La vita è piena di contraddizioni e i Ganser confermano di avere idee molto chiare sul modo più efficace di esorcizzarle.
Un vero artista crea l’attimo ed Ermanno Valeriano, volto dietro il progetto The Same Stars, con A Forever Home ha colto l'occasione di portare a compimento un’opera di rara tessitura artistica, di quelle che lasciano la scia come le comete, altalenandosi tra i molteplici stati d’animo che attraversano il nostro essere umani.
Il regista thailandese Apichatpong Weerasethakul prosegue il suo percorso all'interno di un cinema enigmatico e spirituale che cerca di connettere l'uomo a ciò che gli sta attorno, a ciò che era prima, a ciò che sarà dopo.
Disco della rinascita e del cambiamento, Idols vede Yungblud cimentarsi con un suono pop rock derivativo, declinato però con un entusiasmo e una veracità che lasciano il segno.
Alla moda della letteratura del Settecento, Loudd arriva alla seconda puntata della rubrica di interviste come resoconto di viaggio tra le etichette fonografiche italiane. Nella seconda tappa incontriamo Cassis Records, un contenitore di musica strumentale di artisti italiani che odora di Mediterraneo.
Dopo trent’anni di carriera, i Deftones tornano al loro meglio con Private Music. Il decimo album della band di Sacramento fonde pesantezza e delicatezza, alternando aperture melodiche a esplosioni sonore, e conferma che, nel 2025, Chino Moreno e compagni non sono mai stati così in forma.
Double Infinity è un disco che si interroga sul rapporto tra mortalità e desiderio di essere amati, approdo sospirato di un percorso faticoso, che riconferma i Big Thief tra i nomi migliori del panorama Indie Folk, nonché una delle più importanti all’interno della scena indipendente.
Changeling è il nuovo progetto del chitarrista Tom Geldschläger, un disco lungo e ostico che ibrida il death metal attraverso una suggestiva inclinazione progressive.
L’Italia ama Tony Hadley e colui che è stata la storica voce degli Spandau Ballet, ricambia deciso questo intenso sentimento. Quella che potrebbe essere solo un caso estremo di nostalgia canaglia, è decisamente molto di più, perché il cantante inglese è ancora in forma spettacolare. Una decina di date nella penisola, tra luglio e inizio di settembre, sono qui a dimostrarlo.
Un disco tanto schizoide quanto affascinante, che esplora svariati generi con intelligenza, senza perdere di vista un barricadero e radicalizzato messaggio politico.
In Biglietto di sola andata, Muriel Spark racconta il viaggio di Lise, una donna eccentrica e sopra le righe, decisa a portare a termine un progetto inspiegabile. Tra personaggi stravaganti e situazioni assurde, la trama procede in modo volutamente enigmatico, ma il rischio è che il lettore rimanga più perplesso che coinvolto.
Grande lavoro di Orson Welles sia dietro che davanti la macchina da presa per un noir ormai divenuto un classico che esplora la corruzione e l'avvento del male nell'animo di un uomo ferito.
La canzone più politicizzata dei Rolling Stones fu ispirata ai disordini avvenuti a Londra, il 17 marzo del 1968.
Una musica che scorre lenta, che spesso sceglie la stasi, che talvolta imbocca derive cinematografiche, che cerca i grandi spazi per parlare al romito più intimo della nostra anima.
L'ennesimo disco del chitarrista americano che, a dispetto della prolificità esuberante, ha ancora molte cose da dire e la capacità di dirle benissimo.
"Quo Vadis, Aida?" è un film intenso e toccante della regista bosniaca Jasmila Žbanic che racconta, attraverso gli occhi della protagonista, i drammatici eventi del massacro di Srebrenica del 1995. Un'opera che mette in luce le conseguenze umane della guerra e l'impotenza delle vittime di fronte alla tragedia.
Applausi scroscianti per la prima data italiana di Steve Hackett, che porta il prog dei Genesis in scena al Teatro Arcimboldi di Milano. Musicisti eccezionali, performance coinvolgenti e al limite della perfezione, aiutate anche da un meraviglioso gioco di luci. Un pezzo di storia della musica che è un onore poter ascoltare da qualcuno che ha contribuito a scriverla in prima persona.
I Kontradikshn sono un connubio perfetto tra Prodigy, Laibach e Chemical Brothers, e con il nuovo album, Intro, fanno sì che il rock elettronico parli sloveno.
