, in una Napoli malinconica e pulsante. Un cantiere musicale aperto, vivo, pronto a espandersi in ogni direzione. O che forse, una direzione precisa, non la vuole avere.
Se dovessimo elencare le tracce migliori di Superposition, il nuovo album dei Torul, sarebbero “Dancers in The Dark”, “Wish Upon a Star”, “Messianic” e “On My Way”. Si tratta di un lavoro equilibrato ed elegante, che può invogliare gli ascoltatori ad addentrarsi nelle atmosfere musicali del trio lubianese.
Questa settimana grazie a Re-Loudd riviviamo la storia di “Living on the Outside”, un disco importante per capire l’evoluzione sonora dell’indimenticato Jim Capaldi.
Lo stupefacente esordio di Colin Walsh, amalga perfetta fra romanzo di formazione e palpitante thriller
Nella sua Ascoli Piceno il regista Giuseppe Piccioni ambienta un melò in costume che tratteggia due bei personaggi e un'Italia avvinta dalla crescente piaga fascista, un bel film spinto anche dalla bella prova dei due protagonisti: Benedetta Porcaroli e Riccardo Scamarcio.
Una delle canzoni più famose dei Fleetwood Mac, una ballata senza tempo, introspettiva e struggente.
Siamo andati a sentire i Viagra Boys nella loro unica data italiana, al bellissimo Flowers Festival di Collegno. Accompagnati in apertura dai sempre ottimi Tre Allegri Ragazzi Morti, la band svedese non fa che conquistare nuovamente anche i cuori di chi è già stato convertito. A voi il report della serata.
Il Comfort Festival ci ha deliziato ricordandoci quanto può essere "confortevole" e di qualità un festival curato e pensato su misura per chi ama la musica. Se ancora siete indecisi se partecipare a una delle prossime date comprate immediatamente il biglietto, nel frattempo, godetevi il racconto della prima giornata con niente meno che Warren Haynes e Ana Popovic.
Vedere i CCCP dal vivo è sempre un'esperienza che vale la pena fare. Un pezzo di storia, uno spettacolo antico, ma con spunti di attualità che trovano ancora la loro collocazione nella nostra contemporaneità. "Tra passato, presente e futuro, in fedeltà, la linea c’è”".
Umorismo scomodamente onesto per una collezione di istantanee da un mondo disperato. Viagr Aboys è l’ultima fatica della band svedese, dove riderete su ogni canzone, fintanto che non vi accorgerete che ogni storia, ascolto dopo ascolto, diventa sempre più una serena tragedia o un orrore quotidiano. Assurdo, inquietante, toccante e fragile.
Tante band in una, ma non è una questione di personalità multipla. Gli Activity confermano il loro sound in ogni traccia del loro terzo lavoro, mettendo ancora le molteplici anime della loro ispirazione al servizio di uno stile inconfondibile e unico.
La band padovana non sbaglia un colpo anche con questo nuovo The Spin, meno impegnativo e più immediato rispetto ai dischi precedenti, ma egualmente bello.
Anche l’Indie Folk ha fatto cose buone, tutto sommato, e una di queste sono probabilmente gli Mt. Joy. Per ora sono un fenomeno principalmente americano, ma se ascoltando Hope We Have Fun vi divertirete anche voi, magari diventeranno un piccolo fenomeno europeo prima di quanto non si pensi.
Loudd per questa volta esce dai canoni consueti per indagare uno dei grandi eventi per eccellenza del panorama italico: un concerto di Vasco allo stadio. Il nostro "antropologo per un giorno" ci accompagnerà nel viaggio e a conclusione potrete godere anche delle fotografie del nostro Gianluca D'Alessandria.
Sono passati ben ventiquattro anni dal loro ultimo disco in studio, ma i Pulp sono più in forma che mai. More è un gioiello pop, profondo, riflessivo e maturo, paragonabile per qualità di scrittura ai momenti migliori della loro carriera.
Irregolari, imprevedibili, Intramontabili. I CCCP annunciano la loro “Ultima chiamata”, rifanno i conti con la loro storia e gettano il loro sguardo anche sul presente che capire non sappiamo.
Al secondo disco, gli svedesi Streetlight calano il poker sul tavolo dell'Aor, grazie a una scaletta pressochè perfetta, zeppa di nobili rimandi al passato e ritornelli uncinanti.
Moonlight Whispers, realizzato nel 2001, è un disco di rara intensità espressiva quanto mai attuale in questi momenti di disequilibrio mondiale, ove chi comanda sta distruggendo ogni tentativo di integrazione dopo aver precedentemente imposto a suo modo e vantaggio una globalizzazione senza freni.
Il regista veneto Andrea Segre riesce a non compilare una sterile agiografia su uno dei politici più amati della nostra Storia politica, tratteggia invece uno spaccato di un'epoca in cui la politica era ancora vissuta dalla collettività come speranza, sogno, partecipazione e unità.
Una canzone cupa e depressa, che diede agli Staind, dopo cinque anni di carriera, l'agognato successo commerciale.
L'imperdibile ritorno in Italia dei The The è avvenuto nella migliore cornice possibile, quella dello splendido Anfiteatro del Vittoriale. La band è elegantissima anche dal vivo e Matt Johnson esibisce anche una magnifica prova vocale, densa di un'espressività raffinata, perfetta per i testi che racconta ad un pubblico rapito.
Ascolta i podcast di Radio Loudd e divertiti con le nostre trasmissioni a base di buonumore e tanta buona musica. Bastano due click per entrare nel nostro mondo. Enjoy!!!
LEGGIL’unica data italiana dei Sisters of Mercy si è tenuta al Castello Sforzesco di Milano, venue che ben si sposa alle atmosfere del gruppo britannico. Sulla scorta del titolo del loro primo album “First, and last and always”, questo live report è quasi più un memoir, tra il doveroso riconoscimento dell’importanza della band (perlomeno, ma non solo, nell’ambito gothic) e di un “eterno presente che capire non sai”, con una chicca finale.
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