Alice e Franco Battiato creano magia in una notte calda, avvolti dalle eterne pietre romane di Ostia, uniti anche a distanza, quella tra una coscienza superiore e la sua erede. Compostezza classica, bellezza fresca ed eterea e grazia: questa è Alice e questa è anche la musica di cui canta. A voi le magnifiche parole e fotografie di Matteo Nasi.
Al decimo album in studio, i britannici Turin Brakes ripropongono la consueta formula (delicatezze acustiche, brit pop, echi west coast) con una freschezza invidiabile per chi ha sulle spalle già venticinque anni di carriera.
Sull’onda dei fasti di Everyone’s Crushed, l’album del 2023 che li ha consacrati veri paladini dei circuiti alternativi, i Water From Your Eyes tornano con un disco convincente ma, se possibile, ancora più destabilizzante.
Scorre il 1998, all’orizzonte si sta avvicinando il nuovo secolo, ma nel cuore di Elvin Bishop arde ancora la fiamma del blues. In The Skin I’m In l’artista statunitense propone un repertorio in bilico tra anima e divertimento, supportato da una chitarra doc e una possente sezione ritmica. Dodici brani di grande livello, in uno dei suoi album più riusciti. Andiamo a riscoprire tutta questa bellezza.
Con Desaparecido la compagine fiorentina dei Litfiba sancì definitivamente la fine delle utopie che appartenevano agli anni Settanta, presentandosi, con la propria poetica antimilitarista, all’Italia e all’Europa come una delle più travolgenti realtà musicali anni ‘80.
Senza rinunciare ai temi ai quali è più affezionato, il regista giapponese Yasujiro Ozu vira sui toni della commedia riprendendo uno spunto da uno dei suoi primissimi film e mettendo al centro della narrazione due bambini in contrasto con i loro genitori.
Una delle canzoni più belle dal terzo disco solista di George Harrison, All Things Must Pass, invita ad aprire il cuore agli altri, a cerca l'empatia e a non dare nulla per scontato.
Al quarto album in studio, i Southern Avenue centrano il loro disco migliore, con un mix travolgente di blues, funky, soul e rock.
Tra chitarre vintage, sample intelligenti e uno humour tutto californiano, le Haim tornano con I Quit, un album che parla di rotture senza drammi, di libertà senza retorica e di pop suonato con disinvoltura contagiosa.
Tra gangster movie e love story "London Boulevard" si rivela come un film forse imperfetto ma più che godibile grazie a diversi personaggi indovinati e un finale anti hollywoodiano. Troppo criticato al momento della sua uscita, da rivalutare.
I Bush non cambiano un grammo della consueta formula, ma coerenza e sincerità alzano il livello di dodici canzoni ondeggianti fra graffiante metallo e agra malinconia.
Con The Clearing i Wolf Alice hanno realizzato un disco Pop, che da un lato guarda al passato a livello di influenze, mantenendo un certo amore per il vintage, dall'altro abbonda di ballate e ammicca alle classifiche, di certo scalabili perchè gli ingredienti per farlo ci sono tutti.
Ispirata e profonda quanto “Preacher’s Daughter”, a tratti rarefatta quanto “Perverts”, la terza stagione della serie su disco che vede protagonista Ethel Cain restituisce una sintesi delle diverse anime della ammaliante songwriter statunitense.
Il seguito del fortunato Sixteen Stone vede i Bush virare verso un suono più cupo e drammatico, avvalendosi dei buoni uffici di Steve Albini.
Jack Frusciante è uscito dal gruppo è un romanzo che oggi, a trent’anni dalla sua pubblicazione, conserva intatta la sua forza. Non è solo un romanzo di formazione: è una dichiarazione d’intenti, un manifesto emotivo di chi, a diciassette anni, non ha paura di inciampare e sbagliare, perché, inutile girarci attorno, uscire dal “gruppo” è l’unico modo per restare fedeli a sé stessi.
Pedro Almodóvar vede ad oggi come ultimo lungometraggio della sua lunga carriera La stanza accanto, una storia che parla di morte, di come affrontarla, ma anche del rapporto vitale tra due donne e amiche.
La prima traccia del seminale esordio dei Korn, un brano che parla della dipendenza di Jonathan Davis dalle anfetamine.
La prima serata del Reload Sound Festival di Biella porta nel capoluogo piemontese interessanti artisti italiani e la troverete qui accuratamente sviscerata, dissezionata, smontata e poi rimontata. Buona lettura!
I The Wants alle prese con la seconda prova, quella decisiva a cinque anni dall’esordio, che superano brillantemente.
L'intrigante esordio degli scozzesi Cwfen, una miscela oscura e disturbante di doom, goth rock e post punk.
Our body è un documentario che esplora il corpo femminile attraverso le esperienze di diverse pazienti di un reparto ginecologico di un ospedale parigino. Identità di genere, dolori, malattie, natalità, mortalità sotto il rispettoso riflettore della Simon per ampliare conoscenza e vicinanza di temi dei quali si parla forse troppo poco.
Il gruppo post punk tedesco Däächt, originario di Ratisbona, pubblica il suo secondo album, Crying Houses, un’immersione in suoni (post) punk interessanti, energetici e non troppo enigmatici.
Dopo trent'anni di carriera e undici album, i losangelini Buckcherry non cambiano di una virgola e ripropongono un suono consolidato ma sempre efficace e vincente.
Manuel Agnelli riunisce la vecchia formazione per il ventennale di Ballate per Piccole Iene. Alla Rocca Maggiore di Assisi, gli Afterhours ripercorrono una tappa fondamentale della loro discografia esibendosi con l’entusiasmo di chi non deve dimostrare (più) nulla.
Il folgorante esordio dell'artista di origini nigeriane, che cesella un disco fascinoso di folk ibridato e moderno.
Vent’anni e non sentirli, questo il succo di “Is There Love in Space?”, album quanto mai attuale per sonorità e contaminazioni. Se l’hard rock può essere elegante, il suo nome è Joe Satriani.
Goodbye Hotel è l’ultimo romanzo di Michael Bible, una lettura delicata e potente. Una danza tra realtà e immaginazione, che fa affiorare, ancora una volta, la grande sensibilità di questo autore. Dinnanzi a noi un grande interrogativo: il libero arbitrio esiste? O è già tutto scritto?
Primo film a colori per il maestro Ozu, che pondera anche questa "scelta tecnica" al fine di inserirla in maniera coerente all'interno del suo percorso artistico; si inizia a spostare lo sguardo sui giovani e sul loro diritto alla libertà.
La storia di Cop Killer dei Body Count, una canzone che ingenerò infinite polemiche e che divenne l'inno afroamericano durante i disordini successivi al processo per il barbaro pestaggio di Rodney King.
Serata notevole con ben due band di culto quella al Magnolia, che ha visto avvicendarsi sul palco nientemeno che Melvins e Redd Kross. Grande accoppiata e due ottimi live. Non avete avuto modo di andarci o volete rivivere la serata? Qui il live report.
Un nome che trasmette separazione per un progetto che unisce anime distanti, in perfetta armonia. L’album di esordio dei Divorce è semplicemente straordinario.
Una delle poche certezze della vita è che gli Sparks non sbagliano un disco. Mad! è l'ennesimo gioiello di eclettismo del duo losangelino.
Dumb Money ci racconta la storia del vertiginoso rialzo delle azioni della catena di negozi GameStop (videogiochi) di inizio 2021, una vicenda per diversi aspetti poco chiara che finì in mano al Congresso degli Stati Uniti.
Sorcerers Laughing Out In The Heat è il nuovo lavoro dei Marcel Gidote’s Holy Crab, gruppo di rock progressive jazz dalla Repubblica Ceca. Un album eterogeneo e piacevolmente intrigante, che ci guida in un viaggio sperimentale e appassionante.
L’unica data italiana dei Sisters of Mercy si è tenuta al Castello Sforzesco di Milano, venue che ben si sposa alle atmosfere del gruppo britannico. Sulla scorta del titolo del loro primo album “First, and last and always”, questo live report è quasi più un memoir, tra il doveroso riconoscimento dell’importanza della band (perlomeno, ma non solo, nell’ambito gothic) e di un “eterno presente che capire non sai”, con una chicca finale.
Un disco furbissimo e smaccatamente mainstream, in cui l'urgenza e l'aggressività dell'hardcore scompaiono in favore di un pop punk prevedibile e senza mordente.
Goran Bregovic si presenta con la sua The Wedding and Funeral Band e regala una serata di festa all'insegna di balli, canti e commistioni di ogni genere: di lingue, culture, pensieri e persone di ogni foggia, tutte unite sotto un unico cielo di colori e suoni, testimoniando un vivido, allegro e commovente senso di fratellanza. Qui bellissimo racconto e le suggestive fotografie della serata.
Con The Price of Admission, i Turnpike Troubadours firmano il loro disco più personale e coeso, con la maturità e la consapevolezza di chi non ha più nulla da dimostrare.
Nel 2002 Don Nix, uno dei padri del rock blues recentemente scomparso, riusciva finalmente a rileggere il suo leggendario songbook con una band da sogno. Andiamo a rivivere quella pubblicazione con la magica macchina del tempo di Re-Loudd.
Roddy Doyle abbandona (anche se non completamente) il suo tono da commedia ironica per concentrarsi sulla Storia della sua Irlanda, mischiando personaggi di fantasia a uomini storici, raccontando l'indipendenza dagli inglesi senza far sconti a nessuno, nemmeno a quelli che avrebbero dovuto essere gli eroi della Patria.
Palma d'oro per il maestro del cinema iraniano Abbas Kiarostami, ideale maestro della freschissima Palma d'oro Jafar Panahi. Il sapore della ciliegia è l'opera più celebre dell'autore, non necessariamente la meglio riuscita.
La storia di Wannabe delle Spice Girls, che fu definita da uno studio scentifico la canzone di successo più orecchiabile di sempre.
Something Soft è una carezza in un pugno, anzi no, un pugno e basta.
Un Morrissey in splendida forma, nella voce e nell'umore, incanta l'Anfiteatro del Vittoriale, regalando anche più brani degli Smiths del previsto. Set list variegata e band capace di un lavoro egregio fanno scorrere il tempo anche troppo in fretta. Qui il racconto di un live che potrebbe dirsi superlativo.
Dopo il capolavoro d'esordio, the Approbation, uscito due anni fa, i norvegesi Avkrvst centrano il bersaglio anche con questo nuovo Waving At The Sky, più cupo, meno melodico, ma egualmente elettrizzante.
Uno dei film dal piglio più tragico del maestro Ozu. La serenità del regista giapponese viene scossa dai temi forti affrontati, con la solita maestria, in questo Crepuscolo di Tokyo. Ultimo film girato in bianco e nero dal regista.
Mi hanno detto che Ozzy Osbourne è morto. Sapevamo sarebbe accaduto, ma non così presto. Le lacrime che arrivano veloci mi fanno pensare che sia tutto reale. Ma poi penso: una leggenda così trasversale e controversa, non potrà morire mai veramente. E allora, facciamolo parlare ancora.
Mr. John Lydon fa a tutti una lezione di punk e di post punk, nella splendida cornice dell'Arena del Mare del Porto di Genova. Una variopinta umanità è giunta a salutare questa ciurma di pirati e i PiL se lo meritano, sorprendendo dal vivo con un'energia invidiabile. Qui il racconto di una serata da cui non si può che uscire felici.
Tre ore di musica, teatro, parole e corpi in movimento. Euforia, sudore e lacrime, scagliate sul palco e tra il pubblico. Questa l'ultima data del mini tour dei Tamango. Una fotografia sincera di una generazione e non solo. Un'esperienza unica e irripetibile di post-concerto.
A tre anni da We, gli Arcade Fire tornano con Pink Elephant. Non un disco di redenzione, ma una lunga seduta di autoanalisi in cui Win Butler e Régine Chassagne tentano di parlarsi, senza mai riuscire davvero a comunicare. Il risultato è un’opera affascinante, a tratti frustrante e disperatamente umana, più coinvolgente da analizzare che da ascoltare.
Il nuovo EP di Tash Sultana è una finestra aperta sull' anima dell'autrice australiana, tra il desiderio di non abbandonare le proprie radici e la naturale pulsione in avanti verso la propria maturità artistica.
Dalla chaise longue alla sdraio: Moisturizer è un disco per l’estate, perfetto per le vostre vacanze indie-rock. Dodici trascinanti tracce che riescono nell’ardua impresa di superare, in bellezza, il disco d’esordio.
Ascolta i podcast di Radio Loudd e divertiti con le nostre trasmissioni a base di buonumore e tanta buona musica. Bastano due click per entrare nel nostro mondo. Enjoy!!!
LEGGIAlla moda della letteratura del Settecento, Loudd arriva alla seconda puntata della rubrica di interviste come resoconto di viaggio tra le etichette fonografiche italiane. Nella seconda tappa incontriamo Cassis Records, un contenitore di musica strumentale di artisti italiani che odora di Mediterraneo.
LEGGI